Archivi tag: Giuseppe Zingone

Una festa a villa Antonietta

Una festa a villa Antonietta

di Giuseppe Zingone

Era il 16 settembre del 2007, quando il professor Giuseppe D’Angelo, rispondeva ad un lettore che gli poneva domande sulla Villa Antonietta, nella rubrica di Liberoricercatore: “Lo storico risponde“.

Riporto quello che ho scritto nel mio libro: I luoghi della memoria.1: Questa villa, nel tempo, ha avuto vari nomi, legati tutti a quelli dei proprietari: villa Lieven, villa Moliterno o Antonietta, villa Pagliara, villa Petrella. Il principe don Alessandro di Lieven, ministro plenipotenziario (ambasciatore) russo nel Regno delle Due Sicilie, d’estate soleva frequentare la reggia di Quisisana, un po’ come tutti i diplomatici accreditati presso la Corte borbonica. I luoghi, con l’andar del tempo, dovettero piacergli particolarmente tanto da spingerlo ad edificarvi la propria villa.

Villa Moliterno

Villa Moliterno

Continua a leggere

  1. Giuseppe D’Angelo, I luoghi della memoria, Nicola Longobardi editore, 1990.

Luigi Denza

Luigi Denza

di Giuseppe Zingone

Ultimo brano inserito: Adieu, canta Rosa Olitzka

“Al Signor Luigi Nocera, per il suo smisurato amore dell’Opera e della musica Classica,
ma soprattutto della VITA”.

Luigi Denza, ritratto

Luigi Denza, ritratto

All’incirca due anni fa, nel periodo delle festività pasquali (che sono solito trascorrere con i miei a Castellammare), decisi di rubare un po’ di sonno al mio dormire per recarmi in giro a curiosare, proprio quando tutti dormono e la città è quieta e tranquilla, pacifica, dormiente, come una splendida donna sdraiata su un divano. Il compito dell’innamorato allora è quello di osservare e ritenere nella mente questi magici momenti, che il turchino chiarore della giornata che inizia, rende ancestrali e le ombre che ancora l’ammantano, restituiscono questa Città all’unisono, malinconica e indicibilmente affascinante. Continua a leggere

Una bella Mostra Estiva

Una bella Mostra Estiva

di Giuseppe Zingone

È l’estate del 1938, Castellammare si prepara ad una bella mostra di pittura, voluta da alcuni stabiesi, il cui unico interesse è il bene della città delle Acque; l’anno d’esordio di queste gare di pittura risale a quattro anni prima, era il 1934.

Gennaro Villani, Il Castello

Spesso ci siamo chiesti come mai la notorietà di Castellammare si sia spenta tra gli anni settanta e ottanta del secolo scorso (potremmo fermarci al terremoto). Una città sempre indaffarata così la descrive Giuseppe Marotta, tanto turistica, quanto industriale, dove queste due anime in antitesi tra loro, convivevano serenamente. Con mio padre abbiamo spesso affrontato l’argomento, gli mancava il fiato quando parlava della vecchia città, delle serate estive, della musica sulla Cassarmonica, la bella Villa con i suoi platani, le terme, l’acqua minerale, il vero oro della Città.

Non voglio mentire, ma credo che Castellammare non avrà mai più tempi migliori, non ha la gente giusta, né tra i cittadini, né tra i presenti ed i futuri amministratori, è in ginocchio, abbandonata, violentata quotidianamente. Eternamente in bilico tra chi chiude gli occhi per non vedere e chi continua a viverla come se non ci fosse un domani.

E allora perché continuare a scrivere su Castellammare, a fare ricerca? Voglio continuare a credere, sperare, forse ad illudermi, che la gente del posto più bello del mondo dove sono nato, ha ancora tante cose da raccontare, al di là dei propri problemi e limiti. In fondo, in fondo le mie radici sono profonde.

L’illustrazione italiana, 1938, pag. VIII

Estate 1938

Una bella Mostra estiva è stata organizzata, sotto gli auspici del Commissario del Comune, a Castellammare di Stabia.
Nessun luogo può dirsi, invero, adatto ad accogliere i migliori rappresentanti della giovane
arte napoletana, più di questo, da cui Giacinto Gigante trasse tante ispirazioni alla sua arte luminosa e anticipatrice.
Partecipano alla Mostra con opere varie e pregevoli i pittori Brancaccio, Casciaro junior, Ciardo, Cortiello, Chiancone, D’Angelo, Girosi, Striccoli, Viti, Verdecchia, Girace e lo scultore Tizzano. Eccellenti nomi, come si vede, e tra i migliori, si ripete, dell’odierna scuola napoletana“.1

Articolo terminato il 22 maggio 2024


 

  1. L’Illustrazione Italiana, Anno LXV, numero 37, dell’11 Settembre 1938, XVI, pag. VIII.
Piero Girace, Giò Baruffaldi e Gioacchino Parlato

Giovanna Baruffaldi

Giovanna Baruffaldi di Piero Girace

a cura di Giuseppe Zingone

Piero Girace, tra Giorgio De Chirico e la pittrice Giovanna Baruffaldi

Piero Girace, tra Giorgio De Chirico e la pittrice Giovanna Baruffaldi

Giovanna Baruffaldi nasce a Vigarano Mainarda di Ferrara, il 24 giugno 1913, muore a Ferrrara nel 1992. Continua a leggere

Festival della Canzone a Castellammare

Festival della Canzone a Castellammare

di Giuseppe Zingone

Festival Canzone Napoletana

Negli ultimi tempi cercando di ricostruire le vicissitudini di Piero Girace, mi sono imbattuto in una ormai consumata notizia, quella del primo festival della Canzone napoletana svoltosi nel 1953 a Castellammare di Stabia. Continua a leggere