La seguente poesia è liberamente tratta da “Le mie poesie”,
una raccolta di poesie dialettali dello stabiese Armando Cannavale.
L’ottava meraviglia
Ai piedi del Faito verdeggiante
baciata dall’azzurro e terso mare
Castellammare, bella e affascinante
come una dea è tutta da ammirare.
Grande regina, stupenda imperatrice
del clima, delle acque e la natura
nell’incantevole soggiorno fa felice
chi viene qua, per la villeggiatura.
Con Ischia, Capri, Napoli e Sorrento
Amalfi, Vico Equense e Positano
l’ottava meraviglia a cuor contento
la giudica chi viene da lontano
la sua incomparabile bellezza
fa impallidire mille e più città
dalle colline sue nasce la brezza
che dona gioia a chi soggiorna qua
che dire poi dell’acqua minerale
che prodigiosamente fa guarire
debella e fa sparire tutto il male
e a frotte i forestieri fa venire
guardata a vista dall’alto il suo castello
per tema che qualcuno la rapisce
dal mille e cinquecento fa l’Otello
ed illibata ancora custodisce.