Il Canonico Don Vincenzo Gargiulo
a cura di Giuseppe Zingone
Sin da tempi antichissimi l’uomo ha cercato di proiettare il suo operato nell’avvenire e numerose sono le testimonianze a riguardo, dalle pitture nelle caverne alle piramidi, dalle opere d’arte alla scoperta dell’universo.
L’essere umano dunque sente questo impulso naturale verso il futuro, ma spesso il tentativo “di passare alla storia” è stato anche frutto di tragedie immani come le guerre.
Nella vita comune di ogni uomo c’è dunque lo sforzo di lasciare traccia di sé, basta guardare le tracce sui muri di ogni città, il bisogno di dire ciò che altri non hanno detto, di compiere gesta in cui nessuno si è ancora cimentato: ed ecco che alcuni decidono di adoperarsi per essere ricordati, dunque con un fine ben preciso di appagamento individuale; mentre altri si donano gratuitamente, spendono la loro vita per un valore più elevato, uno scopo che non ha come obiettivo il riconoscimento personale immediato.
È proprio per questo che vogliamo parlarvi di uno stabiese che in un momento difficilissimo della nostra storia nazionale diede il meglio di sé stesso dedicando la propria vita agli ultimi, ai poveri, ai diseredati, ai bisognosi. Quest’uomo è Don Vincenzo Gargiulo.
Ecco alcuni punti per meglio definire il contesto in cui dovette lavorare l’emerito canonico stabiese. Il milleottocento è un secolo straordinario, ricco di cambiamenti non solo politici, ma soprattutto sociali e tecnologici, è il secolo dei cambiamenti dovuti alla Rivoluzione Industriale. Un tempo difficile invece per la Chiesa Cattolica, tutti i suoi beni con l’unità d’Italia vengono incamerati dal nuovo stato, molti monasteri e diverse congregazioni religiose vengono soppresse, molti vescovi vengono mandati in esilio, come accadde per Mons. Francesco Saverio Petagna, vescovo di Castellammare di Stabia ai tempi del Gargiulo. Riportiamo a seguire il contenuto presente sul sito delle Suore Francescane Alcantarine (www.alcantarine.org) per la concisa e chiara biografia e una analisi della situazione della città di Castellammare di Stabia a metà Ottocento:
“Vincenzo Gargiulo nasce a Castellammare di Stabia, il 2 agosto 1834, decimo figlio di Catello e Maria Laura De Angelis. Continua a leggere