Archivi tag: Giuseppe Zingone

Monsignor Francesco Colangelo

Monsignor Francesco Colangelo

di Giuseppe Zingone

Stemma di monsignor Colangelo1

L’invasione russa di questi giorni nei confronti dell’Ucraina, ci ricorda fondamentalmente che l’animo umano è ancora profondamente primitivo, nessuno avrebbe mai immaginato che potesse accadere un evento simile nel 2022, eppure le guerre nel mondo non si sono mai spente, anche quelle economiche. Le notizie di questi giorni ci fanno più paura semplicemente perché ci riguardano più da vicino, è la guerra della porta accanto. Si succedono, commenti a ruota libera, in un mondo eticamente vuoto e plurale, senza punti di riferimento, senza stelle polari, ognuno è certo che il suo dire è più importante di quello che l’altro a sua volta impone verbalmente. Continua a leggere

  1.   Giovanni Celoro Parascandolo, I vescovi e la Chiesa stabiana, volume 2, dal 1800 al 1997,  Nicola Longobardi editore, 1997, pag. 25.

I Reali danesi a Castellammare

I Reali danesi a Castellammare

di Giuseppe Zingone

Johan Ludwig Gebhard Lund,Il principe Christian Frederik, olio su tela, 98,5 x 130, anno 1814

Il principe Christian Frederik,1più noto successivamente come Cristiano VIII di Danimarca, nacque a Copenaghen, il 18 settembre 1786 e sempre a Copenaghen, morì il 20 gennaio 1848. Sposato con Carlotta Federica di Meclemburgo-Schwerin nel 1806, divorziò dalla sua consorte nel 1810. Continua a leggere

  1. Christian Frederik, fu re di Danimarca dal 1839 al 1848.

Giorgio Sommer fotografo

Giorgio Sommer fotografo

di Giuseppe Zingone

Giorgio Sommer, con suo figlio Edmondo, auto ritratto,, immagine di pubblico dominio

Giorgio Sommer, è stato un fotografo italo-tedesco, nato a Francoforte sul Meno nel 1834, e morto a Napoli il 9 agosto 1914. Insieme al connazionale Edmund Behles, (Stoccarda 1841 – Roma 1924) fu tra i più prolifici professionisti del suo tempo, tanto da essere nominato, fotografo ufficiale di Re Vittorio Emanuele II. Continua a leggere

Particolare, Kirken i Pozzano, 11-12-1820, 210 x 277 mm

Il ghiaccio e la legna volante di Castellammare

Il ghiaccio e la legna volante di Castellammare

di Giuseppe Zingone

In un disegno del 1820 che ritrae la Basilica di Pozzano, del pittore norvegese Johan Christian Dahl,1 alcuni tratti a matita hanno catturato la mia curiosità. Il disegno a dire il vero andava meglio contrastato sia per far emergere i colori acquerellati sia per definire i tratti a matita che ne risultavano inevitabilmente sbiaditi.

Qui si può intravedere come fosse inizialmente lo schizzo, così come prelevato dal sito del Nasjonalmuseet for kunst, arkitektur og design di Oslo.

Kirken i Pozzan,kystparti ved Pozzano, Johan Christian Dahl, 11-12-1820

Kirken i Pozzan, kystparti ved Pozzano, Johan Christian Dahl, 11-12-1820, 21 x 27 cm

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  1. In Liberoricercatore, Johan Christian Dahl e Castellammare.

Le Polene delle navi stabiesi

Le Polene delle navi stabiesi

di Giuseppe Zingone

Alle maestranze dei cantieri stabiesi che tanto lustro hanno recato a Castellammare

Polena, Amerigo Vespucci, su gentile concessione del Signor Ivan Guida

Descrizione dell’immagine: Dal castello di prua, è possibile osservare la polena. Sporgendosi leggermente oltre il parapetto di prora, infatti, la si può scorgere appena sopra il tagliamare, quasi sostenesse l’albero di bompresso. Scolpita in legno e rivestita in foglie d’oro zecchino, la polena raffigura il celebre navigatore italiano che dà il nome al veliero: la figura è intera, in piedi, a capo scoperto e con lo sguardo rivolto in avanti; inoltre, indossa una giubba con degli sbuffi sulle spalle e un mantello che la avvolge solo in parte. La scultura tiene la mano destra appoggiata sul petto, all’altezza del cuore, mentre con la sinistra impugna una carta nautica arrotolata che simboleggia gli studi di Amerigo Vespucci grazie ai quali i due grandi artisti tedeschi Martin Waldseemuller e Albrecht Durer disegnarono rispettivamente la mappa della costa atlantica del Nuovo Mondo nel 1507 e quella delle costellazioni del cielo australe nel 1515. La polena, come d’altronde anche i fregi di prora, è continuamente colpita dalle onde e col tempo può danneggiarsi. Per tale ragione, durante i lavori di manutenzione a cui la nave viene regolarmente sottoposta, questi pezzi vengono smontati e trasferiti nell’officina dei pittori dell’Arsenale Militare Marittimo di La Spezia per essere puliti, restaurati e nuovamente dorati. Alle spalle della polena, poi, sono state affisse le corna di toro, considerate un simbolo di buon auspicio.1

Castellammare, città delle “Acque”, materia liquida che ha nutrito gli stabiesi dai tempi antichi, ma quella davvero importante, rimane sempre l’acqua del mare, acqua salata (oggi inquinata). Durante la scorsa estate mentre camminavamo sul lungomare, io e mio padre ci trovammo a fare le solite campanilistiche considerazioni, sempre amare, sempre salate, sulle bellezze della nostra Città. Soffermandoci su quei discorsi vecchi, triti e ritriti, luoghi comuni, insomma, che sentirete miliardi di volte sotto il nostro cielo, dalle bocche di chi non si dà requie e non comprende assolutamente come questo paese, si trovi oggi in uno stato di agonia a fronte di tutte le sue ricchezze naturali. Continua a leggere

  1. Nave Amerigo Vespucci, informazioni tratte dal foglio matricolare della nave, Archivio storico della Marina Militare.