Archivi categoria: Storia & Ricerche

In questa rubrica (anima del sito), sono pubblicate brevi storie e le ricerche  
effettuate dal Libero Ricercatore nella città di Castellammare di Stabia.

Giovanni Paolo II visita il cantiere, come un operaio tra gli operai...

Giovanni Paolo II a Castellammare

Il Santo Padre visita la città delle Acque

a cura di Giuseppe Zingone

Il saluto del Papa dalla concattedrale di Castellammare di Stabia

Il saluto del Papa dalla concattedrale di Castellammare di Stabia

Il 19 Marzo 1992 fece visita all’Arcidiocesi di Sorrento-Castellammare, alla sua entrata nella Concattedrale di Castellammare Giovanni Paolo II rimase molto colpito dalla bellezza e dalla grandezza della chiesa.  Fu ospite ai cantieri navali per l’incontro con il mondo del lavoro di cui per secoli Castellammare di Stabia ha costituito un riferimento unico per il Sud Italia.   Concluse la sua Santa Visita sull’arenile stabiese, in uno scenario perfetto per un incontro spirituale, dove esortò i fedeli e gli uomini di buona volontà al “realismo” e al “coraggio” per opporsi in maniera organica alla camorra sanguinaria, e a tutte le forme di criminalità e mafiosità.

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Enzo Cannavale

Enzo Cannavale: indimenticato attore stabiese

a cura di Maurizio Cuomo

Nato a Castellammare di Stabia, il 5 aprile del 1928, Enzo Cannavale è stato attore di caratura superiore. Protagonista del teatro napoletano del ‘900, ha iniziato la sua luminosa carriera recitando al fianco di Eduardo De Filippo e Aldo Giuffrè.

Enzo Cannavale

Enzo Cannavale

All’esperienza teatrale è seguita poi quella cinematografica, che lo ha visto impegnato in numerosi film, che lo hanno reso, senza alcun dubbio uno dei più grandi attori caratteristi del cinema italiano. La sua lunghissima gavetta, lo ha visto protagonista di lavori cinematografici a tutti i livelli. Film polizieschi con Merola, Bud Spencer e Tomas Milian, poi le sexy commedie di serie B e infine grandi interpretazioni con Troisi (“Le vie del Signore sono finite”), De Crescenzo (“32 dicembre”, Nastro d’Argento al migliore attore non protagonista) e (“Nuovo cinema Paradiso” di Tornatore, Oscar per il miglior film straniero nel 1989). Continua a leggere

Nascita di Giuseppe Bonito

Nascita di Giuseppe Bonito

di Giuseppe Zingone

Giuseppe Bonito (foto Maurizio Cuomo)

Giuseppe Bonito (foto Maurizio Cuomo)

Fu Giuseppe Cosenza, (archeologo stabiese) a cercare nei libri della Cattedrale di Castellammare l’atto di nascita di Giuseppe Bonito, per poi segnalarlo alla rivista Napoli Nobilissima. I nomi degli articolisti della rivista sono tutte eccllenze della cultura napoletana a cavallo tra Ottocento e Novecento, tra questi: Antonio Filangieri di Candida Gonzaga, Benedetto Croce, Bartolomeo Capasso. Continua a leggere

Il Caso Viviani

Il Caso Viviani

a cura di Giuseppe Zingone

Raffaelle Viviani, in camerino

Per presentare questo articoletto: Il caso Viviani, è necessario parlare di alcuni aspetti interessanti, recenti e passati. Vorrei partire dal primo per arrivare ad una prima conclusione: Nel 2018 il professor Massimo Osanna annuncia ufficialmente che la data dell’eruzione pliniana del 79 forse non è avvenuta ad Agosto bensì il 17 di Ottobre dell’anno 79, tutto questo grazie al ritrovamento di una scritta a carboncino su un muro ed alcune anteriori intuizioni su oggetti ritrovati nel tempo a Pompei come melograni, bracieri ecc., che secondo alcuni studiosi non sarebbe altro che un chiaro segno di un autunno inoltrato. Sarà proprio andata così? Non sono un archeologo non posso rispondere, ciò che invece emerge è che una scritta a carboncino lasciata chissà da quale anonimo abitante della città più sorprendente e famosa al mondo, ha rimesso in discussione(?) molte certezze che adesso un po’ vacillano.1Quindi che cosa deduciamo? Che la storia si fa con i documenti e che nuovi documenti pur non cancellando in un sol colpo gli studi passati, sicuramente ci presentano interessanti novità di cui non si può non tener conto. Continua a leggere

  1. Molti diranno: Ma Plinio il giovane è stato un testimone di quei fatti non può esserci margine d’errore? Purtroppo più che margine la conclusione è proprio questa, anche la lettera di Plinio il giovane scritta a Tacito non è un originale, si tratta di trascrizioni di epoca medioevale.
Carboncino - Vincenzo D'Angelo

Microstoria stabiese

articolo di Maurizio Cuomo

In una società fatta di grandi nomi, nella quale si ricordano quasi esclusivamente storie di personaggi famosi, non è raro che ci si dimentichi del normale quotidiano, per meglio capirci, le scene vissute con semplicità da persone comuni, che trascorsa una vita di sacrifici, alla loro scomparsa, finiscono per confondersi nell’anonimato della grande massa. Con “Libero Ricercatore”, ripeschiamo dai ricordi una micro-storia stabiese, posta alla nostra attenzione dal nostro valido ed indispensabile collaboratore Catello Esposito Sansone, con la speranza possa renderci partecipe di qualche attimo della sua infanzia. Per maggiore chiarezza va detto che a casa di Catello, ad una parete del corridoio è affisso in bella mostra un piccolo quadro, che suo padre Filippo ebbe in regalo dal pittore Vincenzo D’Angelo, suo amico.

D'Angelo (bozzetto)

D’Angelo (bozzetto)

Il disegno fu realizzato in occasione di uno dei tanti incontri che Filippo, Vincenzo ed altri inseparabili amici, erano soliti fare al “bar Spagnuolo” (punto di ritrovo del gruppo). Visto il potenziale valore del disegno (raffigurante l’autoritratto dell’autore), Filippo, alla morte dell’amico Vincenzo, per il quale nutriva profonda stima, decise di aggiungere una cornice per preservare l’integrità dell’opera. Attualmente l’opera è gelosamente custodita da Catello, per lo straordinario valore affettivo che lega il quadro al ricordo di suo padre Filippo (purtroppo, non più in vita). Da una prima analisi, ricavata dagli elementi visibili, si evince che il disegno fu realizzato su di un semplice supporto in cartoncino, mediante una penna ad inchiostro. I tratteggi disordinati, la velocità con la quale sono stati eseguiti e l’apparente esecuzione infantile, evidenziano la spontaneità con la quale l’autore ha operato, mostrando in modo tangibile ed inconscio la straordinaria semplicità del proprio essere. Catello ricordava perfettamente che il supporto cartaceo del disegno, in realtà era un vecchio biglietto della Circumvesuviana, per cui, spinti dallo spirito di ricerca, con il quale siamo soliti operare all’interno del “Libero Ricercatore”, decidemmo di verificare se il retro dell’immagine potesse fornire ulteriori notizie utili (una dedica, una data o ad esempio una semplice sigla distintiva). Continua a leggere