a cura di Enzo Cesarano
Nella certezza che la conoscenza del territorio in cui si vive non sia mai troppa e che una ricerca a tema possa risultare gradita, al fine di commemorare la chiesa parrocchiale di San Vincenzo Ferreri, una delle chiese parrocchiali più popolosa del centro cittadino di Castellammare di Stabia, trascrivo e rimetto all’attenzione del lettore ciò che ricercò e scrisse il compianto barone Giovanni Celoro Parascandolo, in “Castellammare di Stabia”, volume edito nel 1965.
Buona lettura!
Sorse nella strada S. Maria dell’Orto, poi S. Vincenzo, nell’anno 1859 auspice il canonico Angelo Cannavacciuolo che nel gennaio 1859 comprò dalla signora Angelo Maria Cioffi in Troiano una zona di terreno e su questo suolo nel febbraio dello stesso anno diede inizio alla costruzione della chiesa. La costruzione durò 10 anni e la chiesa fu benedetta nell’anno 1869 dal vescovo Petagna1.
La detta chiesa è ad una sola nave a croce latina, ha sull’altare maggiore un quadro della Madonna del parto del Mancinelli; gli altari della crociera sono dedicati a S. Vincenzo Ferreri e alla Madonna Addolorata con statue.
Nella detta chiesa si ammira un artistico crocifisso che anticamente serviva per la funzione del Venerdì Santo che con grande solennità si celebrava. I quadri che adornano le pareti laterali e che riproducono i miracoli di S. Vincenzo Ferreri sono dello Scorrano.
Nell’anno 1877 fu eretta in questa chiesa una pia unione sotto il titolo di S. Vincenzo Ferreri.
Nell’anno 1953 questa chiesa fu eretta in parrocchia dal Vescovo Agostino d’Arco ed affidata ai Frati Minori Conventuali.
Preghiera a San Vincenzo Ferreri
Note:
- Notaio Federico Mosca anno 1859 ↩