Archivi categoria: Storia & Ricerche

In questa rubrica (anima del sito), sono pubblicate brevi storie e le ricerche  
effettuate dal Libero Ricercatore nella città di Castellammare di Stabia.

Terremoto 1980 (foto Antonio Cimmino 05)

Il Terremoto dell’80 a Castellammare (le immagini raccontano)

Il Terremoto dell’80 a Castellammare (le immagini raccontano)

a cura di Maurizio Cuomo

Terremoto dell'80

Terremoto dell’80 (foto Antonio Cimmino)

La pagina ospita una raccolta di immagini inedite, che ritraggono la nostra Castellammare nell’imminente post-terremoto.
Le foto sono tratte dagli archivi fotografici dei sig.ri Enzo Sansone, Gerardo D’Auria, Pasquale Ammendola e dei dott.ri Antonio Cimmino e Carlo Felice Vingiani (che ringraziamo pubblicamente per la gentile concessione).

 Le gallerie fotografiche:

Archivio “Carlo Felice Vingiani”


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Mario Puppo e la città delle acque

Mario Puppo e la città delle acque

di Giuseppe Zingone

Mario Puppo, immagine tratta dall’Archivio Barilla

Mario Puppo nacque a Levanto (provincia di La Spezia) l’8 febbraio 1905. Già negli Trenta, Puppo, iniziò a realizzare nel suo studio di Chiavari, dépliant per pubblicizzare località di mare e montagna. Molto interessanti sono alcuni dei suoi lavori dal punto di vista artistico, come famosi furono il calendario della Barilla nel 1937 e svariate opere pubblicitarie per la FIAT di Torino da lui ideati.

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La storia di Villa Cafiero

articolo del dott. Raffaele Scala

Non lontano dall’antica chiesa di San Matteo, a Quisisana, nei pressi di Villa Mauro vi era un fondaco boschivo liberato dalla condizione di feudalità nel 1759 da Re Ferdinando IV. Adatto a costruirvi una panoramica villa gentilizia, la famiglia De Sangro, nobile e potente famiglia napoletana, di origini abruzzese e prima ancora francese, se ne innamorò, l’acquistò e vi costruì una magnifica villa. L’ultimo ad abitarla fu Placido De Sangro (1866 – 1911), Conte dei Marsi, che la eredita dallo zio Nicola, ultimo Duca di Martina, morto il 28 dicembre 1891. Placido non doveva essere un uomo felice, perseguitato com’era dai fantasmi dei suoi avi, alcuni dei quali si erano tolto la vita, fino a quando, a sua volta, non decise di seguirne le orme.

Villa Cafiero (collezione Carlo Felice Vingiani): In foto Villa Cafiero il giornalista Ugo Cafiero e famiglia

Si suicidò il 15 settembre 1911 lanciandosi dal balcone del terzo piano della sua villa, schiantandosi sul selciato sottostante, non lasciando eredi né disposizioni testamentarie. Aveva 45 anni. Ma di questa sua morte non rimase contento e si trasformò in fantasma affacciandosi spesso dal terrazzo del terzo piano, camminando in maniera disinvolta sui tetti, aprendo le imposte dei balconi e delle finestre, sorridendo, piangendo, restando immobile. Di tutto questo non poteva dirsi felice l’affranta vedova, Maria Spinelli, Contessa de Marsi, anzi spaventatissima, lasciò la casa rifugiandosi in quella più accogliente del capoluogo campano, mettendo in vendita l’immobile. Per nove mesi la villa rimase vuota e abbandonata, fino a quando ad acquistarla per 65mila lire il 28 giugno 1912, furono i fratelli, Carlo e Angelina Drowin, nativi di Verona ma da tempo residenti a Napoli, in via Mezzocannone. Con altre 15mila lire si appropriarono anche dei beni mobili. Lo fecero su fiducia, senza neanche aver mai messo piedi per un sopralluogo nella bella e fastosa proprietà. Carlo e Angelina credettero di aver fatto il grande affare comprando a sacco chiuso, ma non tardarono molto a rendersi conto, a capire di aver commesso il più grave errore della loro vita. Appena presero possesso della villa furono subito avvertiti dell’ingombrante coinquilino che li avrebbe tenuto compagnia, ma ancor più se ne accorsero cogliendone la presenza e se ne scapparono senza voltarsi indietro. Villa de Sangro rimase disabitata per altri sette anni, fino a quando il sanguigno Ugo Cafiero non si decise a fare il grande passo. Continua a leggere

Il mosaico del rapimento d’Europa

Il mosaico del rapimento d’Europa

di Giuseppe Zingone

Il rapimento d’Europa, Villa San Marco, mosaico I° secolo dopo Cristo

E’ notizia di questi giorni che il Sindaco di Castellammare Gaetano Cimmino, ha scritto al Ministro Dario Franceschini, affinché le autorità italiane si adoperino per riportare nella nostra Città una statua trafugata 44 anni or sono, ed attualmente esposta negli Stati Uniti al Minneapolis Institute of Art, il Doriforo di Stabiae. Tornerà mai a casa? E soprattutto saremo così attenti da far sì che queste cose non acadano mai più?

Noi siamo fiduciosi in un cambiamento di rotta ed una maggiore attenzione del cittadino stabiese alle proprie radici, perchè a criticare gli altri ci vuole poco, la fatica è mettersi in discussione e dire: E’ anche colpa mia se questo è accaduto!

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Rovigliano

Revigliano

Castello Rovigliano - anno 1901 (coll. Gaetano Fontana)

Castello Rovigliano – anno 1901 (coll. Gaetano Fontana)


 Lo stralcio di testo pubblicato a seguire è tratto da
“Dizionario geografico-istorico-fisico del Regno di Napoli”,
composto dall’abate D. Francesco Sacco nel 1796.

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