Archivi categoria: Storia & Ricerche

In questa rubrica (anima del sito), sono pubblicate brevi storie e le ricerche  
effettuate dal Libero Ricercatore nella città di Castellammare di Stabia.

Avanti! del 16 maggio 1953

In costume adamitico la bella impazzita

a cura del dott. Raffaele Scala

Sfogliando un giornale del tempo che fu, ma non troppo, mi è capitato sott’occhio un articolo, come dire, sfizioso, che potrebbe rivelarsi un bel gioco, perfino interessante. L’articolo è del 16 maggio 1953 e si intitola: In costume adamitico la bella impazzita e narra la vicenda di una bella ragazza aggirarsi completamente nuda in località deserta presso Castellammare di Stabia (ahimè non ci sono altre indicazioni).

Avanti! del 16 maggio 1953

Avanti! del 16 maggio 1953

Alcuni giovani la vedono e qualcuno la rincorre per coprirla col proprio impermeabile, ma la donna cerca di non farsi prendere e urla parole sconnesse. Finalmente dopo un lungo inseguimento viene presa, coperta alla meglio e portato nel più vicino commissariato, dove viene identificata come Immacolata Visciano, una donna di Torre del Greco affetta da squilibrio mentale e fuggita da casa sua alcuni giorni prima.
Essa – dice il cronista – in passato non aveva mai dato segni di squilibri mentali. Adesso è stata portata in osservazione all’ospedale psichiatrico. Continua a leggere

Basilica di Pozzano, lapide marmorea del Marchese De Turris, Foto Enzo Cesarano

Marchese Giuseppe de Turris

Marchese Giuseppe de Turris

di Giuseppe Zingone

Tra le figure più illustri che la città di Castellammare di Stabia abbia mai avuto, si annovera il Marchese Giuseppe de Turris. I suoi antenati giunsero a Castellammare alla fine del milleseicento, secondo il dottor Parascandolo, provenienti da Piano di Sorrento. Amò la nostra terra senza eguali tra i cittadini passati e senz’ombra di dubbio tra quelli presenti, fu sempre uomo d’azione, si preoccupò fino alla fine del bene del prossimo. Numerosi furono i legati lasciati alla Città di Castellammare,  ai deboli, agli orfani, ai malati, alle opere ecclesiastiche. Fu avversato dai nobili del suo tempo, poiché la miope aristocrazia della Città non vedeva in lui un suo pari.1 Sono diversi i documenti che continuano ad emergere che riportano il suo nome, in calce nè riporteremo alcuni indissolubilmente legati alla città. Tra questi anche una causa giudiziaria della seconda Camera della Gran Corte Civile di Napoli, tra il Cavalier Cantarelli e l’erede, (di Giuseppe) la sorella Cristina de Turris.2

Famiglia de Turris, immagine

Famiglia de Turris, immagine tratta dai Casati del Sud, Brigantino il Portale del Sud

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  1. Secondo Giovanni Celoro Parascandolo, la motivazione della non accettazione del Marchese Giuseppe de Turris, nel primo ceto dei nobili, è dovuta alla presenza di un antenato (del de Turris) annoverato tra i maestri bottari di Castellammare. In: Castellammare di Stabia, Napoli 1965, pag. 282.
  2. Leggi ebook Google libri, Pel Cavaliere Francesco Cantarelli,  tipografia fù Migliaccio, 1844.

Il Santuario della Basilica di Pozzano

articolo a cura di Maurizio Cuomo

Il Santuario della Basilica di Pozzano

Il Santuario della Basilica di Pozzano (foto M. Cuomo)

In prossimità del rinomato Cantiere Navale stabiese, a ridosso della strada Panoramica che da Castellammare conduce a Sorrento, sorge (sulla omonima collina) il Santuario della Basilica di Pozzano. Probabilmente ciò che ha dato luogo al toponimo Pozzano, è il celebre pozzo (attualmente conservato nell’ipogèo della Basilica), nel quale fu rinvenuta la sacra tela con l’immagine della Madonna (secondo gli storici, opera risalente ad epoca compresa tra l’XI e il XIII secolo). Continua a leggere

REGIO DECRETO: ginnasio in Castellammare di Stabia ( coll. privata prof. Bonuccio Gatti )

Regi Decreti

2 luglio 1885: REGIO DECRETO che istituisce un ginnasio in Castellammare di Stabia
( coll. privata prof. Bonuccio Gatti )

Il tranvai a Castellammare di Stabia

Il Tranvai a Castellammare di Stabia

13 ottobre 2018 – Corrado Di Martino

Stazionamento tram Via Acton – Collezione privata

La Modernità

L’isolamento storico-orografico della Penisola Sorrentina, ebbe termine, quando Ferdinando II di Borbone stimolò i lavori di costruzione dell’odierna SS 145, sul tracciato di un’aspra mulattiera unica via di collegamento fra la Penisola e Castellammare di Stabia.
Ne conseguì, l’accresciuto interesse degli abitanti della penisola, verso mezzi e strade di comunicazione più veloci.

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