Passeggiando per le vie di Castellammare è possibile osservare quello che resta del paesaggio fisico preesistente alla urbanizzazione; piccoli segni che affiorano dall’intricato tessuto urbano moderno.
Una delle idee più suggestive che spesso mi accompagnano e stimolano la mia fantasia è il pensare che la odierna Castellammare (frazioni alte escluse) è cresciuta su quella che non molto tempo fa era una spiaggia e ancor prima era mare. La prova di quanto ho appena affermato è rappresentata dalla splendida falesia fossile che si erge maestosa proprio alle spalle dell’abitato cittadino e con un decorso quasi perpendicolare alla fascia costiera dal porto arriva fino al quartiere Petraro. A guardarla dalla funivia del Faito sembra una diga (in alcuni punti raggiunge i 40 metri d’altezza) che frena l’avanzata del cemento cittadino. Continua a leggere