Archivi categoria: Storia & Ricerche

In questa rubrica (anima del sito), sono pubblicate brevi storie e le ricerche  
effettuate dal Libero Ricercatore nella città di Castellammare di Stabia.

Domenico Morelli, di Bernardo Celentano, foto Giuseppe Zingone (Scuderie del Quirinale mostra su Napoli Ottocento)

Domenico Morelli

Domenico Morelli

di Giuseppe Zingone

Domenico Morelli, di Bernardo Celentano, foto Giuseppe Zingone (Scuderie del Quirinale mostra su Napoli Ottocento)

Domenico Morelli, di Bernardo Celentano, foto Giuseppe Zingone (Scuderie del Quirinale mostra su Napoli Ottocento)

Il brano che segue è tratto dalle Acque e il Maestrale, opera di Piero Girace, il quale a sua volta si rifà al racconto del padre il barone Francesco. Un avvenimento importante, si profila per la città di Castellammare, quasi epico, per i giovani “artisti” coinvolti (nel senso più nobile e generale della parola) i quali sentono in cuor loro il dovere d’andare a trovare il grande pittore Domenico Morelli, su a Quisisana è l’estate del 1885. Questo bel racconto è corredato anche da un documento “unico” che ne comprova l’autenticità. Altra cosa importante è che fino all’incontro tra Morelli e i giovani stabiesi, la città non aveva memoria del fatto che Giuseppe Bonito fosse nato nella città delle acque. E se anche gli fu intitolata la via che da piazza Giovanni XXIII serpenteggia in direzione acqua della Madonna, un busto al pittore, (opera dello scultore prof. Antonio Mennella), fu inaugurato su iniziativa della locale Azienda di Cura, Soggiorno e Turismo, solamente il 25 settembre 1960. Continua a leggere

Il Trieste a Castellammare (a sinistra si nota il forte borbonico prima della sua demolizione)

Il batiscafo Trieste

a cura di Antonio Cimmino

Il Trieste a Castellammare (a sinistra si nota il forte borbonico prima della sua demolizione)

Il Trieste a Castellammare (a sinistra si nota il forte borbonico prima della sua demolizione)

Nel 1953 il cantiere navale di Castellammare di Stabia registrò un interessante avvenimento scientifico e tecnologico: l’assemblaggio del batiscafo Trieste.
Il Trieste, progettato dallo scienziato svizzero August Piccard era formato da due elementi: lo scafo ed una sfera di acciaio spesso più di 12 centimetri. Lo scafo era stato costruito nel cantiere navale di Monfalcone mentre la sfera era stata costruita, in due pezzi, dalla Società delle Fucine di Terni.La professionalità delle maestranze del cantiere e la profondità del Golfo di Napoli presso Capri e Procida, furono determinanti per la composizione dell’originale battello atto a scendere a migliaia di metri nelle profondità del mare.
Piccard trovò l’entusiastica collaborazione di tecnici ed operai stabiesi nei difficili lavori di saldatura delle due semisfere e nell’adattamento allo scafo.

Galleria Immagini:

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filosa1906

L’eruzione del Vesuvio del 1906

articolo a cura di Maurizio Cuomo

Nella pagina riportiamo la cronaca dell’eruzione del Vesuvio avvenuta nell’aprile del 1906, sicuramente uno degli eventi più suggestivi ed intensi di vita cristiana, vissuti nella città di Castellammare di Stabia negli ultimi secoli. La suddetta cronaca estrapolata da due scritti d’epoca è tratta dagli archivi della Cattedrale stabiese.

Particolare di un dipinto di Francesco Filosa (Cattedrale stabiese)

Protezione della liberazione ottenuta nella terribile eruzione del Vesuvio mediante l’intercessione del nostro Protettore San Catello (libro VI delle conclusioni del Capitolo Stabiese pag. 18).

Fin dal giorno 2 aprile di questo corrente anno 1906 il vicino monte Vesuvio manifestò segni precursori di una eruzione. Aumentò l’attività nei giorni 5, 6, 7, con emissione continuata di lava di fuoco in vari punti, con sbuffi di cenere e sabbia, accompagnati a brevi intervalli da forti boati. Nella notte però dal 7 al 8 di detto mese, giorno di Domenica delle Palme, l’eruzione pigliava tali proporzioni da ridestare la più grave costernazione ed il più intenso terrore, in un tratto si aprivano varie bocche che gittavano laghi di fuoco, sicché tutto il Vulcano sembrava diventare una massa di fuoco presentando terrificante spettacolo. Allo spuntare dell’infausto giorno 8 immensa folla di gente di questa nostra città corse nella nostra Cattedrale fatta aprire ben per tempo e supplicava l’aiuto del nostro amato Protettore S. Catello, e più nostro vivo il desiderio che il venerando simulacro fosse portato fuori la Chiesa a vista del … monte. Continua a leggere

Nudo di Donna

Nudo di Donna di Michele Grigorief

a cura di Giuseppe Zingone

Mi è parso utile recuperare dal libro, uno dei brani del giovane Girace. Scelto a caso tra gli articoli che lo resero famoso,  non fosse altro per la curiosità di leggere una penna talentuosa della città di Castellammare di Stabia.

Nudo di Donna di Michele Grigorief

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