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La Terza Croce di Monte Pendolo

La Terza Croce di Monte Pendolo

di Corrado Di Martino – 20 ottobre 2022

Il Monte Pendolo, dal 29 ottobre avrà una nuova croce illuminata.

Questa eretta e in attesa di benedizione è la terza posata sul Monte. La prima Croce, anch’essa in ferro, fu realizzata dalle officine Coppola di Castellammare di Stabia, trasportata pezzo per pezzo sul posto, fu montata e benedetta il 30 maggio del 1900. Il Vescovo S.E. Mons. Michele De Iorio, salito a dorso di mulo officiò la Santa Messa e benedisse la sacra installazione.

Scarsa manutenzione e agenti atmosferici lasciarono segni profondi sulla croce, che nel 1962 fu sostituita. L’iniziativa fu del prof. Antonio Elefante, Consigliere provinciale, e Mons. Gennaro Di Nola, parroco di San Michele a Pimonte. La ditta Vuolo di Taddeo in Castellammare la ricostruì, la Navalmeccanica offri la base in ferro e la mano d’opera per il montaggio dell’intero complesso, per il trasporto e la posa fu impiegato un elicottero. Il costo totale dell’operazione fu di circa tre milioni di lire. Parte dei costi furono sostenuti con la raccolta di oboli dei fedeli e del contributo del Ministero – Fondo Culto.

Nel pomeriggio del 6 ottobre 1962 S.E. il Vescovo Mons. Agostino D’Arco, giunto in elicottero, celebrò la Messa e benedisse la Croce, che fu immediatamente illuminata da alcuni faretti.

La cerimonia di benedizione della terza croce, vedrà partire i fedeli alle ore 14:00 del 29 ottobre dalla piazza di Pimonte guidati dell’Arcivescovo S.E. Mons Francesco Alfano che dopo la Santa Messa benedirà la nuova installazione, stavolta visibile anche da Napoli poiché sarà illuminato l’intero profilo. Il fautore di questa nuova iniziativa di fede è stato Carmine Amodio.


Articoli su monte Pendolo:

Monte Pendolo e le sue Croci

Escursione al Monte Pendolo

La grande marea alla Festa dell’Assunta 2022

La grande marea alla Festa dell’Assunta 2022

di Corrado di Martino

Assunta 2022 – Foto E. Cesarano

La Pandemia da Covid-19 ha impedito per due anni lo svolgimento della Processione del 14 e 15 agosto dedicata alla Madonna dell’Assunta. Finalmente, questa è la parola d’ordine, quest’anno gli eredi di quelli che furono i pescatori del Rione Spiaggia, sono riusciti ad organizzare una grande festa per la ricorrenza, una marea di persone si è riversata per le strade e sulla costa di Castellammare di Stabia.

La tradizione che dura da oltre 25 anni, ha ripreso più viva che mai ad incantare fedeli, cittadini e turisti incuriositi.

Come ogni anno qui le immagini tratte dal Team dell’Altra Rete Project.

13 agosto 1893 Consacrazione Cattedrale

13 agosto 1893 Consacrazione Cattedrale

13-08-2021 Corrado Di Martino

Tra gli inestimabili danni provocati dal terremoto del 1456 nell’intera provincia napoletana agli edifici antichi e alle opere d’arte, è da annoverarsi anche la Cattedrale di Stabia. Fu così che il Duomo, seriamente danneggiata dal sismo, fu ricostruito dalle fondamenta. Nel 1581, il Vescovo mons. Ludovico Maiorano di Gravina, tramite la vendita dell’antica Cattedrale nei pressi del castello, costituì parte del capitale per la ricostruzione della nuova chiesa. Alcuni documenti dimostrano che nel 1587 a febbraio fu eletta una Commissione per la rifacimento del Duomo. La prima pietra fu posata dal Vescovo di Stabia il 22 novembre del 1587. Solo nell’anno 1643 la Cattedrale fu terminata, ne è testimonianza il fatto che venissero concesse delle cappella gentilizie a chi ne avesse la possibilità.

Il Duomo venne rifatto sullo stesso luogo del precedente; 25 anni dopo fu insediato un nuovo organo, appena a destra dell’altare maggiore. Nel 1713 fu eretto il nuovo atrio, rifatto ex novo nel 1774 poiché il precedente era malfermo. Nello stesso anno l’Amministrazione Comunale stabilì la riedificazione del campanile, purtroppo il Vescovo si dichiarò contrario poiché la costruzione della torre campanaria richiedeva la concessione di 10 palmi di terreno di proprietà della Curia. Fu Re Ferdinando IV di Borbone che nel 1782 con un suo intervento  sollecitò la città, che cedette il suolo comunale per la ricostruzione, il costo dell’operazione fu di 7323 ducati.

Successivamente, nel 1880, fu posato sull’abside il coro ligneo del Monastero della Pace; nello stesso anno presero il via i lavori per la nuova Cappella di San Catello.

Terminati i lavori, voluti da Mons. Francesco Saverio Petagna, Mons. Vincenzo Maria Sarnelli Vescovo, il 13 agosto del 1893 consacrò solennemente la cattedrale stabiese.

P.s.: Video realizzato da L’Altra Rete Project – fotografie di Vincenzo Cesarano

Circolo Nautico Stabia – Festeggiati i 100 anni

Domenica 9 luglio è stato celebrato il centenario del Circolo Nautico Stabia con un galà che ha visto soci, atleti e autorità onorare il guidone giallo blu. La festa è succeduta all’inaugurazione della mostra storico fotografica sui primi 100 anni di vita del Circolo Nautico Stabia. La mostra curata da Corrado Di Martino, nasce dalla proficua collaborazione fra Libero Ricercatore e il Circolo Nautico Stabia, rassegna ad ingresso libero, sarà disponibile almeno fino a settembre. L’esposizione, è un vero e proprio coinvolgimento totale dello spettatore nei successi sportivi di una delle più blasonate società agonistiche d’Italia, il Nautico Stabia, sodalizio che ha lasciato una traccia indelebile nella storia dello sport mondiale.

Peppe La Mura 1962

Nei suoi cento anni di attività il Nautico è stata una grande scuola di sport, una inesauribile fucina di talenti. Fenomeni del calibro di Ciccio Esposito, il semidio, Giuseppe, Carmine Abbagnale la leggenda, ed Agostino Abbagnale l‘immortale, hanno dato i primi colpi di remi partendo dalla banchina Marinella. Assistiti dal dottor Enzo Cavallaro e guidati dal grande Giuseppe La Mura hanno portato Castellammare sulle vette più alte del canottaggio olimpico. Timonieri come Di Martino, Zingone, Tregrossi, Polito, i fratelli Greco e per finire il grande Peppeniello Di Capua, hanno imparato a gestire tempi e tattica di gara consigliati dal gruppo dirigente il Circolo. Una schiera di campioni, come Abagnale, Amitrano, Amarante, La Mura, Scala, Apuzzo, Abbagnale ed altri ancora sono stati in grado di vincere 2523 medaglie d’oro, 1776 medaglie d’argento, 1192 medaglie di bronzo, facendo conoscere il nome di Castellammare di Stabia nei cinque continenti, su oltre 120 campi di gara.

Valentino Vecchione classe 1925

Tutto è iniziato col Principe Gallone di Moliterno, poi nel 1920 in una palazzina in legno e mattoni donata dalla società Magazzini Generali, il commendator Enrietti partorisce l’idea di creare una società sportiva che inviti i giovani a praticare gli sport del mare, sarà poi il commendator Giuseppe Cozzolino a fondare realmente il 23 maggio del 1921 la Società Sportiva Circolo Nautico Stabia. Nacque così quello che ha rappresentato un vero e proprio modello di promozione sociale e culturale attraverso lo sport per tanti giovani. Valori su cui, l’austero Comm. Giuseppe Cozzolino primo Presidente del sodalizio, profuse tutto il suo impegno con l’unico scopo di creare nella gioventù stabiese la passione per lo sport e per il mare.

Primo Equipaggio Circolo Nautico Stabia

Mostra e festa del centenario ritardati di un anno causa Covid e lockdown hanno ottenuto il favore di pubblico e media.

Il presidente della FIC Campania dr. Pasquale Giugno, ha premiato gli atleti intervenuti insieme al Presidente del Circolo Nautico dr. Antonio De Sinno e al Vicepresidente Amleto Vingiani.

Valentino Vecchione, classe 1925; Ciccio Cesarano; Ciccio Esposito, Giuseppe Abbagnale, Carmine Abbagnale e Peppiniello Di Capua, sono stati i protagonisti della serata animata dalla piacevolissima musica degli Alleria.

La Cappella di Gesù Cristo del Rivo

Questa volta Libero Ricercatore vi invita ad una passeggiata nel verde, alla riscoperta della Cappella del Gesù Cristo del Rivo. Davvero a pochi passi dal centro antico, si ammira questo gioiello d’arte dimenticato. La Cappella di Gesù Cristo del Rivo è parte del patrimonio artistico dimenticato della nostra città. Castellammare di Stabia è una città ricchissima… di opere d’arte, di posti incantevoli, di luoghi ameni; ma come per un destino infame, non riesce a godere in pieno delle sue stesse bellezze. L’ultimo editoriale del Libero Ricercatore ha mostrato quanto l’incuria, il malaffare e, soprattutto l’ignoranza, ci stiano depauperando pezzo, dopo pezzo, delle nostre ricchezze.

Il video presentato oggi, conduce il lettore in una passeggiata verso la Cappella di Gesù Cristo del Rivo, gli farà da guida la signorina Concetta De Simone, che del tutto volontariamente, tiene viva la tradizione di famiglia, occupandosi personalmente della cura della cappella, con un amore come di antica e fedele ancella. Continua a leggere