Vorrei raccontarvi del noce, una delle essenze arboree più importanti della tradizione contadina dell’agro stabiano, del vesuviano, della penisola sorrentina e dei Monti Lattari.
Il noce comune (Juglans regia L.) è un albero imponente alto 10- 20 metri , dalla corteccia grigio chiaro che sbiadisce con l’età, la chioma ampia ed espansa con foglie grandi dall’odore fragrante, di colore verde chiaro e caduche in autunno, costituite da 5-9 segmenti (imparipennate) di cui i tre apicali lunghi 5- 10 cm e i basali progressivamente più piccoli.
Le infiorescenze (amenti) pendule, le maschili lunghe 5- 8 cm costituite da numerosi fiori, le femminili brevi con solo 1-5 fiori, entrambe presenti sulla stessa pianta. Il frutto è una drupa ovale dal rivestimento carnoso e verde (mallo) che racchiude una noce legnosa divisa in due logge (guscio) che contengono il seme (gheriglio), ottimo da mangiare e ricco di olio.
L’origine del noce è ignota, si presume che la patria di quest’albero sia localizzata tra il Sud-Est Europa e la Cina occidentale. Continua a leggere