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Castellammare e Faito, notturno, Collezione Giuseppe Zingone

Notte al Faito

Notte al Faito
di Enrico Discolo

Castellammare e Faito, notturno, Collezione Giuseppe Zingone

Castellammare e Faito, notturno, Collezione Giuseppe Zingone

Una notte d’estate sul Monte Faito svela il mondo straordinario della natura montana della catena appenninica dei Monti Lattari che si distendono sul mare fino alla penisola sorrentina.
Mi incammino per i sentieri con la torcia elettrica che fora l’oscurità dei cespugli. Le sciabolate di luce mettono in fuga volpi e conigli con gli occhi brillanti e dilatati.
I canti notturni degli uccelli sono brevi e armoniosi come una ninna nanna.
I fiori dei giardini debordanti dalle ville attirano le farfalle notturne.
Sul margine di uno stradone i lombrichi, permeati di una particolare fosforescenza, strisciano a fisarmonica tra i fili d’erba.
Nel momento in cui il braccio di luce fruga tra le corolle dei fiori, mi viene incontro, sulla traccia luminosa, un frenetico sciame d’insetti danzatori.
Arrivo al piazzale dei Capi per soffermarmi ad osservare il golfo di notte, quando arriva improvviso da levante il bagliore dei lampi e il brontolio dei tuoni. Una cabina telefonica mi ripara dalla pioggia battente e dalle raffiche del vento. Continua a leggere

La fiumana di gente all'Arco del Cognulo in occasione della processione di Gesù Bambino (disegno Edis - 12-08)

Natale al Cognulo sulle tracce del passato

Natale al Cognulo sulle tracce del passato
di Enrico Discolo

Del Natale a Castellammare di Stabia non ci rimane altro, attualmente, che la messa di Mezzanotte nelle chiese cittadine e un presepio vivente che viene rappresentato, da alcuni anni, alla Madonna della Libera, frazione Camerelle costituita da un’antica borgata. Il villaggio si sviluppa sulle terrazze del Monte San Cataldo e fa da cornice al famoso ed omonimo Santuario in cui si venera la Madonna della Libera.
Ma dovete sapere che circa sessanta anni fa, nella notte di Natale, c’era ancora, una tradizione molto bella e suggestiva: la processione del bambino Gesù, al rione Cognulo. Un agglomerato urbano attraversato da una stradina, che dalla falda montana arrivava fino al porto attraverso via Santa Caterina e da questa per mezzo d’‘o pertuso d’‘o Cugnulo, un tunnel piccolo ad altezza d’uomo sotto i fabbricati, sbucava in via Bonito.
In meno di ottocento metri, dalla Pacella al porto, la città di Castellammare di Stabia vantava una zona del suo Centro antico come la più popolosa dei paesi vesuviani.

Dopo la messa di mezzanotte, che si celebrava nelle numerose chiese del centro storico: Santa Caterina, Santa Maria della Pace, Madonna del Soccorso, Spirito Santo, Santa Maria di Portosalvo e della chiesetta del Cuore di Maria in via Benedetto Brin tutti i fedeli tornavano nelle proprie case per il gioco della tombola e la preparazione di capaci vassoi di struffoli (fritti nel pomeriggio) immersi nel miele dorato e arricchiti di diavoletti multicolori (‘e cunfettielle).
I saporiti dolci natalizi venivano poi aromatizzati con l’Anice, il liquore che personalmente definisco come “il sapore e il profumo dell’inverno”.
Nonna Assunta aveva l’incarico di preparare “‘a ciuculata” il cui odore incentivava un certo languorino di stomaco, che veniva poi placato con una generosa porzione di struffoli e una fumante tazza di cioccolata ben calda e fragrante di scorza di limone.

Alle tre e mezzo del mattino si usciva di nuovo per andare a vedere e partecipare alla processione di Gesù Bambino, che si faceva proprio nella strada del Cognulo con l’inizio canonico, fissato e sempre rispettato, alle ore quattro della mattina di Natale.

In quella ora antelucana via Santa Caterina presentava uno spettacolo eccezionale per quei tempi così moderati e parsimoniosi. Una fiumana di gente imbacuccata si recava ad affollare la salita del Cognulo che iniziava proprio sotto l’antico e storico arco che si trovava al centro di Santa Caterina. Le botteghe erano tutte aperte e i fasci di luce che fuoriuscivano da esse sciabolavano, da un lato all’altro della carreggiata stretta, variopinte e luminose proiezioni, animate e ritmate dalle ombre grosse e nette che il passaggio continuo dei passanti creava sulle pareti dei palazzi.

La fiumana di gente all'Arco del Cognulo in occasione della processione di Gesù Bambino (disegno Edis - 12-08)

La fiumana di gente all’Arco del Cognulo in occasione della processione di Gesù Bambino (disegno Edis – 12-08)

L’eccitazione di noi ragazzi cresceva quando udivamo, ancora lontano, il suono della banda musicale che arrivava dal Largo Pace.
Io e la mia famiglia avevamo una posizione strategica per vedere tutta la cerimonia natalizia che da lì a momenti si sarebbe celebrata.
Subito dopo il ponte della Vesuviana possedevamo un giardino di famiglia ben curato da zio Catello Ziino che abitava al primo piano del palazzo che si trovava subito dopo la linea ferroviaria. Continua a leggere

liberoricercatore.it incontra la città…

liberoricercatore.it incontra la città (8 maggio 2015)

“Imperdibile serata al Circolo Internazionale all’insegna della stabiesità”.

Venerdì 8 maggio 2015, nell’ambito del ciclo di incontri mensili che il prof. Pierluigi Fiorenza organizza, presso il Circolo Internazionale di Castellammare di Stabia, si terrà l’evento:

liberoricercatore.it incontra la città…

( Castellammare ieri e oggi )

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La Citizen Band (negli anni ’70) – la corsa agli armamenti

Enrico Discolo

Enrico Discolo

Cronaca dal passato della Citizen Band

di Enrico Discolo (Marco dello Studio 1)

La corsa agli armamenti

“Nel 1973 ci lasciammo alle spalle il primo periodo di austerità le cui restrizioni, sentenziarono gli esperti, avevano giovato molto all’economia individuale e nazionale.
Nel corso delle famose domeniche ecologiche istituite a seguito della crisi del petrolio, succede anche oggi (nel 2007), molte famiglie italiane avevano trovato il modo di rafforzare e consolidare i legami familiari e di amicizia passeggiando per le vie cittadine senza automobili…
Il mese di agosto, anno del colera in Campania aveva stressato psicologicamente i residenti del comprensorio napoletano. Il mese di settembre fu per tutti una esperienza amara che si ricorderà per sempre.

Le code ai presidi sanitari per la vaccinazione, il gesto di saluto più vero e sincero come stringersi la mano era diventato quasi proibito…, in cucina si doveva bollire l’acqua…, quando si scendeva per i piani del proprio palazzo guai a poggiare le mani sulla ringhiera delle scale…, gli inviti a pranzo anche da parte dei familiari più stretti erano scomparsi dal calendario…, tutte le volte che compravamo il pane lo si mangiava solo quando il capo famiglia l’aveva passato sulla fiamma del gas e solennemente proclamava che solo in quel modo si distruggeva il Vibrione…

Mai come allora il Cotugno ebbe su tutto il territorio nazionale, per mezzo dei collegamenti nei vari telegiornali, il suo lungo periodo di celebrità. Ogni sera potevamo aggiornarci sull’epidemia grazie alla diffusione dei bollettini di situazione sanitaria che rivelavano il numero dei continui ricoveri dei pazienti ammalati di colera provenienti principalmente dai paesi vesuviani della fascia costiera compresa ovviamente Castellammare di Stabia. Continua a leggere

Brindisi Anno nuovo 2015

Come da tradizione ormai consolidata, giovedì 1 gennaio 2015 (ore 12,00), la redazione di liberoricercatore.it si è riunita per il brindisi beneaugurante di Capodanno.

L’incontro giunto al 6° anniversario, si è svolto a Castellammare di Stabia, presso il centralissimo bar “Fontana” (P.zza Matteotti, a pochi metri dalla stazione delle Ferrovie dello Stato).

La foto di gruppo del 2015.

La foto di gruppo del 2015.

Oltre al direttivo di liberoricercatore.it (composto da: Gaetano Fontana, il naturalista Ferdinando Fontanella, il dott. Corrado di Martino, il dott. Giuseppe Plaitano, Giuseppe Zingone, Antonio Cimmino, Enzo Cesarano e Maurizio Cuomo), al brindisi erano presenti numerosi amici, simpatizzanti e diversi autori di redazione, tra cui: il prof. Giuseppe D’Angelo (Sovraintendente onorario dell’Archivio storico di Castellammare, nonché ricercatore ed autore di numerose pubblicazioni), Antonello Ferraro, il prof. Bonuccio Gatti, Catello Esposito Sansone, Enrico Discolo, Massimiliano Greco (Presidente dell’Associazione Stabiese dell’Arte e del Presepe) e Lino Di Capua. Estremamente compiaciuti, quest’anno tra i presenti, annoveriamo anche: Pasquale Esposito (pittore stabiese di particolare bravura), Carmine Iovine (fondatore e Past President del Circolo Legambiente Castellammare / Gragnano), Giuseppe Di Massa (ricercatore gragnanese di comprovato spessore, fondatore e Presidente del Centro di Cultura e Storia di Gragnano e Monti Lattari), con la signora Carolina, sua gentile consorte,  il piccolo Catello Zingone ed il Generale di Divisione Rosario Castellano (visualizza la biografia).

P.S.: si coglie l’occasione per salutare con affetto il nostro webmaster Giovanni Grammegna, il M° Sebastiano Cascone, Giorgio Trojano, Antonio d’Orsi, Alberto Gargiulo, l’ing. Francesco Chianese e l’amico fraterno Aniello Lascialfari, che per intervenuti imprevisti, quest’anno non sono stati presenti.

Galleria immagini (foto Enzo Cesarano & Corrado di Martino):

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