articolo del dott. Tullio Pesola
In via Brin, sull’ampio marciapiede di fronte all’attuale Farmacia “San Ciro” (un tempo nota come Farmacia “Del Gaudio”, ubicata, però, all’inizio di via Santa Caterina), si apriva un lussuoso punto di ristoro. Infatti, se il Centro della nostra Città riceveva lustro dal “Bar Mosca” o dal “Gran Caffè Napoli”, la Periferia veniva impreziosita dalla presenza del “Bar Umberto”.
Si trattava di una elegante struttura con architettura in stile liberty. Con le sue bellissime decorazioni e stucchi, rimasti assolutamente intatti nonostante il secondo conflitto mondiale, era un importante luogo di ritrovo dove potersi fermare per gustare una ineguagliabile tazzina di caffè, intrattenersi ai tavoli con qualche amico con cui dissertare di sport o di politica, o dilettarsi al gioco del biliardo. Titolare di questo Gran Bar, che tra l’altro gestiva di persona, era ‘Onna Puppinella, una donna forte di carattere, che non si fermava certo alle prime difficoltà, ma andava avanti con grande caparbietà. Svolgeva con determinazione la sua attività, animata da grande fiducia in se stessa, che le dava il coraggio di affrontare al meglio ogni situazione. Ella sapeva interpretare le aspettative dei clienti e capiva eventuali situazioni che richiedessero azioni di immediato intervento. Sapeva ascoltare, sapeva consigliare, sapeva diventare confidente per il cliente abituale, sia che avesse voglia di scherzare o che invece avesse bisogno di una parola di conforto, qualora lo stato d’animo dello stesso lo richiedesse in quel determinato momento. Tutta questa sicurezza, però, non le impediva di possedere anche una spiccata vena autoironica. Sapeva ridere di se stessa e riusciva a prendere la vita con la giusta dose di ironia. Continua a leggere