Archivi tag: Campanile Sera

A Castellammare tutti contro Cento

A Castellammare tutti contro Cento

Tiempe belle ‘e ‘na vota

“Tiempe belle ‘e ‘na vota, tiempe belle addó’ state? Vuje nce avite lassate, ma pecché nun turnate?”, parafrasando per intero il ritornello di una vecchia canzone di Aniello Califano, rimettiamo all’attenzione degli affezionati lettori la presente rubrica in cui vengono raccolti, numerosi documenti che testimoniano in modo semplice ed affascinante un passato stabiese non molto remoto. Un passato che sembra essere distante anni luce dai giorni nostri e dal nostro moderno modo di vivere (o sopravvivere) in una società sempre più frenetica e opprimente, che impone un modus vivendi affannoso e alla continua ricerca della modernità o di una acclamata effimera moda del momento. Al fine di salvaguardare, in una vera e propria “banca del ricordo”, il passato tracciato dai nostri padri (il cui solco, purtroppo, per i motivi di cui sopra, sembra svanire e perdersi come le tracce sulla sabbia di un bagnasciuga battuto dalle onde di un incontrollabile burrascoso progresso), verranno qui raccolte e proposte delle rare immagini, locandine d’epoca e quant’altro possa testimoniare l’indiscutibile e fervente attività economica svolta a Castellammare di Stabia, nei bei tempi che furono…

Maurizio Cuomo

A Castellammare tutti contro Cento

A Castellammare tutti contro Cento

A Castellammare tutti contro Cento

“Campanile – sera” torna nel Sud, articolo tratto dal Corriere di Napoli – 11 dicembre 1960
( collezione privata Gaetano Fontana )

Radiocorriere Campanile Sera

Radiocorriere TV 

25 dicembre 1960

La brocchetta delle Terme

Tiempe belle ‘e ‘na vota

“Tiempe belle ‘e ‘na vota, tiempe belle addó’ state? Vuje nce avite lassate, ma pecché nun turnate?”, parafrasando per intero il ritornello di una vecchia canzone di Aniello Califano, rimettiamo all’attenzione degli affezionati lettori la presente rubrica in cui vengono raccolti, numerosi documenti che testimoniano in modo semplice ed affascinante un passato stabiese non molto remoto. Un passato che sembra essere distante anni luce dai giorni nostri e dal nostro moderno modo di vivere (o sopravvivere) in una società sempre più frenetica e opprimente, che impone un modus vivendi affannoso e alla continua ricerca della modernità o di una acclamata effimera moda del momento. Al fine di salvaguardare, in una vera e propria “banca del ricordo”, il passato tracciato dai nostri padri (il cui solco, purtroppo, per i motivi di cui sopra, sembra svanire e perdersi come le tracce sulla sabbia di un bagnasciuga battuto dalle onde di un incontrollabile burrascoso progresso), verranno qui raccolte e proposte delle rare immagini, locandine d’epoca e quant’altro possa testimoniare l’indiscutibile e fervente attività economica svolta a Castellammare di Stabia, nei bei tempi che furono…

Maurizio Cuomo

La brocchetta delle Terme (foto Enzo Cesarano)

La brocchetta delle Terme (foto Enzo Cesarano)

La brocchetta delle Terme (foto Enzo Cesarano)

La brocchetta delle Terme (foto Enzo Cesarano)

 

La brocchetta delle Terme

“anni ’30”
( collezione Pio Natale )

Tre ciucci, ‘nu cane e ‘nu puorco

I tre concorrenti: Pasetto-Romano-De Simone

Tre ciucci, ‘nu cane e ‘nu puorco – 14/12/ 2018, Corrado Di Martino

https://www.youtube.com/watch?v=O0jsx4hi8FE&feature=youtu.be

Il 15 dicembre del 1960, toccò a Castellammare di Stabia cimentarsi in un gioco a quiz televisivo: Campanile Sera, nel video che è seguito da qualche notizia storica, intervistiamo uno dei partecipanti a quella appassionante ma sfortunata serata per la nostra città. Il professor Pasquale Romano, la studentessa Dea Pasetto ed il laureando Rosario de Simone, affrontarono gli esperti della città di Cento, non andò bene, ma poco importa, la città visse, televisivamente parlando, un indimenticabile momento storico.

È indubitabile che l’Unità d’Italia, almeno quella culturale, si sia avviata quasi 100 anni dopo quella storicamente riconosciuta. Dal 1954 in avanti, un grande ruolo nell’unificazione culturale italiana, lo ebbe la Radio-Televisione Italiana. Un tratto caratterizzante di quella Televisione, era quello di creare una cittadinanza pronta a condividere cultura, tradizioni, modi di vivere; il motivo per cui diventò così celebre così amata. I programmi più noti al tempo erano “Lascia o raddoppia?” con Mike Bongiorno; Il Musichiere con Mario Riva e Campanile Sera, ancora con Mike Bongiorno, un gioco televisivo ad indovinelli, creato per portare in televisione la provincia, il vero tessuto cultural-popolare italiano. Due cittadine, una del Nord e una del Sud, si contrapponevano in una gara fatta di quiz e giochi di abilità. Parliamo ancora di una TV, che deve crescere, la diffusione dell’apparecchio televisivo non è ancora capillare, il medium non è ancora apprezzato per il suo valore almeno fino alla notte del 20 luglio 1969, quando attraverso il televisore di casa, si riuscì ad assistere in diretta allo sbarco sulla Luna di Neil Armstrong. I media cartacei, tratteranno l’argomento solo 36 ore dopo, una eternità secondo le valutazioni odierne dei mezzi di comunicazione di massa. Non trascuriamo, poi, il grande lavoro per l’alfabetizzazione, fatto dalla trasmissione “Non è Mai Troppo Tardi” del mitico maestro Manzi. In questo grande fermento tecnologico e culturale, un posto importante fu occupato dal quiz televisivo “Campanile Sera”. Trasmesso il giovedì sera alle 21, era condotto negli studi della Fiera di Milano da Mike Bongiorno, in esterna da una giovanissima Enza Sampò che sostituì Renato Tagliani e, dal garbato e simpatico Enzo Tortora. Fu il capostipite dei giochi collettivi interattivi, poiché conferiva al pubblico la partecipazione da casa insieme a quello invitato in studio a Milano.

Il 15 dicembre del 1960, toccò a Castellammare di Stabia cimentarsi in questo gioco, Il professor Pasquale Romano, la studentessa Dea Pasetto ed il laureando Rosario de Simone, rappresentarono quali esperti in studio Castellammare di Stabia, mentre in diretta dalla cittadina “il pensatoio”, qualche esperto locale, oltre un cane addestrato (?) si difesero strenuamente in una serata fredda e sfortunata. Dopo gli esiti negativi della gara, la satira popolare si accanì contro gli sconfitti, ironizzando sul fatto che oltre al cane, avevano preso parte al quiz tre ciucci e ‘nu puorco.