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Via Cassiodoro due: il terremoto del 21 agosto 1962

( nei ricordi del dott. Raffaele Scala )

Premessa d’autore:

Caro Maurizio, ritorno con il racconto breve della seconda parte dei ricordi di via Cassiodoro, mettendo a fuoco la sera del 21 agosto 1962, quando ci fu il terremoto, che però non colpì la nostra città, se non per la scossa avvertita in tutte le abitazioni, provocando molta paura ma nessun danno a persone e a cose.
Il racconto ha una sua importanza perché ricorda alle nuove generazioni, cresciute in case in cui ci sono tanti televisori quante sono le stanze e trecento canali sui quali sbizzarrirsi h24, mentre a quei tempi la televisione, uno scatolone enorme, con rivestimento in legno, la Rai trasmetteva soltanto poche ore al giorno. Erano i tempi della preistoria della tecnologia!

Con immutata simpatia. Raffaele Scala.

Castellammare in Televisione (coll. Bonuccio Gatti)

Castellammare in Televisione (coll. Bonuccio Gatti)

In un articolo precedente ho parlato del tempo in cui portavo ancora i calzoni corti ed abitavo in via Cassiodoro. Appartiene a quel tempo lontano, erano gli anni Sessanta, un ricordo ancora vivo in chi lo ha vissuto: quello del terremoto verificatosi nel tardo pomeriggio del 21 agosto 1962, quando due forti scosse di magnitudo sei colpirono le province di Avellino e Benevento, provocando 17 morti e migliaia di senza tetto. In quel tempo, lasciata la casa di Salita I De Turris, dopo una breve parentesi in via Napoli, la nostra balda famiglia Scala si trasferì in via Aurelio Cassiodoro, una traversa cieca di via Giuseppe Cosenza in un appartamentino al piano terra con un piccolo cortiletto e cancello che dava sulla strada. Continua a leggere

Via Cassiodoro

( nei ricordi del dott. Raffaele Scala )

Premessa d’autore:

Caro Maurizio, in allegato ti invio un ricordo lontano della Castellammare che fu, un piccolo racconto autobiografico che spero incuriosisca i lettori e li inviti, a loro volta, a ricostruire il mosaico di quella strada, di quel quartiere, della Castellammare degli anni Sessanta.

Come sempre con amicizia, il tuo, e vostro Raffaele Scala.

Via Cassiodoro

Via Cassiodoro

Doveva essere il 1960 quando andammo ad abitare in via Cassiodoro, una piccola traversa cieca di via Cosenza, in un appartamento al pian terreno, con cortile chiuso da un cancelletto. La traversa era costeggiata dai muri perimetrali del grande deposito di legnami Domenico Rosa Rosa, la cui area confinava con via Cicerone, il neonato quartiere popolare, allora ancora in via di completamento. All’inizio degli anni sessanta entrarono in funzione anche i primi padiglioni della moderna scuola elementare che pose fine alla sconcio del vecchio, precario edificio situato all’altezza di Ponte San Marco.
All’inizio degli anni Cinquanta in realtà il quartiere San Marco ancora non esisteva, solo poche case, il campo sportivo e per il resto soltanto aperta campagna, giardini ed agrumeti profumati. I pochi abitanti, infatti, per andare a messa si recavano nella chiesa Maria Santissima del Rosario, più comunemente conosciuta come chiesa della Starza, in via Cosenza. Continua a leggere