Lamento sul Lacryma Christi
di Giusepe Zingone
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Gudin Jean Antoine Theodore, Battaille navale devant les forts de Castellammare di Stabia prés de Naples
Era l’anno 1654 quando il duca di Guisa conquistò Castellammare: “Questa piazza, (Castellammare di Stabia) che in se stessa non era forte, per essere un luogo aperto, e non poteva fortificarsi per cagione del sito, dominato dalla montagna, era stata dal Viceré proveduta d’ottocento cinquanta Fanti, e sessanta Cavalieri di guarnigione sotto ‘l comando del mentovato Amodeo (Tenente di Maestro di Campo Generale Girolamo Amodeo) al quale s’erano uniti quei Nobili e Cittadini ch’avevano per difesa della di lor Patria pigliato l’armi“.1
È questa una piccola introduzione alla conquista di Castellammare da parte del Guisa di Domenico Antonio Parrino. Continua a leggere
- Domenico Antonio Parrino, Teatro eroico e politico dei governi de’ Vicerè del Regno di Napoli, pag. 15, tomo III, anno MDCXCIV. ↩