Una cronaca stabiese di cento anni fa. Correva l’anno 1923
a cura del dott. Raffaele Scala
È una storia di cento anni fa, sembra una favola finita male, o se volete, secondo i punti di vista, finita bene con il trionfo della legge. Il quotidiano napoletano, Il Mezzogiorno, l’unico che pubblicò questo fatto di cronaca – fa nomi e cognomi dei protagonisti e delle comparse, persone realmente esistite e quindi dobbiamo, vogliamo crederci che tutto sia vero e non il frutto della fantasia del cronista in cerca di facili emozioni da vendere ai suoi ingenui lettori. Io ve la racconto così come l’ho letta poi ognuno ne tragga le sue conclusioni.(1)
Torniamo alle notti fredde di fine febbraio del 1923, quando la quiete notturna di Pozzano è rotta da convegni di uomini mascherati dall’aspetto poco rassicurante che soli si aggirano su quel colle. I pacifici abitatori della zona nel vedere quelle ombre notturne, credendoli terroristi o chi sa che si erano rimanevano rintanati nelle loro case. Avevano, in verità avvertiti i carabinieri e fatte arrivare le loro proteste alla locale sezione del Fascio. Per il maresciallo erano sicuramente dei ladri, per i fascisti dei comunisti che tramavano contro la Patria.