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Antiche Terme Stabiane

Le Antiche Terme

Le Antiche Terme
( a cura del prof. Giuseppe D’Angelo, testo tratto da: “Rivivi la Città” )

Antiche Terme Stabiane

Antiche Terme Stabiane

Dopo anni di discussione, nel 1827, su progetto dell’architetto Catello Troiano, iniziarono i lavori per la costruzione delle Terme Comunali, terminati nel 1836. Nel corso degli anni vi si aggiunsero altri corpi di fabbrica, fra cui nel 1893, su progetto dell’architetto Filosa, il celebre Padiglione Moresco e, nel 1900, la Vasca d’erogazione, in ferro battuto, su disegni dell’ing. Eugenio Cosenza. Continua a leggere

Asturi alle Terme Stabiane (foto gentilmente concessa dalla sig.ra Serafina Asturi)

Le immagini della memoria

( della città di Castellammare di Stabia )

Nella rubrica “Le immagini della memoria”, esponiamo per il piacere di poterle rivivere (sia pur soltanto mentalmente), alcune vecchie immagini (inquadrature inedite, particolari interessanti e scorci suggestivi) della città di Castellammare di Stabia.

Asturi alle Terme Stabiane (foto gentilmente concessa dalla sig.ra Serafina Asturi)

Il pittore Asturi alle Terme Stabiane (foto gentilmente concessa dalla sig.ra Serafina Asturi)

Una foto dei tempi d’oro delle terme Stabiane dove il caro nonno ha esposto le sue opere per tanti anni. Un saluto da Vico Equense. Serafina Asturi

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Macchina della Festa

15 agosto 1807: Castellammare in festa

15 agosto 1807: Castellammare in festa

di Lino Di Capua e Gelda Vollono

articolo del 13/01/2011


Gli apparati festivi, intesi come macchine da festa, videro la luce nel XVI secolo, raggiungendo in breve tempo un’espressione artistica di straordinario livello in tutta Europa.
Tuttavia queste vere e proprie opere d’arte, tanto belle quanto effimere, al termine delle manifestazioni erano smontate di modo che oggi è possibile ammirarle solamente in dipinti e stampe coevi. Si può parlare di vere e proprie opere d’arte perché alla loro realizzazione contribuirono i maggiori ingegneri, scultori e pittori del valore di LEONARDO, del PALLADIO, del BRUNELLESCHI, del VASARI, del BERNINI, del SANFELICE, del VACCARO e tantissimi altri ancora.

Macchina della Festa

Castellammare in Festa

L’uso di macchine in occasione di feste o cerimonie nel 600 e 700 si diffuse nelle maggiori città italiane ed europee e certamente non lasciò indifferente la Castellammare di fine ‘700 che, grazie alla politica illuminata dei Borboni, pensiamo alla costruzione del Regio Arsenale, agli scavi archeologici, alla Reggia di Quisisana, era presente sulla scena nazionale ed internazionale: la macchina per l’esposizione del SS. Sacramento che si può ancora ammirare nella chiesa del Gesù e che rappresenta per di più l’unica superba testimonianza attualmente esistente in Campania di un apparato festivo barocco, ci fa intuire la portata del coinvolgimento della nostra città a questa forma d’arte che certamente non dovette essere di scarsa importanza e che sicuramente dovette entrare nella tradizione popolare. Ciò malgrado in nessuna cerimonia, religiosa o profana che fosse, era stata a tutto oggi trovata notizia in fonte documentale, letteraria o grafica dell’impiego di macchine da festa. L’aver quindi reperito la cronaca minuziosa di una festa con impiego di allestimenti trionfali organizzata dal Comune di Castellammare il 15 agosto 1807 per ringraziare Dio della pace ritrovata in Europa e per celebrare l’onomastico di Napoleone 1., è di una tale importanza ed eccezionalità che abbiamo ritenuto opportuno riportarla integralmente. Continua a leggere

Salvatore 'o cuzzucaro (foto gentilmente concessa dal figlio Leopoldo)

Salvatore ‘o cuzzecaro

a cura di Enzo Cesarano

Nella presente pagina di LR, seppur brevemente, ho il piacere di ricordare Salvatore Schettino, un figlio di Stabia molto noto agli estimatori dei cosiddetti frutti di mare, un uomo che con il suo particolare lavoro, contribuiva a rendere caratteristica la nostra “piccola città”.

Salvatore 'o cuzzucaro (foto gentilmente concessa dal figlio Leopoldo)

Salvatore ‘o cuzzecaro (foto gentilmente concessa dal figlio Leopoldo)

Salvatore, detto ‘o cuzzecaro, per anni (dal ’60 circa fino alla fine degli anni ’80) ha venduto prodotti ittici sul suo “puosto” di via Bonito, un banco ittico che affacciava sul porto a poca distanza dal mare della sua cara Stabia. Continua a leggere