Archivi categoria: Storia & Ricerche

In questa rubrica (anima del sito), sono pubblicate brevi storie e le ricerche  
effettuate dal Libero Ricercatore nella città di Castellammare di Stabia.

Alexandre Hyacinthe Dunouy, View of Stabiae, near Castellammare, canvas, 16,2x25,1 2

L’antica porta di Scanzano e la salita del mulino

L’antica porta di Scanzano e la salita del mulino

di Giuseppe Zingone 

Aggiornamento del 3 Maggio 2020

Le ricerche non si fermano neanche in tempo di Covid 19, ed ecco che dalle incommensurabili e articolate pagine della rete, emerge un altro dipinto stavolta anonimo, che ci mostra in maniera indiscutibile le fattezze di questa antica porta che permetteva ai cittadini di Castellammare e di Scanzano di entrare in comunicazione tra loro, si intravede qui anche il ponte che superava il rivo Cannitello.


Il dipinto è stato recuperato in una galleria d’immagini dedicata a Cava dei Tirreni. Ho provato a scrivere al portale (nelle passate settimane) sia per spiegare che il dipinto “Quadro9” nella loro galleria, rappresenta senza dubbio Castellammare ed anche per chiedere informazioni sulla collocazione fisica di tale dipinto, ma nessuna risposta ci è stata fornita.

Salita del mulino, porta di Scanzano

Salita del mulino, porta di Scanzano

Vecchio articolo

Dall’occhio attento di Gaetano Fontana e dalla impressioni del team di Liberoricercatore portiamo a conoscenza dei nostri concittadini il recupero di questo superbo e piccolo dipinto del pittore francese Alexandre Hyacinthe Dunoy. Continua a leggere

Ugo Cafiero e famiglia

Un duello d’inizio Novecento: Cafiero – Ungaro

Un duello d’inizio Novecento: Cafiero – Ungaro

articolo del dott. Raffaele Scala

Caro Maurizio, ti invio una mia ricerca, che avrebbe meritato ben altro tempo per completarla, ma la pandemia prima e altri interessi dopo, hanno frenato la mia voglia di andare oltre, almeno per il momento. La ricerca è comunque a suo modo completa. Riguarda un duello del 1910 tra due giornalisti, uno già famoso, il nostro concittadino, Ugo Cafiero, di cui mi sono in passato occupato e di cui a suo tempo abbiamo pubblicato la biografia, e un altro destinato a diventare una stella nazionale, come giornalista, avvocato e uomo politico, Filippo Ungaro, un pugliese trapiantato a Roma. Colgo l’occasione per porgere ala redazione ed ai nostri lettori i migliori saluti. Raffaele Scala.


Villa Cafiero - in foto il giornalista Ugo Cafiero e famiglia.

Villa Cafiero – in foto il giornalista Ugo Cafiero e famiglia. Unica foto esistente, almeno a mia conoscenza.

Premessa

Il duello, ci dice il nuovo Zingarelli, è un combattimento che si svolge secondo speciali norme tra due contendenti con armi uguali (pistola, spada o sciabola) per risolvere controversie, specialmente d’onore. Si racconta che sia nato in Italia  e da qui diffuso nel resto d’Europa, ma già nel Vicereame di Napoli nel 1540, dimostrando una civiltà che altri non avevano ancora raggiunto,  il duello fu punito per legge. Con l’Unità d’Italia fu definito illegale ma vietato solo nel 1875. Ciononostante  le cosiddette classi elevate, nobili, ufficiali dell’esercito, ricchi borghesi, o presunti tali, non rinunciarono a battersi, tra pari, per difendere la rispettabilità, l’onore offeso, il proprio, quello di un familiare, della stessa Patria. oppure in nome della Giustizia. Celeberrimo è il duello nel quale perse la vita, il focoso e impulsivo radicale milanese, Felice Cavallotti (1842 – 1898), dopo essere stato gravemente ferito in duello con la sciabola dal giornalista, Ferruccio Macola, il cui braccio era ben più lungo dell’avversario[1]. Rimanendo in tema di giornalisti, meno famoso, forse, fu quello che vide coinvolto il noto scrittore francese, Marcel Proust (1871 – 1922) con Jean Lorrain (1855 – 1906), noto giornalista, poeta e scrittore, sfidato per averlo negativamente recensito. Altri raccontano per alcune maliziose insinuazioni sulle sue amicizie maschili. Lo stesso Lorrain, a differenza del giovane Proust, amava ostentare la sua omosessualità con la evidente volontà di dare pubblico scandalo.  Fortunatamente i colpi di pistola, due ciascuno, sparati il 6 febbraio 1897, andarono a vuoto e tutto finì senza  successive conseguenze. Meno importante è anche il duello con la sciabola tra Benito Mussolini (1883 – 1945), non ancora duce ma già direttore del Popolo d’Italia e il socialista, Francesco Ciccotti Scozzese (1880 – 1937), tra i fondatori del quotidiano romano, Il Paese, entrambi deputati. Il duello, avvenuto a Livorno nell’ottobre 1921, si interruppe a seguito di una crisi cardiaca del Ciccotti.[2]  Chiudiamo questa breve carrellata con Totò, ricordando che anche lui sfiorò il duello sfidando, nel  1950, il futuro Presidente della Repubblica, Oscar Luigi Scalfaro, allora giovane e bigotto parlamentare.[3]

Il Fatto

Sicuramente ignorato dai più, ma per noi che scriviamo non meno importante, fu il duello tra due giornalisti, lo stabiese Ugo Cafiero (1866 – 1951) e il pugliese, Filippo Ungaro (1888 – 1977), entrambi dipendenti dei quotidiano napoletano, Il Mattino. Cafiero era caporedattore della redazione romana da diversi anni e tra i suoi collaboratori vi fu il giovane, ma non per questo meno ambizioso, Ungaro, destinato a luminosa carriera, non solo come pubblicista e giornalista, ma quale avvocato illustre e deputato per numerose legislature, dal 1921 al 1943.[4] Continua a leggere

La Carrozzella di Castellammare

articolo di Maurizio Cuomo

La Carrozzella di Castellammare

La Carrozzella di Castellammare

Molti sanno che la Castellammare dell’Ottocento, è stata terra natia di numerosi illustri personaggi d’epoca, tra di essi, su tutti citiamo Raffaele Viviani (poeta, commediografo e indimenticato attore teatrale), e i fratelli Ciro e Luigi Denza (il primo stimato pittore e ottimo paesaggista, il secondo musicista eccelso che con il suo estro musicò la celebre “Funiculì Funiculà”), ma immagino che solo i più attenti e gli appassionati di storia locale, sappiano che in quegli anni, a Castellammare ebbe luce una invenzione semplice e rivoluzionaria che in breve tempo modificò usi e costumi cittadini: la carrozzella stabiese.
Questo caratteristico mezzo di trasporto nacque nel 1840 ad opera dei fratelli stabiesi Catello e Ignazio Scala, rispettivamente mastro carpentiere e Continua a leggere

Giuseppe Abbagnale, mazziniano e garibaldino gagnanese

a cura di Antonio Cimmino 21 maggio 2020
Giuseppe Abbagnale (o Abagnale) di Melchiorre, di famiglia contadina nacque a Casola il 25 novembre 1816 e, in giovane età si trasferì nell’attigua Gragnano per esercitare il mestiere di falegname. Nell’ambiente degli artigiani e dei borghesi gragnanesi l’ideale repubblicano di Mazzini stava sviluppandosi a macchia d’olio. Il giovane Giuseppe assieme ad altri amici fu avvicinato dall’avvocato Gaetano Mariconda e da Gaetano Mascolo che subito notarono questo artigiano combattivo.

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Raffaele Viviani

Il teatro di Viviani

Il teatro di Viviani

Viviani a quattr’occhi con Rafele

a cura di Giuseppe Zingone

Il teatro di Viviani e la sua storia in un articolo di Tina Sabbatini del 1931.

I “Pupi” di Don Aniello

“Or sono molti anni, a Porta San Gennaro, uno degli angoli della vecchia Napoli, più caratteristica e popolare, traeva la sua grama esistenza, ricca di sogni e di buon umore, una  “famelica troupe” dell’Opera dei Pupi, che ogni sera offriva al pubblico del rione il repertorio delle sue tragicomiche rappresentazioni.

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