Il 5 maggio, data resa memorabile da Alessandro Manzoni, è pressoché impossibile non rivolgere un pensiero alle gesta di Napoleone Bonaparte.
“Ei fu. Siccome immobile, dato il mortal sospiro, stette la spoglia immemore orba di tanto spiro, così percossa, attonita la terra al nunzio sta …“
Chi non ricorda almeno i primi versi di questa poesia, croce e, talvolta, delizia di ogni studente?
La terra tutta restò sbalordita, spiegava il maestro, nel sapere che quel giorno del 1821 moriva sull’Isola di Sant’Elena l’ultimo grande guerriero delle battaglie campali.
Napoleone morì, dunque, quasi 200 anni fa. Eppure, vi giuro, ho personalmente incontrato, passeggiando nei monti che sovrastano Castellammare di Stabia, un guerriero che porta il suo nome e indossa il suo cappello. Continua a leggere