Archivi tag: Giuseppe Zingone

Piero Girace

Piero Girace

Questa nuova rubrica, ha lo scopo di raccogliere alcuni degli scritti, libri e documenti relativi al nostro concittadino Piero Girace, e che qui verranno offerti ai nostri lettori.

Piero Girace, proprietà Vincenzo Dolce

critico d’arte, scrittore, poeta, paroliere

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L’Istintismo è nato a Roma

L’Istintismo è nato a Roma

di Giuseppe Zingone

L’Istintismo è nato a Roma

È nel novembre del 1948 che un folto gruppo di artisti ed intellettuali si riunisce a Roma per dare origine ad un nuovo movimento “L’istintismo“. A prevalere, fu la posizione di Piero Girace su quella di Giorgio De Chirico (tra l’altro assente quel giorno). Avevo già sentito, o meglio letto, in un articolo di Girace, una scarna descrizione del termine istintismo. L’aggettivo era stato usato per Ernesto Murolo, (istintivo n.d.r.) in un articolo apparso sul Mattino di Napoli ben sei anni prima, dove il critico d’arte Girace, rendeva omaggio ad una nuova pubblicazione delle opere del poeta (a tre anni dalla scomparsa) ad opera della casa editrice Bideri.

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Ettore Fieramosca

Ettore Fieramosca

a cura di Giuseppe Zingone

Ettore Fieramosca, pirofregata di II rango

Breve storia: Pirofregata a ruote, del Regno delle Due Sicilie Ettore Fieramosca, istituita a Castellammare di Stabia il 12 febbraio 1849, varata il 13 novembre 1850, si unì il 6 settembre 1860 (cioé) disertò a favore del Regno di Sardegna e il 24 gennaio 1861 fu inserita nella flotta come fregata a vapore su ruote Ettore Fieramosca. Il 17 marzo 1861 fu introdotta nella Regia Marina Italiana, ammodernata nel 1861 a Tolone. Dal 14 giugno 1863, divenne una corvetta a vapore di 2° grado (Corvetta a ruote di II ordine), ammodernata nel 1878. Nel 1881 divenne Nave idrografica soppressa il 5 dicembre 1883,adibita a blocco di addestramento a Napoli e successivamente adibita a magazzino galleggiante per razzi e lanciarazzi, venne demolita nel 1895.1 Continua a leggere

  1. La breve storia della pirofregata Ettore Fieramosca, è stata liberamente tradotta dal sito russo http://navyworld.narod.ru/ alla voce Fregata.
Anthonis van Dyck, Ritratto di Enrico di Guisa

La venuta del Duca di Guisa a Castellammare

La venuta del Duca di Guisa a Castellammare

di Giuseppe Zingone

Anthonis van Dyck - Portrait of Henri II de Lorraine

Ritrattto di Enrico II di Lorenia, Antonio van Dyck

Anche il Guisa, (Enrico II) provò, a riconquistare la terra dei suoi avi, quel Regno di Napoli oramai spagnolo. Tentò l’impresa con i suoi, la prima volta cercando l’appoggio di coloro che non avevano dimenticato gli angioini e sfruttando il malcontento popolare, a sua volta sfociato nella rivolta con a capo Masaniello, il tutto durò solo sei mesi, era l’anno 1647.1

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  1. Le memorie del Duca Di Guisa sono state raccolte da Philippe Goibaud Dubois, (tradotte in italiano da Pietro della Piazza) e stampate a Colonia nel 1675. Il libro diviso in parte prima e seconda si concentra sulle gesta del Guisa a Napoli durante la rivolta di Masaniello. ne emerge un personaggio fortemente motivato nella sua impresa, ma feroce e spietato, crudele, pronto talvolta anche a gesti caritatevoli. In questi due volumi purtroppo non si fa alcun cenno della sua seconda venuta nel regno di Napoli, forse per la magra figura che emerge dal racconto del Parrino. Castellammare è citata solo una volta siamo alla pagina 467-468 libro terzo, volume Primo: “Doppo la presa dell’Anunciata, feci rivenire le truppe, che l’avevano assediata, per farle partire il giorno seguente e tentare di pigliare Castellamaro luogo, donde gli nemici trahevano gli loro viveri”. Vedi anche: Alberto Lazari, il quale scrive: Premeva al Viceré (Iñigo Vélez de Guevara) la conservatione di Castell’ a Mare e in particolare per il mantenimento delli Molini che somministrano il macinato a Napoli; in: Alberto Lazari, Motivi e Cause di tutte le Guerre maneggiate dalla Corona di Francia, tanto nel proprio Regno, quanto altrove, dall’anno MDLX sino al MDCLXXIII, Venetia MDCLXXIII, Parte Terza, pag. 635.

ALTOLÀ invenzione

ALTOLÀ invenzione

a cura di Giuseppe Zingone

Poliorama pittoresco, opera periodica

Non si tratta di un comando, ma di un articolo pubblicato su Poliorama Pittoresco nel 1839, dedicato ad un nostro concittadino, Giovanni Valle. La sua invenzione è paragonabile a tutti quei moderni strumenti che oggi vengono montati sulle nostre auto, per una maggiore sicurezza sia dei conducenti ed anche di chi la strada la percorre a piedi. Continua a leggere