martedì 16 dicembre 2014 (avv. Vincenzo Farro)
Ricordo che ebbi uno scambio di corrispondenza con Lei, qualche anno fa, con riferimento ai “purchiacchielli“. Leggo che la direzione/redazione del sito si trova a Schito. Questo luogo evoca in me tanti ricordi… Quando si diceva di “terre arracquate int’e Schito”, si parlava di ortaggi pregiati e di provenienza sicura.
Sono di Torre Annunziata (classe 1939); ho lasciato il mio paese nel 1966, per andare ad occupare la sede che mi era stata assegnata, come vincitore di pubblico concorso; poi cambiai sede e lavoro, sempre nell’ambito della P.A. Dal 1971 vivo ai castelli Romani. Sono Avvocato. In pensione. Ho un ricordo di quelle nostre zone, talvolta struggente. Anche se so bene delle difficoltà quotidiane di chi vi deve vivere ed operare. Spero di trovare nel Suo sito un po’ di quel sapore perduto nel tempo. Me ne scuso in anticipo, ma, di tanto in tanto, Le chiederò notizie di luoghi, di ricette, di sapori. D’altra parte (un giorno lo noterà anche Lei), andando avanti con gli anni, i ricordi sono la magna pars del nostro bagaglio esistenziale.
Ricordo Castellammare, quando la sera, d’estate, andavamo con la famiglia tutta, a sentire la musica, seduti al tavolino di Spagnuolo (mi pare fosse questo il nome del Caffè pasticceria gelateria), sorbendo qualche delizia; altre volte, andavamo di proposito da Mosca a prendere le “scazzette”, il cui sapore non ho più ritrovato da alcuna parte. Ottimi gelati, in tempi meno remoti, li ho gustati al K2. Così come ricordo sempre la pizza di Gigino “‘o zezzuso” (la prima pizza a metro).
Mi scusi, ma, con l’età, si diventa logorroici. La lascio ai Suoi ziti al ragù. Me ne giunge il profumo, mentre si sente il rumore dei maccheroni che vengono spezzati.
Buon appetito e grazie ancora.
Cordialmente. Vincenzo FARRO.