a cura di: Corrado Di Martino – 01 ottobre 2019
L’otto settembre del 1943, un paese in ginocchio, accoglieva la notizia della firma dell’Armistizio, con gioia e speranza per il futuro. La reazione tedesca fu crudele e, a tratti inumana, con l’aiuto del dottor Antonio Cimmino cultore della storia della Marina Militare Italiana, in un brevissimo video, raccontiamo ciò che accadde a Castellammare di Stabia, da quel fatidico mercoledì, fino al 28 settembre.
La storia di un eroico marinaio venuto da lontano, a morire, per salvaguardare i cantieri navali e la nave di cui era il Comandante 1. La città non mai ha dimenticato il sacrificio del Comandante Domenico Baffigo, a cura dell’ANMI, Presidente l’avvocato Mariconda e, del Consiglio di fabbrica del Cantiere Navale, nel 1979, fu sistemata una prima lapide sul muro perimetrale della Caserma Marina (Cristallina). Nell’81 un’altra fu apposta nei pressi del monumento al Marinaio in villa comunale
- Incrociatore leggero Giulio Germanico, varato a Castellammare di Stabia il 26 luglio del 1941. Semi-affondato dai tedeschi nel settembre del 1943, Il Giulio Germanico fu rimesso a galla dopo la fine della seconda guerra mondiale e, operò nella Marina Militare Italiana distintivo ottico D 563, ribattezzato San Marco, sino alla radiazione, avvenuta nel 1971. ↩