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La Citizen Band (negli anni ’70) – la corsa agli armamenti

Enrico Discolo

Enrico Discolo

Cronaca dal passato della Citizen Band

di Enrico Discolo (Marco dello Studio 1)

La corsa agli armamenti

“Nel 1973 ci lasciammo alle spalle il primo periodo di austerità le cui restrizioni, sentenziarono gli esperti, avevano giovato molto all’economia individuale e nazionale.
Nel corso delle famose domeniche ecologiche istituite a seguito della crisi del petrolio, succede anche oggi (nel 2007), molte famiglie italiane avevano trovato il modo di rafforzare e consolidare i legami familiari e di amicizia passeggiando per le vie cittadine senza automobili…
Il mese di agosto, anno del colera in Campania aveva stressato psicologicamente i residenti del comprensorio napoletano. Il mese di settembre fu per tutti una esperienza amara che si ricorderà per sempre.

Le code ai presidi sanitari per la vaccinazione, il gesto di saluto più vero e sincero come stringersi la mano era diventato quasi proibito…, in cucina si doveva bollire l’acqua…, quando si scendeva per i piani del proprio palazzo guai a poggiare le mani sulla ringhiera delle scale…, gli inviti a pranzo anche da parte dei familiari più stretti erano scomparsi dal calendario…, tutte le volte che compravamo il pane lo si mangiava solo quando il capo famiglia l’aveva passato sulla fiamma del gas e solennemente proclamava che solo in quel modo si distruggeva il Vibrione…

Mai come allora il Cotugno ebbe su tutto il territorio nazionale, per mezzo dei collegamenti nei vari telegiornali, il suo lungo periodo di celebrità. Ogni sera potevamo aggiornarci sull’epidemia grazie alla diffusione dei bollettini di situazione sanitaria che rivelavano il numero dei continui ricoveri dei pazienti ammalati di colera provenienti principalmente dai paesi vesuviani della fascia costiera compresa ovviamente Castellammare di Stabia. Continua a leggere

La Citizen Band stabiese (negli anni ’80)

( articolo di Maurizio Cuomo )

La citizen band stabiese

La citizen band stabiese

La “Citizen Band”, la cui corretta traduzione dovrebbe essere “Banda cittadina”, è la banda di frequenza di trasmissione (27 Mhz), sulla quale gli appassionati (pur non avendo un brevetto da radioamatore, con il pagamento di una semplice concessione governativa), possono mediante un apparato rice-trasmittente, comunicare a breve distanza in modulazione di frequenza. Questa passione di “trasmettere” (importata dagli Stati Uniti), riscosse sin da subito in tutte le città italiane e nella stessa Castellammare un successo strepitoso. La libertà di pensiero e di comunicazione messa a disposizione degli altri, l’informazione in tempo reale alla portata di tutti, la possibilità di rendersi utile mediante soccorso o con una semplice indicazione stradale al camionista di passaggio, la disponibilità di un canale riservato esclusivamente al soccorso (canale 9) sul quale poter allertare (Protezione Civile, Guardia Forestale, Guardia Costiera, ecc.) per un eventuale incidente nautico o un improvviso incendio boschivo, furono tra le altre, le motivazioni principali che spinsero i tantissimi neo-appassionati C.B. (sigla derivante da Citizen Band) all’acquisto di un apparato rice-trasmittente (di tipo “Mobile” o da “Stazione fissa”). Continua a leggere

La Citizen Band

Citizen Band

Citizen Band

Citizen Band

La “Banda cittadina”, è la banda di frequenza di trasmissione (27 Mhz), sulla quale gli appassionati (pur non avendo un brevetto da radioamatore, con il pagamento di una semplice concessione governativa), possono mediante un apparato rice-trasmittente, comunicare a breve distanza in modulazione di frequenza.

La Citizen Band (negli anni ’70)
( dalle note di Enrico Discolo )

La Citizen Band (negli anni ’70)
( il canale 14 di Enrico Discolo )

La Citizen Band (negli anni ’70)
( la corsa agli armamenti di Enrico Discolo )

La Citizen Band (negli anni ’80)
( a cura di Maurizio Cuomo )

La Citizen Band (negli anni ’70) – dalle note di Enrico Discolo

Premessa d’Autore

Enrico Discolo channel

Enrico Discolo channel

“Caro Maurizio, ho curiosato nella sezione della Citizen Band e ho notato che tu parli del fenomeno radiantistico locale a far data dagli anni ‘80 e… prima? Ci penserò io a fare un revival dei PIONIERI della CB degli anni ‘70, pensando di interessare in questo “Amarcord” molti visitatori del “Libero Ricercatore”.
Parlo di coloro che appassionarono un folto pubblico di ascoltatori (oggi apprezzati professionisti, impiegati, operai, pensionati che non disdegnarono la loro adesione al fenomeno radiantistico locale). Parlo di coloro che dopo l’esperienza della banda cittadina si sono poi affermati (dopo studio ed esame) come valenti radioamatori con tanto di patente e licenza rilasciate dal Ministero delle Poste e Comunicazioni. Essi garantiscono inoltre la loro piena disponibilità a collaborare con la Protezione Civile e le Forze dell’Ordine in momenti contingenti e di emergenza. Di coloro che poi passarono alla fondazione di Radio Stabia Uno. Di coloro che fecero esperienze in video nella prima Televisione locale Italiana: TELESTABIA gestita dal Cral della Italcantieri e diretta con efficacia e competenza dal Funzionario dell’Azienda, Catello Scala.

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La Citizen Band (negli anni ’70) – Nascita dei CB sul canale 14

( Il canale 14 di Enrico Discolo )

Nascita dei CB sul canale 14

Enrico Discolo

Enrico Discolo

“Chi non è nato sul canale 14 risponda subito – Roger -”. La domanda fu formulata da una voce perentoria. La frequenza viveva in quel momento di un “bianco” generale, caratterizzata solo dal lieve fruscio che il canale vuoto emanava. Tranne quattro o cinque “radioamatori patentati”, agli inizi degli anni settanta cominciò l’avventura radiantistica di molti stabiesi sulla Citizend band, la banda cittadina. Quindi escludendo i veri e pochissimi radioamatori, molti simpatizzanti di questa banda cittadina erano usciti in frequenza, sui 27 mhz pari a 11 metri e per la prima volta sul canale 14: ovvero servendosi delle radioline giocattolo comprate, quasi sempre, durante le feste natalizie. Il periodo ideale di quando vagava nelle tasche qualche banconota in più e si era facilmente predisposti a tentare un acquisto nuovo, un giocattolo diverso dal solito e che avesse la capacità di essere parlante…e che facesse felici i bambini…grandi.

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