articolo di Ferdinando Fontanella*
Millenovecentotrenta anni, tanti ne sono passati dal 79 d.C. ad oggi. Era il mese di agosto, il giorno 24**, quando il Monte Vesuvio rivelò, all’Impero romano, la sua natura vulcanica eruttando con violenza devastante, sconvolgendo per secoli le terre più incantevoli della prosperosa Campania.
Il Vesuvio prima del fatidico 79 d.C. veniva da un lungo periodo di quiescenza durato all’incirca 7 – 8 secoli, un lasso di tempo che aveva portato gli abitanti del suo circondario a credere che si trattasse di un tranquillo e fertile monte. Il geografo e storico greco Strabone, però, ne aveva intuito la natura vulcanica e così scriveva nel 10 a.C.: “Il Vesuvio è una montagna rivestita di terra fertile alla quale sembra che abbiano tagliato orizzontalmente la cima; codesta cima forma una pianura quasi piatta, totalmente sterile, del colore della cenere, Continua a leggere