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Ticket per Faito

Ticket per Faito

Tiempe belle ‘e ‘na vota

“Tiempe belle ‘e ‘na vota, tiempe belle addó’ state? Vuje nce avite lassate, ma pecché nun turnate?”, parafrasando per intero il ritornello di una vecchia canzone di Aniello Califano, rimettiamo all’attenzione degli affezionati lettori la presente rubrica in cui vengono raccolti, numerosi documenti che testimoniano in modo semplice ed affascinante un passato stabiese non molto remoto. Un passato che sembra essere distante anni luce dai giorni nostri e dal nostro moderno modo di vivere (o sopravvivere) in una società sempre più frenetica e opprimente, che impone un modus vivendi affannoso e alla continua ricerca della modernità o di una acclamata effimera moda del momento. Al fine di salvaguardare, in una vera e propria “banca del ricordo”, il passato tracciato dai nostri padri (il cui solco, purtroppo, per i motivi di cui sopra, sembra svanire e perdersi come le tracce sulla sabbia di un bagnasciuga battuto dalle onde di un incontrollabile burrascoso progresso), verranno qui raccolte e proposte delle rare immagini, locandine d’epoca e quant’altro possa testimoniare l’indiscutibile e fervente attività economica svolta a Castellammare di Stabia, nei bei tempi che furono…

Maurizio Cuomo

Ticket per Faito (collezione Domenico Cuomo)

Ticket per Faito (collezione Domenico Cuomo)

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Fanfulla: Sottoscrizione pubblica 1871

Tiempe belle ‘e ‘na vota

“Tiempe belle ‘e ‘na vota, tiempe belle addó’ state? Vuje nce avite lassate, ma pecché nun turnate?”, parafrasando per intero il ritornello di una vecchia canzone di Aniello Califano, rimettiamo all’attenzione degli affezionati lettori la presente rubrica in cui vengono raccolti, numerosi documenti che testimoniano in modo semplice ed affascinante un passato stabiese non molto remoto. Un passato che sembra essere distante anni luce dai giorni nostri e dal nostro moderno modo di vivere (o sopravvivere) in una società sempre più frenetica e opprimente, che impone un modus vivendi affannoso e alla continua ricerca della modernità o di una acclamata effimera moda del momento. Al fine di salvaguardare, in una vera e propria “banca del ricordo”, il passato tracciato dai nostri padri (il cui solco, purtroppo, per i motivi di cui sopra, sembra svanire e perdersi come le tracce sulla sabbia di un bagnasciuga battuto dalle onde di un incontrollabile burrascoso progresso), verranno qui raccolte e proposte delle rare immagini, locandine d’epoca e quant’altro possa testimoniare l’indiscutibile e fervente attività economica svolta a Castellammare di Stabia, nei bei tempi che furono…

Maurizio Cuomo


( collezione Gaetano Fontana )

Seminario (foto dott. Tullio Pesola)

I miei anni al Seminario

articolo del dott. Tullio Pesola

Credo che non vi sia persona che, con l’inizio di un nuovo anno scolastico, non ritorni col pensiero a quei momenti che hanno inevitabilmente segnato la propria vita tra libri, penne e calamai. Nel mio caso, poi, devo aggiungere che tali sensazioni si appropriano sistematicamente di me ogni qualvolta mi trovo a passare nei pressi della struttura che mi ha visto inizialmente scolaro e anni dopo mi ha anche permesso di vivere le mie prime, saltuarie esperienze in veste di docente. E ciò, dato che la scuola in argomento sorge in quello che una volta era considerato il centro di Castellammare e che tutti conosciamo come piazza Municipio, avviene quasi frequentemente, perché per un motivo o per un altro mi capita spesso di trovarmi in quei pressi.

Seminario (foto dott. Tullio Pesola)

Seminario (foto dott. Tullio Pesola)

Il mio approccio con l’ex Seminario, edificio che un tempo era stato un istituto ecclesiastico dove i giovani aspiranti al sacerdozio ricevevano la formazione spirituale e culturale necessaria al sacro ministero, è avvenuto dopo aver superato gli esami di idoneità alla classe terza, esami per i quali ero stato seguito con grande diligenza e meticolosità (come, d’altronde, già l’anno precedente con il percorso in merito all’anticipo scolastico) dalle signorine Petretta e che sostenni presso la “Basilio Cecchi”. Inutile aggiungere che per i miei, in prospettiva del mio passaggio alla Scuola Pubblica, era molto importante affidarmi ad un educatore serio, esigente e poco incline alle indulgenze e che si prendesse, inoltre, responsabilmente cura della formazione dei suoi alunni. Tra quelli che sarebbero stati gli insegnanti di terza classe quell’anno, il più richiesto (senza, ovviamente, togliere merito agli altri) risultò essere il professore Continua a leggere…

Befana del Vigile

La Befana del Vigile (anno 1966)

Tiempe belle ‘e ‘na vota

“Tiempe belle ‘e ‘na vota, tiempe belle addó’ state? Vuje nce avite lassate, ma pecché nun turnate?”, parafrasando per intero il ritornello di una vecchia canzone di Aniello Califano, rimettiamo all’attenzione degli affezionati lettori la presente rubrica in cui vengono raccolti, numerosi documenti che testimoniano in modo semplice ed affascinante un passato stabiese non molto remoto. Un passato che sembra essere distante anni luce dai giorni nostri e dal nostro moderno modo di vivere (o sopravvivere) in una società sempre più frenetica e opprimente, che impone un modus vivendi affannoso e alla continua ricerca della modernità o di una acclamata effimera moda del momento. Al fine di salvaguardare, in una vera e propria “banca del ricordo”, il passato tracciato dai nostri padri (il cui solco, purtroppo, per i motivi di cui sopra, sembra svanire e perdersi come le tracce sulla sabbia di un bagnasciuga battuto dalle onde di un incontrollabile burrascoso progresso), verranno qui raccolte e proposte delle rare immagini, locandine d’epoca e quant’altro possa testimoniare l’indiscutibile e fervente attività economica svolta a Castellammare di Stabia, nei bei tempi che furono…

Maurizio Cuomo

Befana del Vigile

Befana del Vigile

La Befana del Vigile (anno 1966)
( collezione Gaetano Fontana ) Continua a leggere

Francesco Esposito (Ciccio)

Francesco Esposito (Ciccio)

a cura di Giuseppe Zingone

Francesco Esposito, riceve il collare D’oro 2019

Nella giornata di ieri 16 Dicembre 2019, Francesco Esposito insieme ad un numero considerevole di atleti giovani e meno giovani ha ricevuto dalle mani del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte il collare d’oro del Coni, nella categoria campioni del mondo prima del 1995.

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