Archivi categoria: Storia & Ricerche

In questa rubrica (anima del sito), sono pubblicate brevi storie e le ricerche  
effettuate dal Libero Ricercatore nella città di Castellammare di Stabia.

I reali inglesi a Castellammare

I reali inglesi a Castellammare

di Giuseppe Zingone

Alexandra di Danimarca e le sorelle, Dagmar e Thyra, foto di Georg E. Hansen, Royal Collection

La visita dei reali inglesi a Castellammare,1è scandita in questo articolo, come fosse un telegramma e forse in realtà visto il periodo, di una registrazione telegrafica si tratta, poi finita in stampa. I protagonisti sono re Edoardo VII e sua moglie Alessandra di Danimarca che arrivano a Castellammare sul proprio yacht, il Victoria and Albert III, insieme a loro un’altra ospite d’onore e sorella della regina Alessandra, Marija Fëdorovna, nata principessa Dagmar di Danimarca  e vedova dell’imperatore  russo Alessandro III, in questo momento storico.2

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  1. Leggi anche: Giorgio V a Castellammare.
  2. Per altre curiosità, leggi: Giuseppe Peluso, Incontro a Baia, del 7 Gennaio 2015.

Quei terribili giorni del 1943

di Raffaele Scala

( Saggio inedito )

Premessa dell’autore:

Egregio Maurizio, spett.le redazione, in questi giorni sui giornali sono ricordati, con diversa enfasi, lo sbarco anglo americano del 1943, l’armistizio dell’8 settembre, la resistenza che ne seguì, con l’eroismo dei pochi e la viltà dei tanti. Anche Castellammare, come è noto diede il suo contributo di sangue e di eroismo. Altri hanno scritto prima e meglio di me, tra i tanti l’amico Antonio Ferrara, giornalista di Repubblica e emerito Presidente del Comitato per gli scavi di Stabia, anche recentemente sulla rivista Cultura e Società. Quello che ho inviato in allegato è solo un mio piccolo contributo per ravvivare il ricordo di quei giorni lontani, che in tanti hanno vissuto e i sopravvissuti ancora ricordano. Cordiali saluti, dott. Raffaele Scala.

14 febbraio 1943: Il Terzo Reich nel porto di Castellammare (collez. dott. Carlo Felice Vingiani)

A Castellammare di Stabia, come nel resto del Paese, le sofferenze della guerra, fortemente voluta da Benito Mussolini, diventavano ogni giorno sempre più insopportabili per la popolazione e le proteste, innescate dal 1942 per il continuo razionamento del pane, ridotto ormai a 200 grammi giornalieri, non mancavano: sulla scia di quanto accadeva in altre parti anche le donne stabiesi, il 26 febbraio di quell’anno, scesero in piazza facendo sentire la propria voce. Il risultato non si fece attendere e la razione di pane fu aumentata, poca cosa ma sufficiente ad andare avanti fino a quando, nel giugno del 1943, ancora una volta riempirono Piazza Municipio gridando contro il Potestà per il nuovo razionamento del pane. Continua a leggere

L’acqua rossa e la vesuvialis

L’acqua rossa e la vesuvialis

di Giuseppe Zingone

Castellammare antiche Terme 3

Ero alla ricerca in rete di qualcosa che potesse essere inerente alla nostra città ed all’indirizzo evidenziato Castellamare di Stabia, sul portale Alamy1ho trovato 44 immagini. Mi è bastato aggiungere un m a Castellammare, che mi sono ritrovato davanti centinaia di foto. Tutti possono trarne beneficio, poiché alcune immagini sono libere da copyright mentre per poterne utilizzare altre, bisogna pagare.

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  1. Alamy è un database fotografico aperto e proprietario, lanciato nel 1999 e gestito da una società privata britannica che ha sede nel parco tecnologico di Milton, nell’Oxfordshire, inseriti da agenzie fotografiche e professionisti indipendenti, ovvero raccolte dal sito a partire da archivi di notizie, musei e collezioni di rilievo nazionale. Il sito è alimentato dagli inserimenti da parte di fotografi sia professionisti che amatoriali. Info tratte da Wikipedia.

Ll’Arco ‘e Santu Catiello

Ll’Arco ‘e Santu Catiello

di Corrado Di Martino

San Catello è noto in mezzo mondo è il Patrono della città di Castellammare di Stabia, ma perché dedicargli un arco, una delle porte della città, se a poche decine di metri è situata proprio la Cattedrale?

ARCO DI SAN CATELLO

Il motivo è tutto stabiese, come stabiese, è la propensione a raggiungere o preservare il proprio profitto, finanche, ma non è questo il caso, nelle dispute più sterili e povere. In origine l’Arco di San Catello, detto Porta del Quartuccio, era il luogo di transito di uomini e merci che accedevano alla città antica. Ivi degli esattori, riscuotevano il diritto di passo su tutte le mercanzie portate in città: – orzo e vettovaglie varie, legumi, olio, frutta. – Come è stato detto in altre pagine, veniva riscossa una gabella di origine angioina, denominata Quartuccio dall’antica unità di raffronto pari a poco più di due chilogrammi (2,294 kg).

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Funivia del Faito inaugurazione

Funivia del Faito inaugurazione

a cura di Giuseppe Zingone

Funivia Monte Faito

Oggi 24 Agosto, ricorre l’anniversario della inaugurazione della Funivia del Faito, “Un evento di portata internazionale“, recita l’articolista Catello Izzo, che dalle pagine del quotidiano il Popolo del 25 Agosto 1952,1ne celebra la giornata. Oltre ad inserire qui in basso l’articolo (d’epoca), vogliamo aggiungere il link ad un altro documento importante, che oltremodo è intrinsecamente legato a quello della inaugurazione: Nasce un Villaggio sul Monte Faito di Regina Algranati, pubblicato sulle Vie d’Italia nel 1948. Infine ecco a voi anche: 1952 – 2022: La funivia del Faito compie 70 anni, ossia come Liberoricercatore ha inteso celebrare l’evento.

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  1. Funivia Castellammare, Il Popolo, Lunedì 25 Agosto 1952, Roma anno IX, numero 222.