a cura del prof. Luigi Casale
“Tutt’a un tratto, improvvisamente”. Questo dovrebbe essere il valore dell’espressione. Nel nostro linguaggio napoletano.
Anche questa espressione è importata dalla lingua francese. (Sempre che la mia ipotesi sia giusta, naturalmente).
La parola francese è “entracte” (leggi: antract) = intervallo tra due atti teatrali, interruzione, pausa.
Per una certa affinità situazionale da noi è passato a indicare, “a sorpresa” (perché il fatto che succede all’intrasatte, si inserisce di forza e inaspettatamente nel tempo dell’azione, quasi a modificare la continuità del divenire.
All’intrasàtte, appunto!