articolo di Ferdinando Fontanella
Ricordo ancora la meraviglia che ho provato, quando studente al primo anno al Corso di laurea in Scienze della Natura, ho visitato il museo di paleontologia di Napoli e mi sono accorto che una delle più belle esposizioni portava il “nome” della mia città: si trattava dei pesci fossili di Castellammare.
Dalla guida ho appreso che i fossili provengono dalla successione carbonatica di età cretacica che affiora lungo la costa tra le città di Castellammare di Stabia e Vico Equense.
La collezione ammonta a circa un centinaio di esemplari, tutti in ottimo stato di conservazione, raccolti nel corso del 1800 da diversi studiosi. Buona parte degli esemplari è stata raccolta nel 1848 durante i lavori di sbancamento realizzati per la costruzione della strada statale sorrentina. Continua a leggere