Archivi categoria: Storia & Ricerche

In questa rubrica (anima del sito), sono pubblicate brevi storie e le ricerche  
effettuate dal Libero Ricercatore nella città di Castellammare di Stabia.

Pierre François Hercule de Serre

Pierre François Hercule de Serre

di Giuseppe Zingone

Pierre François Hercule de Serre

Castellammare favorita nei secoli dalla presenza dei regnanti che si sono succeduti su Napoli ed il sud Italia è stata spesso visitata da personaggi più o meno famosi, gente semplice, viaggiatori ma anche nobili e politici al seguito nel nostro caso dei Borbone. Quando d’estate la Reggia si animava così era per le ville disseminate intorno ad essa.

Da una notizia all’altra, questo succede quando si cerca ed è per questo che qui inseriamo due testi completamente diversi tra loro che hanno come unico denominatore Pierre François Hercule de Serre,1soldato, avvocato e politico al servizio della Francia. ambasciatore di S. M. Cristianissima presso il Regno delle Due Sicilie. Continua a leggere

  1. Pierre François Hercule de Serre, nasce a Pagny sur Moselle il 12 Mar 1776, muore a Castellammare di Stabia il 21 Luglio 1824.

Il Generale Paolo Avitabile e la sua abitazione a Castellammare

Il Generale Paolo Avitabile e la sua abitazione a Castellammare

a cura di Giuseppe Zingone

Il Generale Avitabile con la sua “favorita” la Begun Peri, Dagherrotipo per gentile concessione degli eredi: Signori Paone

Paolo Martino Crescenzo Avitabile, nasce ad Agerola il 25 ottobre del 1791 e muore nella sua patria natia, il 28 marzo 1850.

Mi ha sempre affascinato la figura di quest’uomo, la sua fama, il mito e l’alone di mistero che lo precedeva ovunque si recasse. Amo la sua terra natia, Agerola ed ogni volta che vi metto piede non posso far altro che pensare a Paolo Avitabile, alle sue imprese. Continua a leggere

29 agosto 1981: la FGCI e la VI Flotta americana

Castellammare di Stabia, 29 agosto 1981: la Fgci e la VI Flotta americana

 articolo del dott. Raffaele Scala

Faceva caldo quell’estate, come sempre ad agosto. Sul lato industriale nella Città delle Acque la cantieristica continuava nella sua crisi, con centinaia d’operai in cassa integrazione fin dal 1979, l’Elettromeccanica Stabia era fallita, mentre nella ex Cartiera Cascone proseguiva, ormai da mesi, la disperata lotta dei suoi 53 dipendenti per difendere il posto di lavoro. Sul versante sociale si registravano 7.500 disoccupati iscritti nelle liste del Collocamento. In Italia il referendum del 17 maggio sull’abrogazione dell’aborto, in vigore dal 1978, era stato nettamente vinto dalle forze progressiste con il 88% mettendo in crisi  l’ala oltranzista del variegato mondo cattolico; il terrorismo rosso continuava a falcidiare le sue vittime, provando a colpire simboli dello Stato oppressore, contrapponendosi al più micidiale terrorismo nero, fautore dello stragismo indiscriminato e teso a destabilizzare lo Stato democratico per favorire la svolta autoritaria di destra. Uno stragismo troppo spesso favorito da forze deviate dello Stato, sempre pronto a depistare le indagini per coprire i veri colpevoli, spesso rimasti impuniti.  L’ultimo, terrificante attentato fascista, verificatosi il 2 agosto 1980,  era costata la vita di 85 persone e il ferimento di altre duecento, facendo esplodere una micidiale bomba nella stazione di Bologna. In campo internazionale faceva paura la fabbricazione della Bomba N, micidiale ordigno nucleare capace di uccidere ogni forma di vita, senza devastare gli edifici e le cose, perché per gli strateghi della guerra e per la ristretta casta del Potere, la vita vale meno delle cose; nel cielo libico si scontravano aerei Usa e libici durante le manovre della VI flotta, mentre il governo italiano acconsentiva ad installare la base dei missili Cruise a Comiso, in Sicilia.

Su questi ultimi fatti vi era una forte mobilitazione da parte del Pci e della stessa Cgil. A Castellammare di Stabia la Camera comprensoriale del Lavoro da poco formatosi, superando le antiche Zone sindacali e guidata dal napoletano  Ettore Combattente (1935 – 2013) invitava le

Strutture di base a farsi promotrici di varie iniziative unitarie nei luoghi di lavoro, per la pace e la sicurezza nel Mediterraneo e nel mondo, richiamandosi alla linea più volte espressa dal sindacato unitario a favore del dialogo tra tutti i paesi e dagli accordi per il disarmo.

Le proteste in quei caldi giorni d’agosto si erano comunque limitate a volantinaggi fatti per le strade e fuori dalle fabbriche, sia da parte dei militanti comunisti, sia di quelli sindacali, quando all’Amministrazione comunale, una Giunta tripartitica (DC, Psi, Psdi) guidata dal socialista, Emilio Della Mura, l’ennesima di quella sciagurata consiliatura, venne in mente di patrocinare un concerto della banda musicale della VI flotta americana, di cui faceva parte la portaerei Nimitz e in quei giorni, di ritorno dal Golfo di Sirte, ancorata nella rada di Napoli[1].

Organizzata dall’Azienda di Cura, Soggiorno e Turismo, la serata si tenne il 29 agosto, un sabato afoso come pochi.

Sui temi della pace e del disarmo i giovani della Federazione giovanile comunista, cogliendo l’occasione della presenza americana a Castellammare, sia pure dei semplici orchestrali, ma pur sempre militari della famigerata Nimitz, organizzarono allora una manifestazione cui subito aderirono la Lega Obiettori di Coscienze del Centro salesiano, l’Arci, l’Uisp, i Consigli di fabbrica, le organizzazioni sindacali e alcuni collettivi studenteschi. Il corteo, composto da poche centinaia di giovani, partì intorno alle 19, dalla sede del Circolo dei giovani comunisti, Che Guevara, al Corso Vittorio Emanuele, sfilando per il lungomare, gridando slogan e distribuendo volantini. Si fermarono all’altezza della Banchina di Zi’ Catiello, intonando canti, ballando e facendo partecipi i passanti delle motivazioni politiche di quello strano spettacolo improvvisato.

montil

Intorno alle 21 i ragazzi entrarono pacificamente nel teatro Montil, dove si teneva il concerto, muniti di regolare biglietto e tenuti d’occhio dalla polizia, giunta numerosa a presidiare il cinema, con rinforzi da Napoli. Verso le 21,30, contemporaneamente all’inizio dello spettacolo, fu lasciata vibrare nell’aria, in segno di pace, una colomba accuratamente tenuta nascosta fino a quel momento agli stessi agenti di pubblica sicurezza, che pure non li avevano persi di vista un momento. Continua a leggere

Sulla spiaggia di Castellamare – Am Strande von Castellamare

Per il piacere di riscoprire il fascino trasmesso da uno scritto antico (edito in un periodo non precisato, presumibilmente tra il 1875 e il 1880 ) e per meglio apprezzare la storia che da sempre ha visto protagonista la nostra terra, pubblichiamo la traduzione di un articolo tratto dal celebre giornale tedesco “Das Neue Blatt”, nel quale viene data una bella descrizione dell’allora “Castellamare”. Il materiale di ricerca è stato gentilmente concesso dal collezionista stabiese Gaetano Fontana, la traduzione del testo è stata operata dalla docente in lingua tedesca dott.ssa Rosaria Totaro, si ringrazia entrambi per la preziosissima collaborazione offerta (Maurizio Cuomo).

Sulla spiaggia di Castellamare

Sulla spiaggia di Castellamare

Sulla Spiaggia di Castellamare

(Guarda l’illustrazione a pag. 797)

Non lontano dal posto dove sorge Stabia, ai piedi del monte S. Angelo, seppellita dalle masse di cenere del Vesuvio da cui dista 8 miglia, l’imperatore tedesco Federico II costruì un castello vicinissimo al mare. Sotto la spinta del castello si sviluppò velocemente una piccola città che Carlo d’Angiò circondò con mura. Questa piccola città prese il nome dal castello, Castellamare.
La solidità di Castellamare fu provata in diversi combattimenti durante il medioevo. Qua si rifugiò l’afflitta e dissoluta regina Giovanna II. Ludovico d’Angiò e il duca Sforza di Milano cercarono di ottenerne con forza l’accesso. I genovesi D’Oria ricevettero da Carlo V la città in feudo. Il famigerato Dragut saccheggiò Castellamare. Continua a leggere

Roger de Beauvoir e Castellammare

Roger de Beauvoir e Castellammare

di Giuseppe Zingone

Eugène Augustin Nicolas Roger

Roger de Beauvoir è il nome d’arte di Eugène Augustin Nicolas Roger romanziere e drammaturgo romantico francese nato da famiglia benestante a Parigi l’otto novembre del 1806.  Il suo bell’aspetto e il suo stile di vita avventuroso lo resero famoso a Parigi, dove era amico di Alexandre Dumas, padre.

Continua a leggere