Archivi categoria: Storia & Ricerche

In questa rubrica (anima del sito), sono pubblicate brevi storie e le ricerche  
effettuate dal Libero Ricercatore nella città di Castellammare di Stabia.

L'imperatrice di Russia, Aleksandra Feodorovna, in un ritratto di Christina Robertson, 1841-1842

Un giorno felice a Castellammare per l’imperatrice di Russia

Un giorno felice a Castellammare per l’imperatrice di Russia

di Giuseppe Zingone

L'imperatrice di Russia, Aleksandra Feodorovna, in un ritratto di Christina Robertson, 1841-1842

L’imperatrice di Russia, Aleksandra Feodorovna, in un ritratto di Christina Robertson, 1841-1842

Carlotta di Prussia nasce a Berlino il tredici luglio 1798, muore a Carskoe Selo il primo novembre 1860.

August Theodor Von Grimm, ne fu il biografo, (fu inoltre un pedagogo, scrittore e musicista) al servizio degli zar di Russia, sua è l’opera in due volumi, Aleksandra Feodorovna, edito a Lipsia nel 1866. Avevamo già accennato all’imperatrice di Russia nell’articolo su Giacinto Gigante.

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Incrociatore Caio Duilio

L’Incrociatore Caio Duilio

( a cura del dott. Tullio Pesola )

Incrociatore Caio Duilio

Incrociatore Caio Duilio

Il 22.12.2012 segna una ricorrenza particolare per il nostro Cantiere Navale, orgoglio e vanto della nostra Città, e per la gloriosa Marina Militare Italiana: il cinquantenario del varo dell’incrociatore lanciamissili portaelicotteri Caio Duilio (554) avvenuto appunto a Castellammare di Stabia in tale data. Col termine di “incrociatore” si definisce quell’unità navale della marina militare di grande dislocamento (dalle 7000 alle 12000 tsl), dalle dimensioni intermedie tra una corazzata e un Continua a leggere

John Acton mostra i nascenti cantieri di Castellammare

Il ministro Acton e la sua politica

Il ministro Acton e la sua politica

di Giuseppe Zingone

John Acton mostra i nascenti cantieri di Castellammare

John Acton mostra i nascenti cantieri di Castellammare

Tra i libri di storico interesse e di epoca più vicina alla nostra, risulta autorevole il libro del Generale Pietro Colletta con la sua Storia del Reame di Napoli dal 1734 al 1825, ripubblicato anche in diverse edizioni.

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Epigrafe acqua acidula (foto Maurizio Cuomo)

L’Acqua Acidola

a cura di Maurizio Cuomo

Con ogni probabilità a tutti coloro che hanno avuto occasione di dissetarsi alla monumentale fonte dell’Acqua Acidola di Castellammare di Stabia, è sovvenuta almeno una volta la curiosità di comprendere e di capire il senso dell’antica epigrafe posta a ridosso della mescita… al fine di colmare questa mia (e forse anche vostra) atavica curiosità, ho improntato una personale ricerca che mi ha permesso di rintracciare un esaustivo articolo d’epoca1, che a beneficio dei nostri lettori trascrivo a seguire, rimettendolo nella sua integrità. Buona lettura e buona cultura stabiana a tutti!

Acqua Acidula (foto Maurizio Cuomo)

Acqua Acidula (foto Maurizio Cuomo)

Tra le numerose acque minerali del bacino idrico di Castellammare di Stabia quella che, fin dalla più remota antichità, godette maggiore fama fu la sorgente dell’Acqua Acidola.

Nell’antichità greco-romana, nel Medioevo e nei secoli seguenti, questa sorgente, che limpida, fresca e frizzante, sgorga dalle visceri della montagna, fu usata e lodata come rime­dio efficace nelle malattie dei reni, del fegato, dello stomaco e del ricambio in generale.

Il periodo di maggior fama di quest’acqua salutare credo che sia stato il Settecento. Il professore dell’Università di Napoli, Domenico Cotugno, il maggior clinico del tempo, famoso non solo in Italia ma in tutta l’Europa, ne sperimentò l’efficacia negli ospedali napoletani e la dichiarò superiore alla tanto celebre acqua di Spa. Continua a leggere

  1. articolo tratto da: “Castellammare di Stabia – Annuario turistico economico. Anno 1955 (archivio liberoricercatore.it).
SS. Vergine del Rosario

La chiesa di Santa Croce

CHIESA di SANTA CROCE degli ex Domenicani
oggi delle Suore Francescane Alcantarine
sita in Castellammare di Stabia alla via Salita Santa Croce

SS. Vergine del Rosario

SS. Vergine del Rosario

Navigando su internet, mi sono imbattuta nel sito “Restauro Architettonico ed Artistico del Complesso di Santa Croce” col sottotitolo: chiesa e convento di S. Maria del SS. Rosario, nelle note storiche si legge che “il nucleo originario fu una chiesetta costruita (?) dalla confraternita del SS. Rosario e consacrata dal Vescovo Arcamone nel 1393 ecc…”.

Studiosi, ricercatori, cultori di storia stabiana e non, si sono interrogati sull’attendibilità di questo sottotitolo inedito, giacché non è citata la fonte archivistica che ne supporti l’assioma “documentomonumento” e ne confermi l’assunto descritto dall’architetto dott.ssa Forgione.

Fonti documentali e bibliografiche, da me compulsate,  evidenziano in maniera inconfutabile che la nostra antichissima Chiesa è ed è stata sempre riconosciuta ufficialmente “Santa Croce” e nel 1394 il Vescovo Antonio Arcamone O.P. la consacrò come tale.(1)

La strada salita Santa Croce è nome storico popolare proprio perché portava alla omonima chiesa, e nella toponomastica dell’epoca questa strada non è mai esistita!

Prima del 1394 non ho rinvenuto esplicito documento che titola la chiesa “Maria SS del Rosario”; né l’anno di costruzione della stessa che si attribuisce alla confraternita.

Pertanto, qui di seguito trascrivo alcuni stralci documentali: Continua a leggere