“Dopo essere stata distrutta varie volte da cataclismi naturali Stabia è sempre risorta. A ben ragione sullo stemma civico dove è rappresentata la Madonna sul castello, si legge la frase “Post Fata Resurgo”.
Memorie del passato, vestigia di un’antica civiltà, tesori d’arte son venuti alla luce dagli scavi condotti a Varano, al San Marco, nella grotta san Biagio ed altre località. Bellissimi reperti son conservati nell’Antiquarium Stabiano”.
Castellammare
Castellammare mia quanto sei bella,
fregiarti potresti ancora dei bei doni,
che furono elargiti alla tua terra,
ma succube sei di tante situazioni.
Uno stupendo lungomare
del Golfo offre tutta la bellezza,
tramonti infuocati per sognare
del Vesuvio, sornione, la maestosità.
Salubre aria vien dalla collina,
sottile, fresca la brezza vien dal mare.
Una bella passeggiata mattutina
è per il corpo e per lo spirito tanto salutare.
Era Stabia in epoca lontana
di principi e re meta preferita,
la frescura dei boschi a Quisisana
dava ad essi salute e nuova vita.
Gli alberi di castagno secolari
risalgono del mondo alla creazione;
luci ed ombre son spettacolari
tanto ce li descrive il Boccaccio nel Decameron.
Ville e castelli dai nomi risonanti
furono edificati a profusione.
Il castello Angioino dimora dei regnanti
domina dall’alto un dì a protezione.
Sgorgano dai monti acque minerali,
che curative son per tutti i mali:
una nostra ricchezza mal sfruttata
chissà perché non reclamizzata.
Quasi al livello del mare
vien giù un’acqua delicata,
Acqua della Madonna l’han chiamata,
nome più indicato non si poteva dare.
Il Faito spettacolare monte
a millecento metri sopra il mare, un dì
meta ambita di stranieri e locali
oggi……..?
Stabiesi diamo lustro a questa città,
è nostra, non si può abbandonare,
qui son le nostre radici, i ricordi più cari,
è un gran tesoro, non lo dimentichiamo mai.
Rita Carrese