Archivi categoria: Storia & Ricerche

In questa rubrica (anima del sito), sono pubblicate brevi storie e le ricerche  
effettuate dal Libero Ricercatore nella città di Castellammare di Stabia.

Templi stabiani

Templi dell’era pagana presenti a Stabia

a cura di Gioacchino Ruocco

Templi stabiani

Templi stabiani

Tempio di Ercole:

Eretto sull’isoletta, o pietra, o scoglio che da tal tempio prese il nome; e del quale fa menzione Plinio (libro XXXIII, cap. 2) dicendo: nel territorio stabbiano, alla pietra di Ercole, ec. Ec. (pag. 10).

Tempio di Fano:

Dedicato a Diana: nel qual luogo é attualmente edificato il Convento di San Francesco di Paola e la chiesa di S. Maria a Pozzano, la di cui storia venne scritta dal P. Serafino Ruggieri, dello stesso ordine. (pag. 12). Continua a leggere

Colonia dei Ferrovieri - Pozzano (archivio liberoricercatore.it)

La colonia dei Ferrovieri

La colonia dei Ferrovieri

di Giuseppe Zingone

La colonia dei Ferrovieri (collezione Massimiliano Greco)

La colonia dei Ferrovieri (collezione Massimiliano Greco)

L’estate tanto attesa è giunta a noi, e milioni di bambini si recheranno al mare ed in montagna in tutta Italia, Negli ultimi decenni soprattutto al Nord e al Centro sono tornate in auge le vacanze estive all’americana o alla fascista. Campi scuola o colonie aiutano i genitori che lavorano nel periodo più caldo dell’anno ad offrire ai propri figli vacanze diverse, quasi scolastiche, ma fortemente coinvolgenti ed educative. Continua a leggere

Le immagini incoronate della Madonna

a cura di Maurizio Cuomo

Il rito delle “incoronazioni mariane” si fa risalire al nobile Alessandro Sforza Pallavicini, il quale lasciò cospicui beni al Capitolo di San Pietro in Vaticano purché dopo la sua morte, come scritto nel testamento del 3 luglio 1636, provvedesse a incoronare le immagini più celebri della Vergine1.

A Castellammare ci sono sei Immagini della Madonna che, per i loro pregi artistici, per l’antichità e per la grande devozione dei fedeli, sono state incoronate con decreto del Rev.mo Capitolo Vaticano, in accoglimento del desiderio del popolo stabiese. A seguire ve le proponiamo corredate da una breve descrizione.

Santa Maria dell'Orto

Santa Maria dell’Orto

Titolo dell’Immagine: Santa Maria dell’Orto
Data del rito d’Incoronazione: 21 agosto 1892
Prelato che ha proceduto al rito: (*) Vescovo Vincenzo Maria Sarnelli Continua a leggere

  1. da: Luoghi dell’Infinito – “Val d’Ega, la fede delle Dolomiti”, articolo di Paolo Simoncelli
Santa Maria di Portosalvo

Le immagini incoronate della Madonna

a cura di Maurizio Cuomo

Il rito delle “incoronazioni mariane” si fa risalire al nobile Alessandro Sforza Pallavicini, il quale lasciò cospicui beni al Capitolo di San Pietro in Vaticano purché dopo la sua morte, come scritto nel testamento del 3 luglio 1636, provvedesse a incoronare le immagini più celebri della Vergine1.

A Castellammare ci sono sei Immagini della Madonna che, per i loro pregi artistici, per l’antichità e per la grande devozione dei fedeli, sono state incoronate con decreto del Rev.mo Capitolo Vaticano, in accoglimento del desiderio del popolo stabiese. A seguire ve le proponiamo corredate da una breve descrizione.


Le immagini incoronate della Madonna:

Santa Maria di Porto Salvo


Santa Maria della Libera


Santa Maria della Sanità


Santa Maria dell’Orto


Santa Maria di Pozzano


Beatissima Vergine del Carmelo


 

  1. da: Luoghi dell’Infinito – “Val d’Ega, la fede delle Dolomiti”, articolo di Paolo Simoncelli
Il Monarca

Piano d’assalto al Monarca

Piano d’assalto al Monarca

di Maurizio Mannoni

Ho condotto una ricerca sull’assalto al vascello borbonico Monarca, ancorato a Castellammare nel 1860. A seguire la mia interpretazione sui fatti (già narrati in modo dettagliato da Gaetano Fontana e da Antonio Cimmino).

Cordiali saluti. Dr Maurizio Mannoni.

Il Monarca

Il Monarca

Cenni sull’origine del progetto

Il Monarca, con i suoi settanta cannoni, era il vascello più potente della Real Marina del Regno delle Due Sicilie. Garibaldi, nei giorni conclusivi della battaglia di Milazzo (fine luglio 1860), aveva appreso da alcuni informatori che la nave era stata trasportata nel porto di Castellammare di Stabia per un intervento di sistemazione dell’impianto a vapore con propulsione a elica1. Il luogo periferico rispetto a Napoli aveva suggerito che vi fossero le condizioni ideali per un assalto.

Il piano prevedeva l’intervento notturno di due fregate: mentre una avrebbe proceduto all’arrembaggio, l’altra sarebbe restata a copertura, per difendere le operazioni di rimorchio2. La cattura della grande nave napoletana avrebbe dotato la flotta siciliana di una potentissima macchina da guerra. I vantaggi potevano essere molteplici: a partire dal passaggio nello Stretto con le navi mercantili, reso più sicuro grazie al suo vigile presidio; ma anche l’arrivo a Napoli e la conquista della città sarebbero potuti avvenire con maggiore rapidità; infine, il Monarca avrebbe potuto fungere da sostegno alle spedizioni che Agostino Bertani e il comitato di Genova preparavano sui territori dello Stato Pontificio. Continua a leggere

  1. Attacco al Monarca di Gaetano Fontana su https://www.liberoricercatore.it/attacco-al-monarca/
  2. c. piola caselli, CRONACHE MARINARE di Giuseppe Alessandro PIOLA CASELLI Aneddoti della Marina Militare Sarda, Garibaldina ed Italiana (1843-1883), pag. 86: Piola nella lettera del 20 luglio a Cavour aveva spiegato la necessità di reperire la seconda nave al fine di poter rimorchiare il Monarca fino a Palermo senza incorrere nel fuoco delle altre Fregate napoletane.