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I cantieri metallurgici

a cura di Sebastiano Vitolo

Targhetta CMI (collez. Catello Esposito Sansone)

Targhetta CMI (collez. Catello Esposito Sansone)

Cenni storici:

Le industrie C.M.I. (Cantieri Metallurgici Italiani) nel 1924 vengono assorbite dal Gruppo Falck di Milano. Già presenti al nord Italia dall’inizio del ‘900, più tardi si insediano ed operano in Campania fino al 1995. Rinomatissimi furono i cantieri (C.M.I.) di Castellammare di Stabia, che in particolare erano specializzati nella costruzione di carri merci, la riparazione di carrozze e la fabbricazione di raccordi in ghisa per idraulica a differenza dei cantieri di Napoli in cui veniva effettuata la banda stagnata, e la zincatura di laminati. Continua a leggere

“Targhetta carro merci (C.M.I.)”

su gentile concessione di Catello Esposito Sansone

Nella certezza di fare cosa gradita sottoponiamo alla vostra attenzione l’immagine di una targhetta staccata da un carro merci (risalente all’anno 1969), che reca per inciso la dicitura “Cantieri Metallurgici Italiani – Castellammare di Stabia”, che l’amico Catello, in memoria delle gloriose officine stabiesi, ha recuperato da una vettura prossima alla demolizione.

Targhetta

La battaglia dei Cantieri metallurgici Italiani

( a cura del dott. Raffaele Scala ) 

Premessa dell’autore

Nei giorni scorsi sono apparse notizie riguardanti una zia stabiese del neo Papa, Francesco, poi rivelatasi una cugina, scomparsa nel corso degli anni Novanta. Questa cugina aveva sposato l’ingegnere pisano Ugo Sbrana, direttore dei Cantieri metallurgici, personaggio, a suo modo eclettico, che ben si inserì nel contesto stabiese. Lo ritroviamo, infatti, Presidente dello Stabia negli anni che videro la conquista della serie B nel 1951, membro del Comitato Scavi di Stabia diretto dal mitico Libero D’Orsi, Presidente del Rotary Club Castellammare Sorrento nel 1969-70. Qualche giornale ha ricordato, storpiando gli eventi, l’episodio della lotta dei lavoratori dei Cmi, una lotta leggendaria che secondo alcuni rinforzò il mito della Stalingrado del Sud e che vide tra i protagonisti lo stesso Ugo Sbrana.
Allora può essere interessante offrire questa storia alle vecchie e nuove generazioni, lo faccio estraendola dalla vicenda più complessiva della Storia del Movimento Operaio di Castellammare di Stabia, da me in parte pubblicata qualche anno fa e in attesa di una nuova più completa e definitiva edizione per la quale mi manca il necessario sponsor economico. Continua a leggere