( a cura di Massimiliano Greco )
Lo scorso Natale ho avuto un regalo particolarmente gradito da Enzo Cesarano, un articolo in ricordo di mio padre pubblicato su liberoricercatore.
Belle parole che hanno commosso me ed i miei famigliari; vedere mio padre nella sezione degli stabiesi illustri, mi ha riempito di orgoglio. Ho salvato la pagina tra i preferiti e non ti nascondo che ogni tanto vado a rileggermi l’articolo.
Castellammare ha una grande tradizione presepistica, ha ed ha avuto grandi artisti. Alcuni ancora viventi fortunatamente, mi vengono in mente don Ciccio Acanfora ed Ulderico Meledandri, altri purtroppo deceduti.
Tutti meritevoli di essere ricordati e non solo per le qualità artistiche. Purtroppo le informazioni che ho sono alquanto scarne, posso solo fare ricorso a vecchi ricordi d’infanzia, quando però gli interessi erano rivolti da tutt’altra parte.
Giusto un accenno sui cataloghi delle mostre di arte presepiale che da tre anni l’Associazione Stabiese dell’Arte e del Presepe propone ma nulla di più. Tra gli artisti del passato, mi piace ricordare la figura di don Antonio Esposito, vero mago della miniatura. Era amico di mio padre, entrambi soci dell’Associazione Italiana Amici del Presepe, don Antonio lo era da 1956. Ho impresso nella mente un’immagine vecchia più di trent’anni; lo ricordo magro, abito talare, basco ed una grossa sciarpa nera al collo, intento a contemplare i pastori ed i presepi che mio padre custodiva gelosamente nelle sue vetrine.
Cercando tra documenti e riviste, ho trovato un articolo del prof. Angelo Stefanucci pubblicato sul numero 86 di giugno 1976 de “Il Presepio”, rivista dell’ A.I.A.P., che rende perfettamente idea del livello artistico e delle mirabilie di cui era capace don Antonio. Continua a leggere