Archivi tag: Castellammare di Stabia

Ricordo d’infanzia (da Santa Caterina alla Fontana Grande)

( articolo di Andrea Barbero )

Fontana Grande (foto M. Cuomo).

Fontana Grande (foto M. Cuomo).

La stradina che dal vicolo Santa Caterina, dove io ho abitavo fino all’età di sei anni, conduce “fore ‘a funtana”, era da me percorsa più di una volta al giorno sia all’andata che al ritorno. Si era nei primi anni cinquanta (io sono nato nel 1949). Ogni angolo di quella via rappresenta un dolce ricordo della mia infanzia. Abitavo precisamente al primo piano del portone che si trova subito dopo il forno che s’incontra sulla destra entrando nel vicolo proprio dove c’è quel lungo balcone con tre camere. Il percorso di cui vi parlavo mi conduceva al negozio di barbiere di mio padre che inizialmente si trovava di fronte alla fontane grande e successivamente fu trasferito di fronte all’acqua acidula. I miei ricordi sono fatti di luoghi e di odori che incontravo strada facendo. All’uscita dal portone sentivo subito il profumo del pane cotto con le fascine e appena sfornato. Giravo l’angolo ed altri profumi mi avvolgevano questa volta di sfogliatelle e torte varie provenienti dalla pasticceria Acanfora. Facevo qualche passo ed ecco Continua a leggere

“ ‘O ppane cu’ ‘a tessera ” …e altro ancora!

Gli anni ’30 a Castellammare
( nei ricordi dello stabiese Gigi Nocera )

 Dove si narra della necessità di “tirare la cinghia”:

Non nascondo l’imbarazzo che mi coglie quando i cari amici del Libero Ricercatore mi chiedono di parlare di cose e casi che mi hanno visto testimone.
Tutto ciò mi lusinga e mi preoccupa allo stesso tempo. Mi lusinga perché vuol dire che quanto da me raccontato finora ha trovato una gradevole accoglienza e curiosità. E mi convince altresì che le persone non sono mai sazie di apprendere cose delle quali non sono state testimoni e che neanche i libri più accurati possono ricordare.
La preoccupazione invece nasce dalla consapevolezza di non essere sempre all’altezza delle aspettative. Ma per non tradire le interessate curiosità non mi tiro indietro: tanto, alla mia età (ho 87 anni), posso farmi la pipì addosso e dire che è champagne, e nessuno può eccepire. Ormai non ho più nulla da perdere! Allora eccomi a parlare del “ppane cu’ ‘a tessera”.

'O ppane cu' 'a tessera: Tessera per alimenti (Comune di Castellammare di Stabia).

‘O ppane cu’ ‘a tessera: Tessera per alimenti (Comune di Castellammare di Stabia).

A parziale correzione di quanto ho potuto leggere in qualche blog, il razionamento delle derrate alimentari non venne imposto dal regime fascista, perché “fascista”; ma venne adottato durante l’ultima guerra mondiale perché scarseggiavano effettivamente. La maggior parte di quello che si coltivava e si produceva (farina, olio e poi bestiame, uova, ecc.) veniva destinata alle forze armate. Quello che rimaneva (e non era molto) era a disposizione della popolazione civile. Quindi fu necessario razionare per dare a tutti un po’ di tutto. Continua a leggere

lettere alla redazione

Lettere alla Redazione (anno 2024)

Lettere alla Redazione (anno 2024)

Lettere alla Redazione

Lettere alla Redazione

La corrispondenza ed i vostri messaggi giunti in Redazione
(per contattarci: ricercatoredistabia@libero.it)


martedì 16 luglio2024 (Giuseppe Petruzzellis)

Mi dispiace notare che tra gli Stabiesi illustri manchi la figura del Monsignor Catello Castellano tra i tanti episodi della sua vita va ricordato l’encomio nel libro del generale A. Diaz durante la grande guerra l’allora sac. Castellano si fece togliere senza anestesia lembi di carme dal braccio per guarire la gamba di un soldato.
Altresì va ricordata l’opera svolta durante l’epidemia di spagnola il comune regalò al sacerdote un orologio d’oro con dedica.
Il Monsignor Castellano era stato insignito dell’onorificenza di commendatore e grand’ufficiale dell’ordine dei santi Maurizio e Lazzaro.
E potrei continuare.


domenica 14 luglio 2024 (Dante Esposito Sansone)

Eccomi qua, Dante Esposito Sansone, dopo tanti anni mio nipote ha trovato questo articolo che mi ha fatto commuovere di emozioni. Il mio caro amico Silvano, che in pace e  provo a cercare e ringraziare a Maurizio ci ritroviamo a voce. Mi piacerebbe parlare per telefono con Maurizio per ringraziarlo.


giovedì 13 giugno 2024 (Francesco)

A Caperrina anni ’50  In tutti questi ricirdi, persone, fatti e luoghi, ho sentito l’assenza di Mario Vanacore, ’o suonatore dell’organo a canne della Cattedrale ‘o Scuvat, autodidatta, umilissima persona, un’immagine dolce e goffa, che sa di storia e racconta cose che nessuno credo sappia sui Santi come lui, un GENIO. Vorrei non si dimenticasse. Forse per il racconto molto bello e anche lunghetto forse mi è mancato di leggere qualcosa su questo personaggio? Mi sono distratto?
Se fosse così, allora chiedo scusa a lor signori.


giovedì 09 maggio 2024 (Antonio De Martino)

Buongiorno Sono Antonio De Martino figlio del grande maestro compositore RODOLFO DE MARTINO, vorrei trovare tutta la informazione, che avete su di lui. grazie, attendo gentilmente risposta.


mercoledì 3 aprile 2024 (Gennaro Di Palma)

Castellammare 1947 GRAZIE A VOI CONSERVATORI E DIVULGATORI DI STORIA SU CASTELLAMMARE DI STABIA DOVE IO SONO NATO , LEGGO CON PIACERE TUTTO CIO DA VOI NARRATO E CON LA MENTE RITORNO IN QUEI LUOGHI CHE LASCIAI PER RECARMI AL NORD PER LAVORO ,MA SEMPRE TORNO PERCHE’ ANCORA HO PARENTI. ,INUTILE DIRE CHE E’ TUTTO CAMBIATO, INUTILE DIRE DI CATTIVE GESTIONI A DANNO DELLA CITTA’ E DEI CITTADINI, ( POCHI HANNO REAGITO AL DECLINO) MA E’ GIUSTO DIRE CHE CASTELLAMMARE E’ SEMPRE BELLA.


martedì 2 aprile 2024 (Giuseppe Volpe)

Il varo a Castellammare L’attesa, dal viale degli innamorati(fratte) il varo… ma soprattutto la “voce” di tutte le imbarcazioni presenti nel porto. se poi, era una nave militare (es. VENETO e DUILIO) c’era da rabbrividire . per me essere stabiese,anche se ora abito a Cerveteri, si identifica con le feste del battesimo delle navi, IN NOME DI DIO TAGLIA…… VIVA CASTELLAMMARE SEMPRE.


sabato 9 marzo 2024 (Alessandra Scala)

I vecchi e la memoria Buongiorno, sto cercando informazioni a riguardo i proprietari del ex macello di Castellammare di Stabia, diciamo verso gli anni 1930 ,ogni informazione a riguardo può essermi utile . E inoltre se qualcuno abbia conosciuto ( sempre in quei anni ) un uomo di nome Alfonso che lavorava nel hotel Stabia . L’unica informazione arrivatami daquest’ultimo è che i figli abitano in Santa Caterina, ma non riesco a contattarli in quanto mi manca sapere il cognome . Se avete o riuscite ad avere ogni informazione, vi sarei eternamente grato …grazie mille .
Alessandra Scala


martedì 27 febbraio 2024 (Roberto)

La citizen band Vero, ho iniziato con 2 radioline Sanyo nel 1966, poi conoscendo Cb datati mi aiutarono a cambiare quarzi ed avere 3 canali anche se con la batteria da 9 Volts era un’impresa uscire dall’ abitato che per fortuna abitavo in collina e potevo dominare la mia cittadina ligure. Bei ricordi e ancora più belli quando presi il mio primo Baracco, un Hinno Hit cb292 a Milano con le manette del natale 71….tornato a casa con un amico feci un dipolo e con quello ho modulato fino agli anni 90 …


domenica 18 febbraio 2024 (Bruno Amendola)

Un marinaio stabiese con il comandante Todaro Film spettacolare….non di parte ! I risvolti umani dominano la scena …ricordando un periodo in cui di umano si vedeva veramente poco ……la storia pii…la scrivono sempre i vincitori ed anche Donitz ..aveva le sue buone ragioni par essere contrario al salvataggio dei naufraghi in mare …..basta raccontare la verità sul u-boat tedesco che per salvare naufraghi inglesi fu affondato dalla RAf !!!!!


giovedì 08 febbraio 2024 (Eduardo Cimmino)

Roger de Beauvoir e Castellammare L’ETERNA BELLEZZA DI CASTELLAMMARE CHE HA ISPIRATO POETI SCRITTORI E PITTORI PER LE SUE BELLEZZE NATURALI. CONTINUERA’ NEI SECOLI AD ATTRARRE PERSONAGGI FAMOSI.


mercoledì 17 gennaio 2024 (Luigi Zannella)

Grandi eventi del 20° secolo Mio cugino Franco Avallone, ora in Florida, mi emoziona sempre con i suoi ricordi di fanciullezza negli anni vissuti a Fondi insieme ai nonni materni, durante il secondo conflitto mondiale.
Mi emoziona ancora di più quando cita anche i miei nonni che erano entrambi fratello e sorella dei suoi.
L’unione tra familiari prima era più forte. Oggi abbiamo le famiglie allargate, ma sono una somma di zero che è uguale a zero.


domenica 7 gennaio 2024 (Giuseppe D’Arco)

L’Istituto Tecnico Industriale Leonardo Fea Sono un diplomato dell’anno scolastico1965/66, sez B. Bei ricordi anche se a volta suscitano tanta tristezza. Dopo il diploma mi sono laureato in Economia e Commercio e tutt’ora esercito la libera professione. Mi farebbe piacere incontrare i vecchi compagni di classe. Per quanto riguarda il periodo trascorso da alunno, ricordo ancora con ammirazione i miei vecchi insegnanti. Uno di essi , il Prof. Parente, insegnante di inglese, l’ho incontrai come docente, all’università. Si ricordò della nostra scuola e come lui ci aveva soprannominati : i caschi blu. Per quanto riguarda la preparazione raggiunta col diploma conseguito, credo che la severità del Preside Greco e la preparazione del corpo insegnante ci abbiano egregiamente formati sotto l’aspetto tecnico e nella vita.


 

Telegrafo di Pozzano

Il telegrafo ottico o semaforo a Castellammare

Il telegrafo ottico o semaforo a Castellammare

di Giuseppe Zingone

Port de Castellamare, Paris 1855, (Collezione Gaetano Fontana)

Port de Castellamare, Paris 1855, (Collezione Gaetano Fontana)

Aggiornamento del 6 agosto 2024

All’articolo pubblicato nel 2018, debbo per evidenti ragioni aggiungere, che nelle scorse ore ho ritrovato un articolo che “chiude” il cerchio sul mio articolo del telegrafo a Castellammare.

Naturalmente non bisogna mai porre la parola ” FINE ” alla ricerca storica, in quanto come spesso abbiamo asserito, nuove indagini, nuove investigazioni ci aiutano sempre più ad afferrare un passato che, vista la nostra caducità, ci sfugge completamente o quasi.

In sintesi nella notte tra il 10 e 11 settembre del 1852, un fulmine si abbatté sul telegrafo in zona Pozzano distruggendolo e uccidendo anche il soldato che in quel momento era lì in servizio.

Regno delle due Sicilie, notizia del 14 settembre

Regno delle Due Sicilie, notizia del 14 settembre1


La collina di Pozzano, oltre ad essere per gli stabiesi un luogo sacro è stato sul finire del Settecento un luogo militare di avanguardia (leggasi Puzzano e l’isola di Revigliano), già Consalvo di Cordoba (alla genesi della costruzione del convento dei Padri di San Francesco di Paola) diede il permesso, vista l’altura del luogo e la mancanza di un faro nel porto di Castellammare, di costruire una Lanterna o fanale2ad uso e per la sicurezza dei naviganti (che mai entrò in funzione). Oltre ciò molti concittadini ignorano la presenza di un telegrafo ottico, proprio dietro la stupenda terrazza dove campeggia la copia dell’antica croce di Pozzano.

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  1. L’Opinione, Giornale politico, Anno V, numero 265, Lunedì 27 settembre 1852, pag. 3.
  2. Padre Serafino De’ Ruggieri, Istoria dell’Immagine di S. Maria di Pozzano, Napoli MDCCXLIII, pag.56.