Archivi tag: Francesco Alvino

Boucard (1853) il ciucciaro

Asini e asinari nella Castellammare del 1842

a cura di Maurizio Cuomo

Trovandola curiosa e interessante, in questa pagina propongo alla vostra attenzione la lettura di una breve nota posta in calce alla pagina 27 del libro “La Penisola di Sorrento descritta da Francesco Alvino” (pubblicazione edita nel 1842, in cui vengono descritti asini e asinari della nostra Castellammare di Stabia).

Boucard (1853) il ciucciaro (coll. Gaetano Fontana)

Boucard (1853) il ciucciaro (coll. Gaetano Fontana)

Asini:

È incredibile il numero prodigioso d’asini che veggonsi a Castellammare. Sono per altro comodissimi mezzi di trasporto ed usati da tutti: con soli sei carlini (circa franchi 2 1/2) se ne ha uno col suo conduttore per quattro o cinque ore. Pronti in tutti i momenti bastano pochi minuti per averne un’infinità belli ed allestiti. Nel vedere che a loro ci avvicinassimo, simili all’asino di Sileno sperarono intimorirci co’ loro ragghi, ed a gara innalzarono le loro voci, corrisposti da simili ed infiniti cori che si trovavano in ogni angolo del paese…

Asinari:

l conduttori poi sono allegri e vivaci; la vita è per loro una continua festa. Continua a leggere

Castellammare dal Faito

Castellammare di Stabia di Francesco Alvino

Castellammare di Stabia di Francesco Alvino

a cura di Giuseppe Zingone

Castellammare dal Faito

Castellammare dal Faito (foto Giuseppe Zingone)

Prefazione

Dell’architetto Francesco Alvino, quando ero ragazzo conoscevo solo il nome della strada che dal Corso Vittorio Emanuele, porta in via Roma, ma questo straordinario personaggio scrittore di molti saggi ben documentati, di questo indomito viaggiatore alla corte dei Borbone, ben poco si conosce. Sono invece tanti i suoi documenti nei quali mi sono imbattuto, per diletto di ricerca per amore di Castellammare e trovo che il suo libro “Viaggio da Napoli a Castellammare” sia un bellissimo squarcio del nostro territorio della prima metà dell’Ottocento ed una infinita risorsa di notizie. Ma non era la prima volta che l’Alvino presentava la nostra Città, già qualche anno prima, mostrava di averla frequentata, conosciuta da vicino, insomma di esserci vissuto. Troppe sono le notizie dettagliate che ci propone come quando ci presenta alcune accurate tabelle della Penisola di Sorrento del Distretto di Castellammare, vengono qui illustrate, le Città, l’appartenenza delle miriadi di frazioni, il circondario al quale città e le frazioni appartenevano e la relativa Diocesi: Sorrento o Castellammare. Non vorrei dilungarmi troppo e presentarvi questo bellissimo estratto (ripreso da: La Penisola di Sorrento, descritta da Francesco Alvino, Napoli 1842, pag. 18-29 link1 e link2)  che riporto per intero ma nello stesso tempo volevo partecipare ai lettori una mia considerazione relativa alla ricerca storiografica. Negli ultimi decenni l’informatizzazione di intere biblioteche e fondi archivistici, come anche quello di Napoli per non citare i privati che mettono a disposizione le loro rare perle, ha dato a tutti noi la possibilità di rileggere in formato elettronico quei testi di cui avevamo solo assaporato i titoli, grazie a locali ricercatori come il Dottor Parascandolo e il professor D’Angelo che per anni si sono misurati con gli archivi storici del nostro territorio a volte ripristinati e riordinati letteralmente.

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