Archivi tag: Giuseppe Zingone

Da Gragnano ad Amalfi in filovia

Da Gragnano ad Amalfi in filovia

di Giuseppe Zingone

Funivia Monte Faito

In un precedente articolo delLe Vie D’Italia, avevamo già accennato alla costruzione di un’autostrada1da Castellammare a Sorrento, al termine dell’articolo si accenna alla costruzione di una filovia che permetterà di congiungere, Castellammare, Gragnano, Amalfi. La cosa che mi ha più sorpreso non è tanto cio che è scritto nell’articolo, ma la data delle due riviste. Per spiegarmi meglio l’articolo Una nuova stazione climatica nei dintorni di Napoli, è del 1924. Della notizia sulla costruzione di queste filovie, invece, tratta la rivista, Le Vie D’Italia del marzo 1931. Questo progetto seppur interessante non vedrà mai la luce e quello della funivia verrà approvato dalla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana solo nel 1952. Continua a leggere

  1. La strada statale 145 Sorrentina è una strada statale italiana, in parte a scorrimento veloce, che collega l’A3 Napoli-Salerno con la penisola sorrentina.

La commedia umana di Raffaele Viviani

La commedia umana di Raffaele Viviani

a cura di Giuseppe Zingone

Raffaele Viviani, in Miseria e Nobiltà

È compito di Liberoricercatore, sin dai suoi albori, mantenere viva la memoria di tutto ciò che a vario titolo è stabiese. Con questa premessa e la stessa premura rimettiamo all’attenta sequela di alcuni nostri lettori questo articolo della rivista TV RADIOCORRIERE del 1969 dedicato alla figura del grande Raffaele Viviani.1

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  1. TV Radio Corriere, Anno XLVI, numero 25, del 22-28 giugno 1969, pag, 46 e 47.

Luigi Denza

Luigi Denza

di Giuseppe Zingone

Ultimo brano inserito: Chante toujours, Daniela Benori soprano, Enza Ferrari pianoforte

“Al Signor Luigi Nocera, per il suo smisurato amore dell’Opera e della musica Classica,
ma soprattutto della VITA”.

Luigi Denza, ritratto

Luigi Denza, ritratto

All’incirca due anni fa, nel periodo delle festività pasquali (che sono solito trascorrere con i miei a Castellammare), decisi di rubare un po’ di sonno al mio dormire per recarmi in giro a curiosare, proprio quando tutti dormono e la città è quieta e tranquilla, pacifica, dormiente, come una splendida donna sdraiata su un divano. Il compito dell’innamorato allora è quello di osservare e ritenere nella mente questi magici momenti, che il turchino chiarore della giornata che inizia, rende ancestrali e le ombre che ancora l’ammantano, restituiscono questa Città all’unisono, malinconica e indicibilmente affascinante. Continua a leggere

Telegrafo di Pozzano

Il telegrafo ottico o semaforo a Castellammare

Il telegrafo ottico o semaforo a Castellammare

di Giuseppe Zingone

Port de Castellamare, Paris 1855, (Collezione Gaetano Fontana)

Port de Castellamare, Paris 1855, (Collezione Gaetano Fontana)

Aggiornamento del 6 agosto 2024

All’articolo pubblicato nel 2018, debbo per evidenti ragioni aggiungere, che nelle scorse ore ho ritrovato un articolo che “chiude” il cerchio sul mio articolo del telegrafo a Castellammare.

Naturalmente non bisogna mai porre la parola ” FINE ” alla ricerca storica, in quanto come spesso abbiamo asserito, nuove indagini, nuove investigazioni ci aiutano sempre più ad afferrare un passato che, vista la nostra caducità, ci sfugge completamente o quasi.

In sintesi nella notte tra il 10 e 11 settembre del 1852, un fulmine si abbatté sul telegrafo in zona Pozzano distruggendolo e uccidendo anche il soldato che in quel momento era lì in servizio.

Regno delle due Sicilie, notizia del 14 settembre

Regno delle Due Sicilie, notizia del 14 settembre1


La collina di Pozzano, oltre ad essere per gli stabiesi un luogo sacro è stato sul finire del Settecento un luogo militare di avanguardia (leggasi Puzzano e l’isola di Revigliano), già Consalvo di Cordoba (alla genesi della costruzione del convento dei Padri di San Francesco di Paola) diede il permesso, vista l’altura del luogo e la mancanza di un faro nel porto di Castellammare, di costruire una Lanterna o fanale2ad uso e per la sicurezza dei naviganti (che mai entrò in funzione). Oltre ciò molti concittadini ignorano la presenza di un telegrafo ottico, proprio dietro la stupenda terrazza dove campeggia la copia dell’antica croce di Pozzano.

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  1. L’Opinione, Giornale politico, Anno V, numero 265, Lunedì 27 settembre 1852, pag. 3.
  2. Padre Serafino De’ Ruggieri, Istoria dell’Immagine di S. Maria di Pozzano, Napoli MDCCXLIII, pag.56.