Archivi tag: Ferdinando Fontanella

Il Re dei faggi (foto Gennaro Cesarano)

Faggi secolari del Monte Faito, maestosi monumenti dimenticati

articolo di Ferdinando Fontanella

Il Re dei faggi (immagine gentilmente concessa dalla dott.ssa Roberta Gargiulo, ritratta nella foto)

Il Re dei faggi (immagine gentilmente concessa dalla dott.ssa Roberta Gargiulo, ritratta nella foto)

Nell’ormai lontano 1982 il Corpo Forestale dello Stato pubblicò il censimento degli alberi monumentali d’Italia, un lavoro lodevole in cui sono elencati gli alberi nazionali che presentano le  caratteristiche di maggiore interesse ambientale e culturale.

In sostanza il censimento ha interessato le essenze arboree che per una o più caratteristiche biologiche (come ad esempio la longevità, la maestosità) e/o culturali (alberi legati a particolari avvenimenti storici e sociali) sono meritevoli di protezione e rispetto. Continua a leggere

‘E papagne sfritte ( papaveri sfritti )

Ricetta dello stabiese Francesco Rosato (detto Ciccio bosco), pubblicata
su gentile concessione del naturalista stabiese dott. Ferdinando Fontanella.

Papagne sfritte

Papagne sfritte

Il papagno (il papavero), in particolare la pianta raccolta quand’è ancora giovane, a differenza di quanto si potrebbe credere è commestibile. Cotto e condito il papagno, è infatti, un’ottima verdura e può essere cucinato allo stesso modo di scarole, spinaci e broccoli. Mischiato ad altre erbe contribuisce a rendere uniche minestre ed insalate.
Infine, risultano squisiti i papagni sfritti, ecco a seguire una tipica ricetta della cucina povera stabiese: Continua a leggere

Naturalista Michele Guadagno (Napoli 16 Ottobre 1878 - Napoli 10 Settembre 1930)

Michele Guadagno, un grande naturalista napoletano

articolo di Ferdinando Fontanella

Fin dall’inizio dei miei studi botanici, durante le mie escursioni nelle nostre contrade, il distretto stabiano attrasse e fermò a lungo la mia attenzione. Esistevano allora già delle flore particolari per le terre limitrofe, ad esempio, per Ischia, per Capri, pel Vesuvio; nessun lavoro simile v’era per la penisola sorrentina e monti stabiani, e tale da darci, cioè, una completa esplorazione della compagine floristica di quel distretto. Eppure credo che nessuna altra regione delle adiacenti, meritava un simile lavoro, più di questa, poiché il complesso delle condizioni di ambienti vi è di gran lunga più vario che nelle altre.”.

Naturalista Michele Guadagno (Napoli 16 Ottobre 1878 - Napoli 10 Settembre 1930)

Naturalista Michele Guadagno (Napoli 16 Ottobre 1878 – Napoli 10 Settembre 1930)

Così si esprime Michele Guadagno nel 1918, accingendosi alla pubblicazione monografica della flora della Penisola Sorrentina. Queste sole parole bastano a far capire lo spirito di quest’uomo che dedicò gran parte del suo tempo allo studio della natura, del distretto stabiano e della penisola sorrentina, in modo mirabile e da vero appassionato. Continua a leggere

Muri a secco, un patrimonio da proteggere

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Muro a secco della Reggia di Quisisana

Tecnicamente un muro a secco è una costruzione in pietra realizzata impilando blocchi di roccia, senza ricorrere all’ausilio di malta o cemento come leganti. Una definizione, questa, troppo “fredda” che può andar bene a coloro che sono interessati all’aspetto puramente utilitaristico di queste costruzioni, realizzate un tempo per recintare una proprietà, terrazzare un versante di una montagna così da poterlo coltivare o per regimentare le acque piovane.

In realtà i muri a secco travalicano il concetto concreto associabile al manufatto muro. Rappresentano, di fatto, preziosissimi scrigni in cui è contenuta una incredibile risorsa culturale e naturalistica. Continua a leggere

‘O papagno, una pianta quasi dimenticata

Un breve racconto:

papagnoIl sole non è ancora sorto quando Mastu Ciccio si sveglia, tra qualche ora il cantiere navale lo chiamerà col suo fischio al duro lavoro da operaio, prima però deve badare agli animali nella stalla e al raccolto nei campi.

Muovendosi cautamente, per non svegliare i quattro figli e la moglie che dormono nella stessa stanza, si reca in cucina dove ha già preparato in un angolo la bacinella per lavarsi e su una sedia gli abiti per vestirsi. Prima di uscire è meglio mangiare qualcosa…nella credenza deve esserci un pezzo di quel buon pane ai semi di papagno, una novità comprata nella bottega di Catarina ‘a panettera.

Appena la porta si chiude Donna Manuela, che s’era appapagnata pe’ n’ate cinche minute, apre gli occhi, tra un po’ il marito dove andare a lavorare, gli deve preparare ‘a marenna. Ieri ai margini del campo coltivato a fagioli ha visto parecchi papagni, se si sbriga può raccoglierli e farli sfritti. Continua a leggere