Archivi categoria: Storia & Ricerche

In questa rubrica (anima del sito), sono pubblicate brevi storie e le ricerche  
effettuate dal Libero Ricercatore nella città di Castellammare di Stabia.

Crocifisso di Pozzano (foto Maurizio Cuomo)

Il miracoloso crocifisso di Pozzano

articolo di Maurizio Cuomo

Il 16 dicembre 1631, fu raccolto dalle acque il miracoloso crocifisso di Pozzano; il prodigioso avvenimento mise fine alla tremenda eruzione vesuviana.

IL XVI DICEMBRE MDCXXXI
MENTRE IL VESUVIO SPARGEVA STERMINIO E MORTE
IL VENERABILE PADRE BARTOLOMEO ROSA DEI MINIMI
PREDICANDO NEL DUOMO RAPITO DA VISIONE CELESTE
SI DIRESSE COL POPOLO AL LIDO
E SULLE AQUE VIDE UN CROCIFISSO
LO RACCOLSE E L’ERUZIONE CESSO’

Crocifisso di Pozzano (foto Maurizio Cuomo)

Il venerabile P. Bartolomeo Rosa dei Minimi raccoglie il miracoloso crocifisso di Pozzano (foto Maurizio Cuomo)

L’IMMAGINE ILLUMINATA DA UN RAGGIO DI SOLE
PER LA CITTA’ IN PROCESSIONE RECATA
NELLA BASILICA DI S. MARIA DI POZZANO
E RELIGIOSAMENTE CUSTODITA E VENERATA


Note: notizie tratte dal monumento eretto (nel 1947) sul piazzale prospiciente alla Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia.

 

Ettore Tito

Ettore Catello Tito

brevissima biografia a cura di Maurizio Cuomo

ETTORE CATELLO TITO, nacque a Castellammare il 15 dicembre 1859, dal capitano Ubaldo e Luigia Novella, ma lasciò presto la città per trasferirsi a Venezia, ove frequentò l’Accademia di Belle Arti. Ispirato alla pittura del Tiepolo, ben presto raggiunse un’ottima fama, esponendo a Parigi, Berlino, Stoccolma. Ebbe il Gran Premio della Biennale di Venezia del 1897 e la Medaglia d’Oro all’esposizione Mondiale di Parigi del 1900.

Ettore Tito

Ettore Tito

L’affinità ideale che lo univa al Tiepolo fece si che fosse affidato a lui l’affresco della volta della chiesa degli Scalzi a Venezia che era stata distrutta nel 1915 da un aereo austriaco. Sue opere si trovano in tutti i musei italiani ed europei. Morì a Venezia nel 1941 all’età di 82 anni. Continua a leggere

Giacinto Gigante, Il mercato a Castellammare

Da Largo Mercato a Piazza Cristoforo Colombo

articolo* del prof. Giuseppe D’Angelo

Il mercato a Castellammare (Giacinto Gigante - XIX sec.)

Il mercato a Castellammare (Giacinto Gigante – XIX sec.)

Già Largo Mercato fu intitolata Piazza del Popolo con Delibera di Consiglio del 9 dicembre 1869, ma questa Delibera non ebbe applicazione. Successivamente con Delibera di Consiglio del 10 dicembre 1925 fu intitolata a Cristoforo Colombo, ma non fu approvata dalla Soprintendenza all’Arte Medioevale e Moderna della Campania. Il 29 marzo 1932, con Delibera Podestarile, fu reintitolata a Cristoforo Colombo, ma non fu approvata dal Ministero della Cultura Popolare (MinCulPop). Pertanto la piazza dovrebbe ancora chiamarsi Piazza del Mercato in ricordo dell’antico mercato che vi si svolgeva. Piazza tra via G. Bonito, Calata Mercato e strada Dogana Regia. Continua a leggere

Banca della Memoria dei Marinai

Banca della Memoria dei Marinai

( archivio Antonio Cimmino )

Un archivio aperto che si prefigge di raccogliere e di arricchirsi giorno per giorno con le vostre testimonianze.

Banca della Memoria dei Marinai del Compartimento Marittimo di Castellammare di Stabia

Banca della Memoria dei Marinai del Compartimento Marittimo di Castellammare di Stabia

“Da secoli, Castellammare è legata alla Marina, a cominciare dall’Armata di Mare, passando per la Regia Marina per approdare alla Marina Militare. Migliaia di suoi cittadini hanno servito, in pace ed in guerra, sulle navi e nelle postazioni a terra, indossando il solino blu. Centinaia di essi sono morti e riposano in fondo al mare ed altrettanti sono stati decorati per episodi di valore legati principalmente alla solidarietà che tra la gente di mare trova la sua massima espressione. Estremamente affascinato da questo mondo ho iniziato a raccogliere: foto, storie e testimonianze, sia dai diretti interessanti che dai loro familiari, ed ho riscontrato con stupore che tutte palesano il profondo amore che gli stabiesi nutrono per la Marina e l’indissolubile legame per il naviglio varato nel nostro glorioso cantiere”.

Antonio Cimmino


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Pensione Weiss: Il signore del N. 41

Pensione Weiss: Il signore del N. 41

a cura di Giuseppe Zingone

Paul Hindenburg, Bundesarchiv bild 183-C06886

Diversi anni or sono, veniva pubblicato sull’Opinione di Stabia, un interessante articolo, tratto dal meraviglioso libro di Piero Girace, Le acque e il maestrale. Il brano inizialmente enigmatico possiede in sé, una rara bellezza evocativa della storia, che il giornalista e critico d’arte stabiese, meravigliosamente ripresenta. Mancava a liberoricercatore questo, che sarà il primo di una serie di documenti dedicato a Piero Girace. La penna del barone non è solo uno strumento di scrittura; egli dipinge, rievoca, ripresenta e coinvolge, siamo anche noi lì, con i tipi, i figuri, i protagonisti, introiettati e coinvolti nelle vicende di Castellammare. Continua a leggere