( a cura del prof. Giuseppe D’Angelo, testo tratto da: “Rivivi la Città” )
Il 31 luglio del 1842 viene inaugurato il tratto ferroviario Napoli-Castellammare. Questo avvenimento favorì e determinò il primo vero sviluppo industriale ed urbanistico della zona del rione Spiaggia. In origine questo luogo era abitato da sparse casette di pescatori che operavano tra la foce del Sarno e la costa. Con l’apertura della linea ferroviaria, essa divenne il punto di carico e scarico di tutte le merci provenienti dall’interno, sin dalla Calabria e la Puglia. Difatti, all’epoca esistevano solo reti stradali, poco comode e mal tenute, al cui confronto la moderna linea ferroviaria Napoli-Castellammare dovette sembrare quanto di più comodo, moderno e veloce il secolo scorso potesse offrire. Su questo luogo, così, sorsero molti depositi e varie industrie, mentre le famiglie di pescatori, che qui abitavano, ben presto si trasformarono in famiglie di operai. Fino al 1876, poi, al posto dell’attuale Piazza della Ferrovia esisteva una piccola strada, poiché tutta l’area di fronte alla Stazione era di proprietà della fabbrica di Cuoi del francese Francesco Bonnet, poi della famiglia Jammy, fabbrica istituita in Castellammare sin dal 30 agosto 1809.
Nel 1876, appunto, il Comune, per rendere più elegante, accogliente e razionale tale luogo, decise la costruzione di una piazza, convenendo con i fratelli Jammy, eredi di Bonnet, la cessione di parte del suolo. La piazza fu consegnata al Comune l’11 gennaio 1877.
A questo punto ci si accorse che il piano della piazza era sottoposto a quello della Stazione di più di un metro e, quindi, fu necessario costruire una scalinata davanti all’atrio, che fu rifatto. Quindi, l’aspetto esterno della facciata dell’attuale stazione ferroviaria risale al 1877.
Nel vecchio cimitero di Castellammare di Stabia vi è una cappella fatta costruire su progetto dell’architetto francese Du Fresnay dalla famiglia Jammy, titolari di uno stabilimento conciario a piazza Ferrovia, è un edificio di piccole dimensioni ma se ne intuisce il gusto raffinato del suo progettista. Attualmente tale cappella appare abbandonata ma non fatisvcente.
Interressantissimo ! Sono une Jammy francese, e m’interesso a questi Jammy di Castellamare. Come sapere da dove vengono questi fratelli Jammy?