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Ridateci il nostro Cantiere, perché…

La cantieristica nazionale sta attraversando un brutto momento, molto probabilmente uno dei periodi peggiori della sua esistenza, i vertici dirigenziali della Fincantieri sembra vogliano risolvere questa brutta crisi, con una soluzione cinica e semplice: la chiusura di alcuni cantieri, tra i quali (da indiscrezioni sfuggite al controllo del loro “segreto industriale”), dovrebbe esserci anche il nostro glorioso Cantiere Navale.

Tale soluzione apparentemente di effetto e risolutiva, potrebbe aprire uno scenario drammatico, senza precedenti: la chiusura del nostro Cantiere e la conseguente disoccupazione di centinaia di dipendenti, potrebbe stravolgere definitivamente l’assetto economico/sociale che già a fatica la nostra Castellammare stenta a mantenere. I tristi e noti fatti del momento, chiamano quindi il mondo operaio e lavoratore, ad opporsi fermamente al (forse) designato destino; la storia del nostro Cantiere è antichissima e affonda le proprie radici in un periodo di splendore, sempre più lontano e mai più ritrovato, una decisione semplicistica e troppo poco ponderata dei vertici dirigenziali Fincantieri, rischia di cancellare in un sol colpo anche i gloriosi trascorsi stabiesi.

Purtroppo, il problema sembra che non sfiori nemmeno i politici a respiro nazionale, sempre più impegnati a contendersi una parvenza di onestà intellettuale con i tanti leader di opposta fazione ( una pulizia intellettuale di facciata, purtroppo sempre meno messa in pratica ). Il cittadino stabiese oggi è stufo ed arrabbiato, pretende fatti concreti, vuole certezze, le tante assurde chiacchiere, il cinismo e l’apatia di chi in questi anni, con un pizzico di buona volontà, poteva rendere stabile e maggiormente solida la cantieristica nazionale, oggi risulta frustrante all’inverosimile, di ciò ne è testimonianza la raccolta di stati d’animo e di pensieri scritti, che rimettiamo a seguire.
Nel nostro piccolo, mediante questa pagina cercheremo quindi di dare voce al popolo (una voce fondamentale, che purtroppo nella società moderna, viene sempre più surclassata dai tanti inconsistenti blà blà blà frutto della scellerataggine politica), la raccolta di scritti è genuina e non ha alcuna pretesa, è un nostro modestissimo doveroso omaggio, in segno di solidarietà alle famiglie dei lavoratori coinvolti: Vi siamo vicini!
Invitiamo, tutti i nostri lettori a dare un personale contributo mediante l’invio di una frase. L’idea è quella di ottenere in tal modo una pagina aggiornabile dei pensieri più emblematici che aiutino a delineare perché il nostro Cantiere non deve chiudere.

La Redazione ringrazia anticipatamente per l’eventuale gentile collaborazione.

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post del 20 settembre 2011:

Ridateci il “Cantiere” perchè è NOSTRO, perchè è un Cantiere glorioso, perchè in questo Cantiere sono state costruite Navi che tutto il Mondo ci invidia, perchè deve dare lavoro a moltissimi operai e maestranze, perchè il “RUMORE” del Lavoro è VITA, perchè non si devono cancellare dalla memoria, secoli di Storia STABIESE, perchè è un Nostro DIRITTO.
(Michelangelo Gargiulo)

post del 28 maggio 2011:

Ridateci il nostro cantiere perché è la storia di Castellammare, non si può rubare la storia ad un popolo e ad una città. Non molliamo il cantiere deve restare in Fincantieri, altre soluzioni sarebbero il principio della fine, come è già successo per altre aziende stabiesi.
(Maurizio)

post del 27 maggio 2011:

Ridateci il nostro cantiere perché la mancanza del suono delle sirene, delle scintille dei saldatori, del rintocco dei martelli, del roteare delle gru, del treno che non passa più per la villa con i monoblocchi, e perché no del rallentamento del traffico a mezzogiorno quando gli operai andavano a farsi il panino, non è segno di tranquillità e pace, ma, anzi, è prodromo di grossi guai per tutti i cittadini stabiesi.
(Francesco Chianese)

post del 25 maggio 2011:

Ridateci il nostro cantiere perché senza il Cantiere un operaio si sente perso in quanto null’altro hai imparato a fare per sopravvivere, senza il Cantiere un operaio non ha amici perché i suoi amici son tutti lavoratori come lui, senza il Cantiere un operaio non ha di che far vivere la propria famiglia ed in questo mondo così votato al consumismo è troppo facile diventare poveri.
(Ferdinando Fontanella)

post del 11 ottobre 2010:

Ridateci il nostro cantiere perché i lavoratori stabiesi ora trasfertisti presso i cantieri di Sestri, Ancona, Palermo, Monfalcone, Riva Trigoso devono poter sperare che il loro pendolarismo settimanale avrà fine per dare spazio ad un lavoro “in casa”, grazie al quale la sera potranno tornare alle proprie famiglie, per cenare nel calore domestico, vicino agli affetti a loro cari
(Francesco Chianese)

post del 4 ottobre 2010:

Ridateci il nostro Cantiere, perchè NESSUNO può ammazzare l’anima di questa città (Francesco Santoro – Roma)

Ridateci il nostro Cantiere, perchè il lavoro è dignità e conoscenza (Giacomo Paraggio)

Ridateci il nostro Cantiere, perchè i giovani stabiesi devono avere una speranza di lavoro qui, i meno giovani devono poter vedere e sentire, passeggiando per la villa negli anni di tregua, il ritmo frenetico del lavoro creativo (Francesco Chianese)

Ridateci il nostro Cantiere, perchè è una delle poche certezze di questa nostra martoriata città (Vincenzo Cesarano)

post del 28 settembre 2010:

Ridateci il nostro Cantiere, perchè ‘o cantiere m’arricorda ‘o nonno, a zi’ Giuvanno, a zi’ Michele. ‘O cantiere m’arricorda a zi’ Catiello, a zi’ Armando… ‘O cantiere m’arricorda a papà. ‘O cantiere è ‘a vita mia, pure s’ije fatico dinto all’alta tecnologia (Corrado Di Martino)

Ridateci il nostro Cantiere, perché è il cuore e l’anima di questa Castellammare. Ridatelo alla Città per permettere a tanti giovani di farsi UOMINI conoscendo la nobiltà del lavoro onesto (Gigi Nocera)

Ridateci il nostro Cantiere, perchè è NOSTRO. Acquisito con il lavoro, e a volte anche col sacrificio della vita, dei nostri nonni, dei nostri padri e di noi stessi. Voi lo avete ereditato, noi lo abbiamo creato col duro lavoro di migliaia di stabiesi (Gigi Nocera)

Ridateci il nostro Cantiere, perché senza il cantiere navale, aumenterà la criminalità, e Stabia morirà!!! (Arenile Stabiese Pulito)

Ridateci il nostro Cantiere, perché altrimenti non avrebbe senso quello specchio d’acqua che s’affaccia su uno dei golfi più belli del mondo!!! (Giovanni Matrone)

Ridateci il nostro Cantiere, perché il lavoro è un diritto di tutti… dare da mangiare dignitosamente i propri figli senza problemi… e poi i nostri cantieri navali sono un pezzo di storia, dove forse non tutti sanno che vi è stata varata una delle più belle navi del mondo: la Amerigo Vespucci, quindi Castellammare merita un cantiere navale… e ce lo devono dare (Domenico Amendola)

Ridateci il nostro Cantiere, perché oltre alla dignità perderemo anche un pezzo di storia! (Gigliola D’Auria)

Ridateci il nostro Cantiere, perché ci stanno consegnando alla camorra… facimm”e pazze!!! Dove sono i nostri amministratori, vogliamo vederli con la bava alla bocca, come i NOSTRI operai! (Maria Teresa Mannetta)

Ridateci il nostro Cantiere, perché se chi ci governa lascia passare senza far niente per superare questa grave crisi che colpisce maggiormente gli operai delle poche fabbriche, sono sicura che faranno una brutta fine loro per prima e a seguire tutti noi poveri mortali (Raffaella Guarnieri)

Ridateci il nostro Cantiere, perché è l’anima di Castellammare (Giovanni Esposito)

Ridateci il nostro Cantiere, perché senza lavoro i bisogni primari delle famiglie chi li sostiene? La legalità va mantenuta trovando le soluzioni per i bisogni del popolo, per questo si fanno le elezioni. Irrigidirsi su certe posizioni di “legalità” senza soluzioni è… difficile (Vincenzo Amendola)

post del 27 settembre 2010:

Ridateci il nostro Cantiere, perché la nostra generazione e quelle a seguire continuino a crescere e a sognare con una Tradizione che dura da più di due secoli. Il cantiere non si tocca… è nato molto tempo prima della nostra stessa “Repubblica”, che incontestabilmente dovrebbe essere ancora fondata sul lavoro! Stato dove sei? Qui la tua/nostra Costituzione va allo sfascio! (Pasquale Cuomo)

Ridateci il nostro Cantiere, perché Stabia non può morire così! (Antonio Sessa)

Ridateci il nostro Cantiere, perché ha permesso alle nostre famiglie di crescere con il valore della dignità dell’uomo attraverso il lavoro e la sua chiusura inciderebbe ancora di più sulla sfiducia che, come una malattia cronica, sta logorando i sogni delle nostre nuove generazioni (Alessandro Zingone)

Ridateci il nostro Cantiere, perché è parte della storia della nostra Città (Enrico Matrone)

Ridateci il nostro Cantiere, perché non si può lasciare senza casa l’ Amerigo Vespucci (Luciano Abate)

Ridateci il nostro Cantiere, perché rappresenta l’anima di Castellammare, è l’essenza di Castellammare, è la stessa Castellammare (Gianluca Cataldo)

Ridateci il nostro Cantiere, perché senza non c’è speranza, non c’è futuro. Lui ci tiene in vita… è il cuore della nostra Città!! (Francesco Russo)

Ridateci il nostro Cantiere, perché se chiude la Fincantieri chiude anche la Città (Michele Garofalo)

Ridateci il nostro Cantiere, perché è la storia di Castellammare. Togliere il cantieri navale a Castellammare e come fare l’eutanasia a una persona che gode di ottima salute… (Gianni Sicignano)

Ridateci il nostro Cantiere, perché è parte della nostra vita. Ha dato lavoro per oltre 40 anni a mio padre e una piccola parte anche a me (Catello Esposito Sansone)

Ridateci il nostro Cantiere, perché è una parte del cuore di ogni stabiese. Da ben 250 anni ha dato un contributo validissimo alla nostra ITALIA, costruendo navi di ogni genere… Grazie ai nostri antenati che hanno dato il cuore e in certi casi anche la vita portando alto il buon nome di questa Città! (Palmino D’Aniello)

Ridateci il nostro Cantiere, perché per C/mare è tradizione, amore e passione così come la luna piena colora le nostre sere nere… (Enrico Zingone)

Ridateci il nostro Cantiere, perché è la cosa più importante che ha Castellammare… la cosa più qualificante che possediamo (Umberto Cesino)

Ridateci il nostro Cantiere, perché è il nostro passato, il presente, ma soprattutto il nostro futuro (Carmine Spera)

Ridateci il nostro Cantiere, perché ci ha lavorato mio nonno Michele, un grande operaio… che non ho avuto la fortuna di conoscere. Ogni volta che passo per i cantieri o vedo un varo, mi sembra di vederlo lassù che piange e si commuove. Se chiudono i cantieri, mi tolgono un pezzo di cuore che non ho mai conosciuto (Francesca Tramparulo)

Ridateci il nostro Cantiere, perché altrimenti muore anche la Città (Michele Angellotti)

Ridateci il nostro Cantiere, perché si è preso mia madre e mio padre, mi sta portando via mio marito e ora non può far morire anche la mia Città. Il cantiere con molti di noi è in debito e ora non potete far mancare il lavoro a questa gente che ha dato la vita per lui, perciò cari politici, una volta tanto spremetevi le meningi per le cose serie, siamo stufi della vostra superficialità, davanti a Dio, siamo tutti uguali, tenetelo ben a mente (Marinella Di Palma)

Ridateci il nostro Cantiere, perché con lui abbiamo fatto la storia della cantieristica mondiale… (Antonio d’Orsi)

Ridateci il nostro Cantiere, perché è la storia di una comunità che non è in vendita!!!! (Antonio d’Orsi)

Ridateci il nostro Cantiere, perché senza il cantiere Castellammare è un corpo senza cuore (Michele Sarcinelli)

Ridateci il nostro Cantiere, perché anche i nostri figli hanno il diritto di vedere e di godersi i propri papà quando escono da lavoro (Marinella Di Palma)

Ridateci il nostro Cantiere, perché non vogliamo morire materialmente e moralmente a causa di chi vuole fare i propri interessi a discapito delle persone oneste che vogliono portare dignitosamente un pezzo di pane a casa ai propri figli. Castellammare deve ritornare ad essere libera, ridateci la possibilità di scendere per le strade senza la paura dei disperati che non hanno lavoro e sono disposti a tutto pur di sopravvivere (Marinella Di Palma)

Ridateci il nostro Cantiere, perché lo hanno costruito i nostri avi prima che lo Stato ce lo rubasse (Gennaro Cesarano)

Ridateci il nostro Cantiere, perché è la storia e l’orgoglio operaio di questa Città! (Aldo Ivano Iezza)

Ridateci il nostro Cantiere, perché ci appartiene!!!

P.S.: per aggiungere la tua frase all’elenco, scrivi a: liberoricercatore@email.it