L’Immacolata Concezione, una tradizione da riscoprire
di Giuseppe Zingone
Prefazione
In occasione della festività dell’Immacolata Concezione di Maria, di qualche anno fa (2014) l’allora sindaco (Bobbio) cercò di limitare i tradizionali fuochi votivi tentando di regolamentarli, tuttavia senza riuscirvi. La consapevolezza del potenziale pericolo di cui sono portatori queste immense pire, per non citare i danni spesso arrecati all’ambiente da una sorte di devastazione senza senso e misura che nulla ha a che fare con la fede, ci impone di chiederci: Sono necessarie cataste di legno così grandi per veicolare una fede per lo più smarrita?
Non è piuttosto una gara tra i quartieri che con la festa dell’Immacolata condivide ben poco? E non sarebbe forse più giusto creare una rievocazione del naufragio del povero pescatore assistito dal provvidenziale aiuto della Vergine Maria? I tempi sembrano essere maturi! L’inciviltà purtroppo, nella nostra Città sembra averla sempre vinta.
In un articolo giornalistico dello stesso periodo si tentò anche di mescolare criminalità, tradizione popolare e chiesa locale, in una sorta di calderone mediatico mal assortito di cui a dire il vero non v’è già più memoria, segno che le bugie e le macchinazioni cervellotiche umane, hanno le gambe corte oltre ad essere poco credibili.