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Cambio al vertice delle Forze Operative Sud

Lo stabiese  Generale di Corpo d’Armata Rosario Castellano cede il comando delle Forze Operative Sud al Generale di Corpo d’Armata Giuseppenicola Tota.

Napoli 2 ottobre 2020 – a cura di Corrado di Martino

Saluto al Cambio della Guardia – Gen. C.A. Rosario Castellano sulla destra

Si è svolta oggi nel cortile di Palazzo Salerno, sede del Comando Forze Operative Sud, la cerimonia di avvicendamento al vertice delle Forze Operative Sud tra il Generale di Corpo d’Armata Rosario Castellano e il Generale di Corpo d’Armata Giuseppenicola Tota. La cerimonia nel pieno rispetto dei decreti anti-Covid è stata presieduta dal del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Salvatore Farina. Inoltre erano presenti alla cerimonia  il Sindaco di Napoli, dott. Luigi De Magistris accompagnato dal  Gonfalone della città di Napoli, decorato di medaglia d’Oro al Valor Militare, il Prefetto di Napoli, Dott. Marco Valentini, dell’Arcivescovo di Napoli, Card. Crescenzio Sepe, della Dott.ssa Valeria Fascione, Assessore all’innovazione e internalizzazione della Regione Campania, insieme al sindaco della città di Castellammare di Stabia dott. ing. Gaetano Cimmino preceduto dal Gonfalone della città, decorato con Medaglia d’Oro al Valor Civile. Altre Autorità civili e militari, nonché i Comandanti alle dirette dipendenze del COMFOPSUD, collegati in videoconferenza dalle sedi stanziali hanno partecipato alla cerimonia.

Il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito nel corso del suo intervento, ha rimarcato i risultati ottenuti dal COMFOP SUD nel periodo di comando del Generale Castellano, al quale viene attribuito il giusto merito. L’Esercito – ha sottolineato il Comandante Farina – rappresenta un’organizzazione forte, solida e coesa che non dimentica le radici del passato pur guardando al futuro, condividendo gli sforzi comuni con le altre Forze Armate e Istituzioni per il bene della Patria e del Paese intero”.

Gen. C. A. Farina – Capo di Stato Maggiore dell’Esercito

Il Generale Castellano ha fatto un bilancio del suo periodo di comando, attraverso la proiezione di un video che mostrava le attività operative e addestrative, oltre a quelle promozionali e sociali che hanno consolidato il legame con la città di Napoli. Nel confermare il grande rapporto fra Esercito e città di Napoli, il generale Castellano  ha dichiarato: – La presenza dei militari del COMFOP SUD al fianco delle Istituzioni locali, nelle occasioni importanti e in tutti i momenti critici, è stata costante e sempre tangibile – e continuando – E’ stato dato particolare impulso alle attività che hanno interessato la cooperazione civile e militare, nell’ottica dello sviluppo di una  sinergia tra Istituzioni, fondamentale per dare un contributo concreto alla Società, mediante la stipula di protocolli e accordi su diversi settori, dalla sicurezza stradale, allo sport, all’educazione civica, all’integrazione sociale, al soccorso ai senzatetto -.

Il Generale Castellano ha poi augurato al Generale Tota di raggiungere, durante il suo periodo di comando,  importanti e prestigiosi traguardi.

Il COMFOP SUD, che ha la responsabilità dell’operazione “Strade Sicure” e “Terra dei Fuochi” nella sua area di competenza, analizzando il numero degli arresti, delle denunce, dei fermi, dei mezzi controllati, delle armi e degli stupefacenti sequestrati, ha raggiunto, in questi anni, risultati certamente di grosso rilievo. Tra questi, dal punto di vista operativo è stato significativo l’impiego di personale dell’Esercito in occasione della 30a Summer Universiade a Napoli, di uomini e donne dell’operazione Strade Sicure che hanno partecipato alla gestione dell’emergenza epidemiologica intervenendo nei campi della sicurezza e incrementando il controllo e la vigilanza delle zone rosse; di medici e infermieri militari per il supporto sanitario, nonché di militari specializzati intervenuti nella bonifica di ordigni esplosivi e residuati bellici. Inoltre, per quanto riguarda le attività addestrative delle dipendenti Unità, si evidenziano la “Joint Stars“, condotta dalla Divisione Acqui, le Esercitazioni “NASR” in Qatar dalla Brigata “Garibaldi” e “TORO” in Spagna dalla Brigata “Pinerolo” che ha, inoltre, continuato il lavoro di sviluppo della Campagna di Sperimentazione del progetto Forza NEC (Network Enabled Capability), che si prefigge lo scopo di abbattere i tempi di comunicazione e di acquisizione delle informazioni nelle operazioni militari per mezzo di nuove tecnologie informatiche, conducendo varie Sessioni di Integrazione Operativa (SIO). A latere, tra gli obiettivi raggiunti in questo periodo vi è anche il completamento del trasferimento della Divisione “Acqui” dalla storica sede di S. Giorgio a Cremano a quella di Capua, dove è ora pienamente operativa.

Nel suo indirizzo di saluto il Generale Tota, rivolgendosi ai Comandanti dei reparti dipendenti, ha evidenziato come questo momento rappresenti una tappa particolarmente significativa della sua carriera, consapevole di assumere il comando di un complesso molto articolato e unico, invidiabile per capacità e tradizioni, ma con la certezza di avere a disposizione personale di grande esperienza e alto livello di professionalità.

Gen di C.A. Giuseppenicola Tota

Affresco Madonna del Carmine del soppresso monastero della Pace - foto M. Cuomo

La Madonna del Carmine

a cura di Corrado di Martino – 16 luglio 2019

Sulle origini

Il Monte del Carmelo, già nove secoli prima della venuta di Cristo era luogo di fede, secondo l’Antico Testamento, il profeta Elia si stabilì su un colle, fra quelli che compongono il Monte, detto Cheren El, che in ebraico significa orto di Dio, giardino di Dio. Nel 1154 Bartolomeo Avogadro1, per dare seguito ad un voto, si recò sul Monte Carmelo, presso la fonte di Elia e vi costruì una cappella dedicata alla Beata Vergine del Monte Carmelo e, assieme ad altri dieci compagni, condusse vita contemplativa da eremita in celle costruite attorno alla cappella. Essi si chiamarono i “Fratelli di Santa Maria del Monte Carmelo”. Aimerio di Limoges, Patriarca di Antiochia dal 1140, nominò Bartolomeo di Avogadro Primo Priore generale del Carmelitani. In seguito, nel 1235, i Saraceni indussero i Carmelitani ad allontanarsi. Essi approdarono sulle coste del Sud Italia (ma anche in altri luoghi del Mediterraneo), fondando il primo convento carmelitano a Messina; convento e città che hanno lasciato nel 2015. Guglielmo Sanvico, storico dei carmelitani, così scrive: …I Carmelitani che primi vennero dalla Palestina a fondare conventi in Occidente furono siciliani e provenzali: quelli edificarono un convento nei sobborghi di Messina, questi fondarono un altro nei pressi di Marsiglia; l’emigrazione degli uni e degli altri avvenne nel 1238...

Bartolomeo di Avogadro

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  1. nato a Solignac, Francia del Sud nel XII secolo, da nobile famiglia; studiò all’Università di Parigi dove si laureò in teologia.
la retata

La retata

La retata

la retata

la retata

Zio Catello e zì Vicenza non erano mai andati d’accordo, in circa ottant’anni di convivenza mai una parola affettuosa, mai un gesto amorevole. Il destino, come al solito dispettoso e bizzarro, li aveva legati l’una all’altro per la vita. Zio Catello, il più anziano dei fratelli di mia madre, pativa un vistoso abbassamento dell’udito, di converso zia Vincenza non vedeva quasi più; solo ombre colorate accompagnavano le sue giornate in casa.
Dopo la morte del nonno, si erano trasferiti in un palazzotto a via Santa Caterina angolo via Cognulo; una casa antica, come tutto il quartiere, un’enorme stanza faceva da camera soggiorno-letto, in fondo a sinistra un piccolissimo locale era la zona cucina; dal finestrino del bagno era possibile passare sui tetti vicini e trovarsi con poca agilità in via Cognulo. Chi si avventurasse oggi in quelle viuzze, potrebbe scorgere ancora un vecchio scaldabagno arrugginito attaccato ad una parete piastrellata.

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Il Vespucci di nuovo a casa

Oggi 9 agosto il Vascello d’Italia è ritornato nella rada di Castellammare di Stabia. Molteplici sono state le visite della “Nave più bella del mondo”, dal quel fatidico 22 febbraio del 1931. Quella di oggi, in epoca Covid, ha un significato particolare se traguardiamo agli impegni che vorrebbe assumere la città di Castellammare di Stabia, candidandosi come “Capitale della Cultura 2022” e se traguardiamo alle difficoltà che sta faticosamente affrontando.

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Princess Cruises Ship Launching

31 luglio 2020 – Corrado Di Martino

Oggi 31 luglio 2020, in una caldissima giornata di sole e in perfetto orario  nei cantieri navali di Castellammare di Stabia è stato varato uno dei troncone, che comporranno una grandissima nave da crociera del Gruppo Carnival.

La nave, una parte della quale varata oggi a Castellammare di Stabia, sarà una nave da crociera della classe Royal Princess.

Lunga 330 metri, per 142,714 T. di stazza lorda, sarà completata a Monfalcone nei cantieri navali di Monfalcone.

Velocità di crociera 22 nodi.

Disimpegnerà 1780 cabine; 36 suite, 314 minisuites, 1088 cabine con balcone, più 751 cabine per l’equipaggio, ospiterà al massimo 5600 persone a bordo.

Insomma una gigante da crociera.

Dopo questo lavoro, sono in previsione altri tre tronconi per navi militari francesi…

Tanti cari saluti e alla prossima avventura.