Archivi categoria: Storia & Ricerche

In questa rubrica (anima del sito), sono pubblicate brevi storie e le ricerche  
effettuate dal Libero Ricercatore nella città di Castellammare di Stabia.

Regolamento di Polizia Urbana

a cura di Maurizio Cuomo

Carissimi vi siete mai chiesti come si viveva nella nostra Castellammare, più di cento anni fa? Ebbene, spesso sentiamo dire: “Stevemo meglio, quanno stevemo peggio!“, ma è davvero così? Ecco che viene in nostro aiuto un brevissimo scritto, estratto da “Le Fonti bibliografiche per la Storia di Castellammare di Stabia” di Angelo Acampora e del compianto prof. Giuseppe D’Angelo, alla cui pagina 253, riporta in brevissima sintesi esplicativa ciò che era contemplato nel “Regolamento di Polizia Urbana della Città di Castellammare di Stabia“, un disciplinare di ben 52 pagine risalente al 1887.

Il regolamento, deliberato dal Consiglio Comunale nella seduta del 20 gennaio 1885 e approvato dalla deputazione Provinciale il 28 luglio 1887, fu omologato dal Ministero dell’Interno il 23 agosto 1887. Si componeva di 115 articoli.

Tra gli altri spiccano i seguenti articoli:

Art. 7 – Divieto di occupazione di suolo pubblico per vendita di generi alimentari;

Art. 17 – “Le case di nuova costruzione dovranno avere porte dei magazzini che spieghino nell’interno”;

Art. 20 – “E’ vietato di deporre sulla pubblica via animali morti come cani, gatti e ecc.”;

Art. 28 – “Nei luoghi abitati o frequentati è vietato di orinare fuori dei pubblici orinatoi, e di evacuare il ventre fuori delle pubbliche latrine.”;

Art. 69 – “I bagnanti, ove giunge la vista del pubblico o dei vicini, debbono sempre essere coperti con sottocalzoni, e le bagnanti con adatto costume.”; Continua a leggere

Settembre 1943 – I Partigiani di Castellammare di Stabia

Premessa:

Alla vigilia dell’otto settembre mi presento con una ricerca sui tragici avvenimenti del settembre 1943, utilizzando nuovi documenti disponibili, ricevuti grazie alla generosità dell’amico professore e storico, Gianni cerchia, autore di una pregevole ricostruzione sul Mezzogiorno. La mia è una ricostruzione ancora parziale perché diversi sono i tasselli che mancano, nonostante siano trascorsi 74 anni da quei fatti. Molte le domande che mi pongo, qualcuna banale, e forse frutto della mia ignoranza, per esempio che è il Mariconda che lanciò la bomba sulla camionetta in Piazza Principe Umberto? Forse l’avvocato Sebastiano Mariconda, consigliere comunale e assessore negli anni 60 e 70?
E mi piacerebbe sapere di più su Worowski Giordano, oltre al fatto di essere il figlio di Vincenzo, uno dei protagonisti di Piazza Spartaco nel 1920, comunista, che pagò con il confino politico il suo antifascismo e l’asfissiante controllo poliziesco per tutto il ventennio mussoliniano.
Ma soprattutto da questa ricerca emerge la figura del capo partigiano, Luigi Mas, di cui ignoriamo tutto tranne la sua partecipazione alla resistenza stabiese all’invasore tedesco. Chi può dire qualcosa su questo personaggio, e sugli altri indicati sopra, è pregato di contattarmi, anche tramite la redazione di Libero ricercatore. 

Ringraziando anticipatamente il buon Maurizio, la redazione e tutti coloro che aiuteranno a completare la ricerca. Il vostro, Raffaele Scala.


Per non dimenticare

Settembre 1943 – I Partigiani di Castellammare di Stabia

articolo di Raffaele Scala

Sull’antifascismo stabiese diversi storici tra cui i compianti Antonio Barone, Pippo D’Angelo e Antonio Ugliano, hanno provato a ricostruire le vicende legate ai fatti accaduti a Castellammare di Stabia dopo l’8 settembre 1943: le violenze, le stragi, i rastrellamenti, le distruzioni operate dagli ex alleati, poi trasformatosi in invasori dopo la firma dell’armistizio. Una violenza alla quale gruppi di operai, studenti, soldati e marinai risposero eroicamente difendendosi e attaccando con le armi, provocando e subendo vittime. E’ sconosciuto il numero di nazisti uccisi, alcuni, riferendosi ad una imprecisa relazione conservata nell’Archivio Storico Comunale, parlano di almeno 4 tedeschi ammazzati in combattimento, indefinito il numero dei feriti; 32 sono invece i nostri, tra militari e civili, caduti combattendo o per rappresaglia. Almeno sedici i feriti ufficialmente riconosciuti.

Più recentemente ne hanno scritto Antonio Ferrara, Antonio Cimmino e il sottoscritto, basandosi sulla poca documentazione disponibile nei vari archivi e su ricordi e testimonianze di quanti vissero quel periodo, con tutti i limiti di memoria e voglia di protagonismo a posteriori, da parte di alcuni, che questo comporta. Molto rimane ancora da scoprire, infatti solo in questi ultimi tempi si stanno catalogando nuovi documenti riferiti a quanti furono impegnati concretamente nella Resistenza, contro il nazi-fascismo, nelle giornate successive all’otto settembre. E da questi documenti, di fatto molti ancora inediti, emergono volti ed episodi finora ignoti, eroismi rimasti sconosciuti. E probabilmente eroi ridimensionati ed altri da rivalutare.

Tra gli eroi ignorati da tutti ricordiamo, per esempio, Luigi Mas, fu Emanuele, nato il 7 dicembre 1901, operaio del Regio Cantiere, ed abitante, all’epoca, in via San Bartolomeo, sul quale diverse testimonianze, raccolte pochissimi anni dopo e conservate nell’Archivio Centrale di Stato (ACS), concordano che l’11 settembre 1943 assunse il comando di un gruppo armato di concittadini partecipando a diverse, pericolose azioni di guerriglia urbana Continua a leggere

Stazione di Castellammare, Salvatore Fergola, particolare

La strada di ferro per Castellammare

La strada di ferro per Castellammare

di Giuseppe Zingone

La Stazione di Castellammare, Salvatore Fergola(cm 68 x 45)

La Stazione di Castellammare, Salvatore Fergola (archivio Liberoricercatore)

La ferrovia o strada di ferro, così chiamata all’epoca della sua costruzione, è stata per la città di Castellammare una sorta di passaggio epocale. I tempi di percorrenza tra Napoli e Castellammare per il trasporto delle merci  e dei viaggiatori, che fino a quel momento si servivano di strade non sempre comode e della più frequentata via del mare, si velocizzarono ed aumentarono. Castellammare divenne una città industriale pienamente inserita in quei cambiamenti che alcuni paesi come la Gran Bretagna, la Francia, avevano abbracciato già qualche decennio prima.1

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  1. Con il termine rivoluzione industriale s’intende il periodo storico connesso all’invenzione del motore a vapore. In termini storici il lasso di tempo che va dal 1760 al 1830. La grande produzione di beni materiali innescò un forte cambiamento nella società, che in un certo senso ed in diverso modo persiste sino ad oggi. Questo processo inizia in Gran Bretagna si diffonde in molti stati come: Francia, Stati Uniti, per ripercuotersi poi in tutta Europa e nel mondo.
George Bradshaw, immagine wikipedia

Castellammare nella guida Bradshaw

Castellammare nella guida Bradshaw

di Giuseppe Zingone

George Bradshaw, immagine wikipedia

George Bradshaw, immagine wikipedia

George Bradshaw nasce a Pendleton, in Salford (Lancashire) il 29 Luglio 1800 e muore di colera in Norvegia durante un viaggio il 6 settembre 1853.

Fu un cartografo, incisore e un editore, il suo nome è tornato in auge negli ultimi anni grazie ad un giornalista e politico britannico Michael Portillo che insieme alla BBC Two, ha realizzato dei documentari basati sulla famosa guida Bradshaw del 1863 sul Great British Railway Journeys. Questa fortunata serie ha suscitato nel pubblico un rinnovato interesse per i viaggi in treno e per la guida Bradshaw, tanto che la BBC Two, insieme con Portillo ha deciso di uscire fuori dai confini britannici per realizzare una nuova serie di puntate intitolate Great Continental Railway Journeys. Inconsapevoli che di lì a poco il Regno Unito si sarebbe separato dall’unione europea, con non pochi strascichi e polemiche.

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Dragut il Corsaro

Dragut il Corsaro

Dragut il Corsaro

di Giuseppe Zingone

Dragut il Corsaro

Dragut il Corsaro (immagine reperita dal Web)

Dragut, Turghut Reis, Darghout Rais, Turhud Rais, Dargut (Bodrum, 1485 – Gozo, 25 giugno 1565), Corsaro ed ammiraglio dell’Impero Ottomano

Quali nozioni abbiamo della Corsareria e della pirateria in generale? Forse i più fortunati avranno ricordi scolastici della battaglia di Lepanto, lo scontro tra due modi di vivere completamenti diversi che nel 1571, pose fine all’avanzata dell’Impero Ottomano in Europa. Oggi questi eventi sembrano ripetersi, ma sostanzialmente il mondo è cambiato e tutto si è ridotto ad una guerra tra popoli ricchi e popoli poveri, dove spesso i meno fortunati muoiono.1

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  1. Per comprendere il fenomeno della pirateria, della corsareria potrebbe essere utile leggere questi articoli correlati: La Madonna della MisericordiaL’arte calpestata, le riggiole a Castellammare, Sinan Pascià e le sette C.