a cura di Maurizio Cuomo
A seguire proponiamo una breve descrizione d’epoca dell’indole e costume, o meglio del comportamento e dei costumi tipici stabiesi ancora in uso a metà 1800. La descrizione (fedelmente trascritta) è liberamente estrapolata dal “Cenno storico descrittivo della città di Castellammare di Stabia” di Catello Parisi, edito a Firenze nel 1842. Le pregevoli stampe ospitate in questa pagina (la cui pubblicazione è stata gentilmente autorizzata dal prof. Michele Naclerio) sono tratte dal libro “Storia Postale Prefilatelica del Distretto di Castellammare di Stabia e dei Circondari della Provincia di Napoli”; l’opera di notevole spessore documentaristico (unica nel suo genere) è del prof. Naclerio edita nel 2004.
“…Diciamo senza tema di offendere il vero, e senza tradir noi stessi che i cittadini di Castellammare tranquilli docili e religiosi sono – negli affari di commercio accorti e diligenti – industriosi non molto nè speculatori per riservatezza piuttosto che per ingegno – ad ogni passione sensibilissimi che sa destarsi nei loro cuori – nella sventura rassegnati e poco coraggiosi – nè molto festanti e clamorosi nei loro momenti di gioia – arditi e vivaci nei loro progetti ma tardi piuttosto che spediti nella esecuzione di essi – franchi ed aperti nelle loro operazioni e nei loro discorsi – d’ingegno perspicace e riflessivo ma volubile alquanto – buoni ed agili lavoratori ed agricoli ed eccellenti nelle cose marittime – facil’imitatori delle operazioni altrui e non spreggievoli nelle loro invenzioni – inclinati non molto alle feste popolari ed ai divertimenti – dei propri talenti coltivatori ma con restrizione – docili quasi sempre alle amichevoli composizioni e partinaci nelle quistioni – amici sviscerati del forestiere più ancora che del concittadino – amanti ed ammiratori del bello benchè tardi promotori di esso – arguti nei loro detti e facili rassimilatori nelle caricature faceti e finalmente tutti quelli altri caratteri tu vi osservi propri del clima e della nazione. I loro costumi e le loro usanze da quelli non si allontano ordinari del nostro regno e più particolarmente della provincia di Napoli. Continua a leggere