a cura di Gennaro Cesarano
Nel “Dizionario geografico-storico-statistico de’ comuni del regno delle due Sicilie di Moltedo Achille”, Castellammare nel 1858, viene così descritta: Città marittima e vescovile della provincia di Napoli, capoluogo di circondario e di distretto1 nella parte orientale del golfo di Napoli, fabbricata sull’antica Stabia in amena situazione sulle radici di una montagna, guardando il golfo all’ovest e al nord la costiera di Torre del greco, e del Vesuvio distante 15 miglia. Ravvisansi tuttora avanzi della distrutta Stabia presso Varano, ed un castello de’ tempi di Carlo I. Vi si rinvennero preziosi monumenti di antichità in marmi e bronzi, come statue, medaglie, sigilli, camei, iscrizioni ecc. Continua a leggere
- I distretti o sottointendenze erano 4 per la provincia o intendenza di Napoli: Napoli, Castellammare, Casoria, Pozzuoli. Quello di Castellammare comprendeva i comuni di: Agerola, Anacapri, Bosco reale, Bosco tre case, Capri, Casola, Gragnano, Lettere, Massalubrense, Meta, Ottajano (Ottaviano), Piano, Pimonte, Poggio marino, Sorrento, Torre-Annunziata, Vico Equense. ↩