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La storiella del piscialetto: aneddoto stabiese per ricordare una pianta pericolosa

Sono certo che vi state chiedendo che cos’è il piscialetto? Potrei rispondere che si tratta di una pianta, ed è vero. Ma non è soltanto questo, è anche una storiella che da bambino avrò ascoltato un milione di volte. Non so chi l’abbia ideata, ma sono sicuro che chi l’ha fatto, conosceva bene la natura e amava i bambini. Ed è proprio ai bambini che la storiella del “piscialetto” è dedicata. Grazie alla domanda di un bimbo il suo ricordo è riaffiorato nella mia memoria. Continua a leggere

Via Vecchia Pozzano: discarica a cielo aperto (foto Ferdinando Fontanella)

Pozzano: discarica a cielo aperto!

l’editoriale di Maurizio Cuomo & Ferdinando Fontanella

Carissimi, nel giorno in cui per noi stabiesi ricorre e si commemora “‘O Lunnerì ‘e Puzzano“, cogliamo l’occasione per puntare i riflettori e segnalare a tutti (si spera che questo articolo possa raggiungere tutti: dall’ultimo degli ultimi dei cittadini stabiesi fino ad arrivare a coloro che oggi hanno l’onore e l’onere di amministrare la nostra sfortunatissima Castellammare), che a poca distanza dalla monumentale Basilica di Pozzano e precisamente nella panoramicissima, ma ahimè, abbandonata via Vecchia Pozzano, si consuma un reato ambientale assurdo.

Via Vecchia Pozzano: discarica a cielo aperto (foto Ferdinando Fontanella)

Via Vecchia Pozzano: discarica a cielo aperto (foto Ferdinando Fontanella)

La segnalazione arriva dal naturalista Ferdinando Fontanella (credetemi la scena che si para davanti agli occhi degli avventori è di quelle che mette rabbia e sconforto). A seguire vi mostriamo una carrellata di emblematiche immagini (foto riprese dallo stesso naturalista stabiese).

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Paleolitico a Castellammare

Un raschiatoio in selce, risalente al paleolitico, ritrovato nel 2004 al Vallone Scurorillo di Castellammare aiuta a riscoprire il passato antico della città

Lo studio dell’occupazione di un territorio da parte dell’uomo può essere affrontato da diverse prospettive spazio-temporali. È noto che la storia inizia quando l’uomo lascia testimonianze scritte della sua cultura. Il lavoro dello storico consiste nel rintracciare questi documenti ed utilizzare le informazioni contenute in essi per ricostruire una probabile successione di avvenimenti. Il lasso di tempo durante il quale l’uomo non ha lasciato testimonianze scritte viene indicato come preistoria.

Manufatto litico (foto Ferdinando Fontanella)

Manufatto litico (foto Ferdinando Fontanella)

L’indagine preistorica è competenza dell’antropologo che alla stregua dello storico si prefigge l’obiettivo di ricostruire una probabile successione di avvenimenti, ma deve fare affidamento su un diverso tipo di fonti, testimonianze dirette, non scritte, dell’attività culturale. Una delle poche testimonianze della presenza dell’uomo sulla terra, per un lungo periodo di tempo, è il ritrovamento di una moltitudine di manufatti litici, ossia, utensili in pietra fabbricati intenzionalmente da uomini figli di una cultura paleolitica. È storicamente accertato che fin dall’antichità (epoca romana e preromana) l’uomo occupa il territorio dove oggi sorge la città di Castellammare di Stabia. Poco o nulla si sa della presenza di eventuali popolazioni umane paleolitiche. L’unico reperto che le testimonia è un manufatto litico da me ritrovato al Vallone Scurorillo. Nel maggio 2004, durante un’escursione naturalistica al Vallone, rinvenivo ai piedi di un dirupo in un cumulo di ghiaia calcarea una selce, roccia silicea insolita in penisola sorrentina, che per la particolare forma mi ha subito fatto pensare che potesse essere un manufatto litico.

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Faito “brucia”!!!

l’editoriale di Maurizio Cuomo

L’estate 2017 con il suo caldo torrido e la crescente siccità dovuta alla mancanza di pioggia, hanno inaridito all’ennesima potenza i terreni, riducendo quelli che appena un paio di mesi fa erano floridi cespugli ed arbusti, a sterili sterpaglie. Intere aree montane, come ben noto sono andate a fuoco, tra di esse, dapprima il versante Sud del Vesuvio, poi il versante gragnanese di monte Pendolo e a seguire il Faito in vari punti (versante Positano e zona Scurorillo fino ad arrivare al Belvedere).

Anche il Faito, il nostro “polmone verde” sta andando in fumo e con esso innumerevoli ettari di vegetazione… impossibile poi quantificare il numero di piccoli animali che nei roghi sono morti e che ancora moriranno.

Incuria ed abbandono e la totale assenza di pulizia preventiva del sottobosco, spiega il nostro naturalista Ferdinando Fontanella, sono la causa principale di possibili inneschi naturali. La natura di questi importanti incendi: dolosa, colposa o per cause naturali (rimandiamo alle cronache eventuali approfondimenti), in questi giorni, ha messo a nudo l’impreparazione e l’approssimazione della macchina  organizzativa, orfana alla base di un vero e proprio piano antincendio come la totale assenza di linee di taglio nelle zone boschive…

Sottintesi sono i ringraziamenti ai VV.FF., alla Protezione Civile e ai tantissimi Volontari che si sono realmente prodigati per spegnere le fiamme; ai tanti cialtroni, agli speculatori, ai mercenari e soprattutto ai diavoli incendiari eleviamo invece la peggiore delle maledizioni, nella speranza di vederli un giorno bruciare nei roghi da loro stessi appiccati per insulsi, beceri interessi!!!

Nella certezza che le immagini possano illustrare molto più di tante inutili parole e spiegare il mio e lo stato d’animo di chi come me ama la natura, a seguire poniamo il reportage fotografico di Enzo Cesarano, una galleria di immagini che tutti dovrebbero vedere! Continua a leggere

Magnate ‘o limone

articolo di Ferdinando Fontanella

Magnate 'o limone

Magnate ‘o limone

Magnate ‘o limone è una comune locuzione dialettale partenopea che, tradotta letterale, significa “Mangia il limone”. Il significato testuale, tuttavia, non sempre corrisponde con quello figurato.

Chi ascolta questo modo di dire deve attentamente valutare il contesto. Magnete ‘o limone può assumere, ad esempio, significato di sfottò dopo una sconfitta. Hai perso, pensi di aver subìto un torto, non ti sta bene e non puoi farci niente? Magnate ‘o limone!!! Continua a leggere