Archivi categoria: Storia & Ricerche

In questa rubrica (anima del sito), sono pubblicate brevi storie e le ricerche  
effettuate dal Libero Ricercatore nella città di Castellammare di Stabia.

La resistenza a Castellammare nel Settembre 1943

Antonio Ferrara

A mio padre

LA RESISTENZA A CASTELLAMMARE NEL SETTEMBRE 1943

L'incrociatore Giulio Germanico

L’incrociatore Giulio Germanico

Nel 1943 la ferocia nazifascista si accanì contro un popolo. E l’Italia, già prostrata dalle
angherie del regime fascista e stremata dalla folle guerra di espansione voluta da Hitler e
condivisa dal Duce, subì una vera e propria ritorsione di massa. Una vendetta mista di raz￾zismo e odio per tutti quei “traditori” che avevano voltato le spalle all’alleato tedesco; una
rappresaglia che conobbe episodi di ferocia spietata e che, per determinazione e crudeltà,
trova confronto, in un’assurda geografia dell’orrore, con lo sterminio del popolo ebraico
e le atroci sofferenze patite durante l’aggressione nazista dagli abitanti dell’est europeo.
Fortunatamente in questi ultimi anni, grazie a storici attenti e a quanti non hanno mai
cessato di conservare la memoria di quanto accadde, si è riaperta una finestra su una delle
pagine più tristi della storia nazionale. Una pagina forse troppo frettolosamente chiusa
nell’immediato dopoguerra in nome di una pax dettata dai nuovi equilibri internazionali,
una pagina che, come ci testimoniano i fatti di Castellammare di Stabia, fu in qualche
modo rimossa dalla generazione che visse la guerra, quasi a esorcizzare così il dolore e le
sofferenze patite, racchiudendo i lutti e i dolori tutti all’interno della sfera familiare.
In questo quadro, i cittadini di Castellammare di Stabia, per tempo, numero e modo,
vanno annoverati tra i primi italiani a cadere vittime delle stragi nazifasciste. Stragi sulle
quali ancora oggi, a 70 anni dai fatti, non si è fatta piena luce.

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Castellammare Dicembre 2014

Il Vesuvio negli occhi degli stabiesi

Il Vesuvio negli occhi degli stabiesi

di Giuseppe Zingone

Castellammare Dicembre 2014

Castellammare Dicembre 2014, foto Giuseppe Zingone

Si aggira sempre nella mia testa ogni qualvolta penso alla città natìa, è il Vesuvio;

Uno spettacolo che non è per tutti, e se mia suocera non abitasse in via Bonito, dovrei passeggiare in villa o salire in collina per ammirarlo. Eppure solo lontanamente riusciamo ad immaginare il Vesuvio, irato, fumante, con la sua colonna di fumo che si staglia nel cielo, qualche immagine ancora lo ricorda; ma come vivevano gli stabiesi le sue eruzioni, i tremori debordanti delle sue viscere? Continua a leggere

Bagni di mare a Castellammare

articolo a cura di Maurizio Cuomo

Con gran piacere rispolveriamo un brevissimo brano dal titolo “Bagni di mare”, a firma di Catello Parisi, scritto nel lontano 1842 per il suo celebre “Cenno storico-Descrittivo della città di Castellammare di Stabia”. Dalla sua cronaca descrittiva, frammento di storia pregno di suggestione, possiamo solo immaginare, lo scenario del tempo e come potessero essere a quei tempi (limpide e salutari), le acque che bagnavano le coste stabiesi… un lontano ricordo, oggi offuscato dal tempo e inquinato dall’uomo.

Bagni di mare: bagnanti sul lungomare Garibaldi (anni '30)

Bagni di mare: bagnanti sul lungomare Garibaldi (anni ’30)

Bagni di mare1 – Quanto salutari siano i nostri bagni di mare il gran concorso e la valevole opinione di molti Sanitari professori nazionali ed esteri ne fanno fede. Forse le innumerevoli sorgenti di acque minerali che lungo il lido colle acque del mare si frammischiano rendono di tanto vantaggio. Molti bagni perciò sono durante state in differenti luoghi piantati cioè nella marina del Quartuccio2 – in quella del Gesù3 – nel vicolo della Cristallina4– e nella marina delle Calcaje5. Continua a leggere

  1. articolo tratto dal “Cenno storico-Descrittivo della città di Castellammare di Stabia” di Catello Parisi (anno 1842), Capo V (continuazione dell’attuale città di Castellammare, capitolo III (stabilimenti), paragrafo N (Bagni di mare), pagg. 70 e 71
  2. Arenile prospiciente alla Villa Comunale;
  3. specchio di mare che bagna la banchina all’altezza del Circolo Nautico;
  4. Piccola insenatura sabbiosa che tempo insisteva tra l’attuale fonte a mare dell’Acqua della Madonna ed il cantiere navale;
  5. Pozzano, zona bagno Conte per intenderci.

Privilegio agli stabiesi per le acque termali

a cura di Maurizio Cuomo

Carissimi visitatori, visto che molti amici in questi giorni mi hanno chiesto di far luce su di una ipotetica concessione data agli stabiesi per la libera fruizione delle acque termali, di buon grado e nella certezza di poter favorire l’attività meritoria di “Ricomincio da Tre – Antiche Terme di Stabia“, organizzazione no profit di cittadini stabiesi, nata in quest’ultimo periodo per vigilare e salvaguardare il nostro patrimonio termale, abbiamo investito il carissimo Lino Di Capua (bibliofilo, appassionato di storia locale), dell’onere e dell’onore di rintracciare il documento o uno scritto che potesse suffragare la suddetta concessione, ormai tramandata da padre in figlio e della quale si era quasi perduta memoria. Sperando di aver fatto cosa utile e gradita, e che soprattutto, possa servire alla causa (come già succedeva al buon Viviani, st’acqua è ssanghe, e ccoce pure a noi), rimettiamo a seguire il frutto della sua ricerca.

Nella speranza di una Stabiae migliore e maggiormente consapevole, porgiamo a tutti i più cari saluti.

La redazione di liberoricercatore.it

Le acque di Stabiae (foto Ricomincio da Tre - Antiche Terme di Stabia)

Le acque di Stabiae (foto Ricomincio da Tre – Antiche Terme di Stabia)

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Castellammare nel 1842

a cura di Maurizio Cuomo

A molti potrà sembrare irriconoscibile (sigh!), ma credetemi il brevissimo cenno storico descrittivo, che a seguire vi propongo di leggere tutto d’un fiato, è quello della nostra Castellammare di Stabia, “fotografata”, da Catello Parisi nel 1842.1

Marina di Castellammare - Gatti & Dura - anno 1842 (coll. Gaetano Fontana)

Marina di Castellammare – Gatti & Dura – anno 1842 (coll. Gaetano Fontana)

Castellammare prossima alla capitale del regno di Napoli – in deliziosa posizione situata – luogo centrale del commercio del mediterraneo la diresti nel regno seconda in rinomanza dopo la città di Napoli – Nel suo porto oltre a 1500 bastimenti approdano in ciascun anno ed il numero dei nazionali e degli esteri che a vivere deliziosamente i caldi giorni estivi assiduamente vi si reca i sei mila individui oltrepassa. Continua a leggere

  1. da: Cenno Storico-Descrittivo della Città di Castellammare di Stabia, Catello Parisi – anno 1842 – pagg. 27 e 28